Un finale agrodolce per la Ferrari ad Austin, che perde per strada a causa di un incidente Kimi Räikkönen e vede matematicamente svanire anche il titolo piloti a favore di Lewis Hamilton. Buona gara comunque per Sebastian Vettel che, partito tredicesimo a causa della penalizzazione dovuta al cambio della power unit, chiude la gara con un inaspettato terzo posto. 

Partiamo però con l'analizzare la gara del tedesco ferrarista. Sebastian parte con la fionda e sterza in curva 1 già al sesto posto, seguito a ruota dal compagno di scuderia. Il quartetto di testa composto dalle due Mercedes e le due Red Bull super-aggressive inizia ad allungare, mentre il tedesco della Ferrari rimane accodato per diversi giri alle spalle del determinatissimo Perez sulla Force India. La gara procede regolarmente fino a quando non si susseguono diverse neutralizzazioni; il muretto box di Maranello reagisce modificando la strategia di Vettel e montando il set di gomme medie: strategia che, almeno fino a quando il tracciato non si asciuga del tutto, regala i suoi frutti con un Seb estremamente competitivo e veloce, tanto che dopo aver ingaggiato una strepitosa battaglia con il baby talento Verstappen, risale fino al secondo posto precedendo l'altro tedesco Nico Rosberg. Quest'ultimo poi, grazie alla mescola morbida, supera agilmente sia la Ferrari che il compagno di team Lewis Hamilton prima dell'errore nel finale. Negli ultimi giri Vettel si avvicina sempre più alla Mercedes del suo connazionale, fino ad ingaggiare un "mezzo duello" all'ultimo giro nel quale però l'alfiere della scuderia di Stoccarda riesce a mantenere la seconda posizione. Vettel chiude quindi terzo dopo una bellissima gara all'insegna della rimonta.

Sebastian ha poi parlato in conferenza stampa affermando che c'è stato un tentativo concreto di portarsi a casa il primo gradino del podio ad Austin: "Secondo me è stata la scelta giusta montare le medie vista la mia posizione e visto anche il fatto che volevamo cercare di cogliere tutte le opportunità possibili. Avevamo le possibilità per vincere oggi. Alla prima Safety Car ci ho provato, ma poi con le successive no." Riguardo invece alla matematica vittoria del titolo da parte di Lewis Hamilton, il quattro volte campione del mondo ha confessato di essere deluso per non poter più duellare in ottica mondiale: "Se guardo alla nostra stagione devo dire che in certe occasioni avremmo potuto fare qualcosa di più, ma resta comunque un'annata in cui abbiamo fatto molto bene. E' chiaro però che quando si perde la possibilità di lottare per il campionato non ci si sente molto bene".

Diversa invece l'antifona per l'altro ferrarista Kimi Räikkönen, che ha visto la sua gara concludersi a causa di un errore in un cambio di direzione nel T1. Il finlandese, così come Vettel, ha dovuto pagare con dieci posizioni sulla griglia la scelta del team di utilizzare il quinto motore negli Stati Uniti. Partito dunque dalla diciottesima casella, "Iceman" scatta anche meglio di Seb visto che dopo poche curve è subito dietro il suo compagno e sembra avere un buon passo. Kimi paga la decisione di montare le gomme slick forse un po' troppo presto: dopo aver sbandato su un tratto umido perde il controllo della sua SF 15-T e va a sbattere contro le barriere. E' quasi commovente però la determinazione con cui il finlandese cerca in tutte le maniere di divincolarsi dai cartelloni pubblicitari nei quali si era incastrato dopo aver sbattuto. Una volta riuscito nel suo intento di tornare in pista, Kimi rientra ai box per cambiare il musetto; la sua gara sembrerebbe riprendere normalmente, ma nell'incidente è andata danneggiata una presa di raffreddamento dei freni, che costringe "Iceman" ad alzare bandiera bianca.

E' stato poi lo stesso finlandese a confermare come si trovasse bene con la sua monoposto in gara e come l'incidente sia stato colpa della sua troppa fretta di spingere: "Nella prima parte di gara è andato tutto più o meno bene, avevo buone sensazioni dalla macchina, ero veloce e riuscivo a lottare con altre vetture. Dopo il cambio gomme ho fatto un errore, ho spinto un po’ troppo, ho perso il posteriore e sono finito fuori colpendo il muro. La parte anteriore della macchina è rimasta incastrata in un cartellone pubblicitario. Ho fatto pattinare un po’ le ruote ma poi sono riuscito a tornare in pista. Sono rientrato ai box con una foratura lenta alla posteriore sinistra, ma c’era anche un danno all’avantreno sul lato sinistro: quando abbiamo cambiato l’ala la vettura era a posto, ma il condotto di ventilazione dei freni si era rotto e i dischi si surriscaldavano, così mi sono dovuto ritirare.“

"E' stata una gara molto molto difficile oggi  - ha dichiarato il team principal Arrivabene subito dopo la gara - ma sono contento per il team che ha lavorato bene. Questa è una squadra fantastica, guardate dove siamo partiti e dove siamo arrivati con Seb. Complimenti anche a Lewis per il titolo ma ci rivediamo l'anno prossimo!". 

Alessandro Gazzoni