F1 | Haas e Stroll, che recuperi tra le dune di Zandvoort
Due vetture a punti per il team di Kannapolis mentre il canadese ha riscattato un venerdì e un sabato da dimenticare.

La domenica del GP olandese di F1 ha visto tante sorprese non solo nelle posizioni del podio, ma anche in top ten. Le rimonte dei piloti Haas e di Lance Stroll sono state qualcosa di molto interessante e hanno ribaltato due situazioni che dopo le qualifiche di sabato sembravano essere completamente compromesse.
Bearman e Ocon: una... sosta per due
Che il team Haas stesse lavorando ad una strategia particolare era parso chiaro già dalle FP3 di sabato, quando sia Ollie Bearman che Esteban Ocon avevano sacrificato la simulazione di qualifica per concentrarsi sul lavoro con le gomme hard. Quando poi le qualifiche li hanno visti entrambi eliminati già in Q1, è risultato evidente che il team di Ayao Komatsu dovesse inventarsi qualcosa di diverso rispetto agli altri per portare a casa un risultato soddisfacente, e così è stato. Addirittura, sulla vettura dell’inglese si è deciso di effettuare alcune sostituzioni di componenti della PU fuori dal regime di parco chiuso, costringendolo a scattare dalla pit lane con gomme dure.
Anche Ocon, dalla 18° posizione in griglia, ha optato per partire con la mescola bordata di bianco, impostando una gara di attesa con un primo stint molto lungo. Il Gran Premio dei due, a questo punto, ha vissuto una storia praticamente paritetica, e favorita dall’ingresso in pista di due safety car che hanno certamente aiutato a contenere il degrado delle hard. Il francese si è poi fermato al 53° passaggio, approfittando della neutralizzazione dovuta al contatto tra Leclerc e Antonelli, e un giro più tardi è stata la volta del team mate.
Rientrato in pista 11°, Bearman con gomme morbide ha poi avuto la meglio su Bortoleto, Alonso e Gasly. Il ritiro di Norris e la penalità di Antonelli hanno poi fatto il resto, garantendogli un sesto posto finale che è, ad oggi, il miglior risultato in F1 per il giovane inglese alfiere della Ferrari Driver Academy. Percorso simile quello di Ocon, uscito dai box 14° e risalito fino alla decima piazza finale. Grande la soddisfazione in casa Haas, ovviamente, per un doppio piazzamento a punti che risolleva il morale in maniera importante. Lo stesso Bearman ha dato voce a tutta la sua soddisfazione.
Non mi aspettavo questo risultato, oggi siamo stati sicuramente fortunati. A volte devi essere nel posto giusto al momento giusto; sono state fatte buone scelte strategiche, l'auto era veloce e la squadra ha svolto un ottimo lavoro. Siamo partiti dalla corsia dei box, ma dopo la rimonta fatta è bello essere di nuovo nei punti insieme a Esteban. La squadra sta lavorando in maniera dura, stiamo procedendo passo dopo passo; abbiamo ancora tante cose su cui lavorare, ma siamo sulla strada giusta.
Stroll: from zero to hero

Parlare di Lance Stroll e analizzare i suoi weekend di gara sta diventando sempre più difficile. Il canadese da diverso tempo viene dato con un piede fuori dal Circus, sembra sempre svogliato e fuori posto, e il weekend olandese pareva essere l’ennesimo fine settimana da incubo in attesa di tornare a casa con il proprio jet privato. Il botto nelle FP2 del venerdì era stato molto pesante, seguito poi dalla divagazione nella sabbia in qualifica con tanto di rottura dell’ala anteriore che lo aveva costretto a scattare dal fondo.
La gara, però, è stata tutta un’altra storia, e Stroll, insieme al team mate Alonso, ha dimostrato che il lavoro svolto in questi mesi da Aston Martin è sicuramente indirizzato in maniera corretta. Fermatosi molto presto per montare gomme hard, Lance è poi riuscito a gestirle al meglio, approfittando poi della seconda neutralizzazione al giro 53 per montare il secondo set di morbide per poi approfittare, anch’egli, dei ritiri e delle penalità davanti a lui. Al di là dell’aspetto tecnico, la condotta di gara del canadese ha comunque mostrato un pilota ben lontano dall’idea del ritiro, anzi; è parso infatti attento e smaliziato nella gestione dei vari stint, senza incappare in problemi particolari e finendo addirittura davanti al team mate.
Certo, non è possibile giudicare questo weekend in maniera totalmente positiva: le due uscite tra libere e qualifiche sono qualcosa di molto pesante. Anche perché è evidente che con una posizione di partenza migliore, Lance sarebbe riuscito ad ottenere qualcosa di più rispetto all’ottava piazza finale. A Monza sarà fondamentale, per lui e anche per Alonso, arrivare in Q3 e continuare a portare entrambe le vetture in livrea british green in top ten in gara. Infine, i complimenti grandi vanno fatti agli uomini di Mike Krack, che sembravano essere dispersi ad inizio stagione e sono stati in grado (con o senza l’aiuto di Newey, sinceramente cambia ben poco) di riportare la barra dritta; bravi davvero.
Nicola Saglia