MotoGP | GP Valencia, Acosta: “Nel 2025 non ho lottato per nulla”
Pedro Acosta esce deluso dal GP di Valencia di MotoGP nonostante il quarto posto conquistato sia in gara che nel Mondiale piloti

Pedro Acosta esce deluso dal GP di Valencia di MotoGP nonostante il quarto posto conquistato sia in gara che nel Mondiale piloti. Il pilota di KTM non è infatti riuscito a chiudere la stagione almeno con un podio, che gli è stato soffiato da Di Giannantonio a poche tornate dal termine.
Un quarto posto deludente
Pedro Acosta chiude la stagione 2025 della MotoGP con un quarto posto in Campionato che non lo fa di certo sorridere. Lo spagnolo di KTM infatti oggi, dopo il podio conquistato ieri nella Sprint, si aspettava di fare meglio oggi ed invece non è riuscito ad entrare tra i primi tre. Acosta infatti non ha avuto lo stesso spunto in partenza avuto nella gara breve, e non ha potuto fare altro che vedere i suoi avversari Bezzecchi e Raul Fernandez prendere il largo già nelle prime fasi di gara. Lo spagnolo poi si è ritrovato a lottare con Alex Marquez per il terzo posto, riuscendo a superare il pilota del Team Gresini dopo un intensa battaglia che sembrava potergli regalare il podio. Ed invece, proprio nelle battute finali, il pilota KTM si è dovuto arrendere a Fabio Di Giannantonio, che nelgli ultimi due giri è riuscito ad avere un passo migliore rispetto proprio ad Acosta. Si chiude quindi con un quarto posto sia in gara che in Campionato la stagione dello spagnolo, che non nasconde la sua delusione per non essere riuscito a salire nemmeno una volta sul gradino più alto del podio e per gli scarsi progressi di una KTM che non ha di certo brillato.
Acosta: “Nel 2025 non ho lottato per nulla”
Al termine del GP di Valencia, Pedro Acosta ha infatti dichiarato: “Oggi è successo quello che ci aspettavamo e cioè soffrire all’inizio, andare bene a metà gara per poi soffrire di nuovo alla fine. La stagione è stata deludente perché non abbiamo lottato per nulla, ed è come un anno perso nella mia vita. L’ho detto a KTM il primo giorno che sono arrivato, non sono qui per fare quarto. Credo di aver fatto un grande passo avanti da metà stagione in poi, perché penso di aver guadagnato costanza e di saper leggere meglio le gare mentre prima cadevo tanto. Ma non basta ottenere qualche podio ogni tanto.”

Lo spagnolo però mostra ottimismo in ottica 2026: “Alla fine credo che questa situazione mi abbia aiutato a diventare un pilota migliore ed a vedere le gare in modo diverso. Prima sarei caduto molto più spesso ed invece da sei gare a questa parte sto ottenendo buoni risultato. Mi sto trasformando in un pilota migliore per quando arriverà il mio momento, che deve arrivare. Sono migliore oggi rispetto a quando vincevo in Moto2 e Moto3, l’importante è mantenere la motivazione nel voler essere il migliore. Il mio momento prima o poi arriverà”.
Acosta si aspetta miglioramenti quindi da KTM, che possa aiutarlo a raggiungere il suo obiettivo di diventare un pilota vincente: “Ci serve una moto migliore, conosciamo i nostri limiti. Ogni volta che sono dietro un altro pilota vengo battuto in accelerazione e non riesco a trazionare. E’ molto difficile lottare per una posizione quando arrivi da cosi lontano in frenata. Ci sono circuiti che hanno più grip come l’Ungheria, in cui se esci attaccato agli altri è facile buttarti dentro. In una pista stretta come Valencia invece mi sarei dovuto lanciare da molto lontano. Per questo ho perso molti giri mentre cercavo di restare incollato ad Alex. Non è mai facile buttarti dentro quando sei venti metri indietro”.
Julian D’Agata