Dopo le scintille vistesi in occasione del Gp Bahrain tra i due piloti della scuderia, in Mclaren sembra tirare un'aria piuttosto tesa. Sergio Perez e Jenson Button, non contenti di aver fatto a ruotate per buona parte della gara a Sakhir, non se le sono certo mandati a dire nemmeno nelle dichiarazioni post-gara. Entrambi fermi sulle proprie posizioni, con il messicano convinto di aver battagliato in maniera dura ma corretta e l'inglese che ha lamentato (anche via radio) una guida un pò troppo aggressiva da parte del proprio compagno di squadra. Il tutto con il Team Principal Martin Whitmarsh nello scomodo ruolo di mediatore, nel tentativo di riconciliare i propri piloti in vista dello sbarco del Circus in terra europea. "Abbiamo lasciato i due piloti liberi di sfidarsi - ha dichiarato Sam Michael - ed è proprio questo ciò che vogliamo avere: due piloti combattivi ma che siano in grado al tempo stesso di rispettare il team. Ovviamente abbiamo svolto un briefing a fine gara ed ognuno di loro ha espresso la propria posizione: alla fine penso che tutto sia stato chiarito". Dubitiamo, però, che durante la gara il muretto box Mclaren sia riuscito a mantenere il classico self-control inglese: con le due vetture a stretto contatto per diversi giri, impegnate in una serrata battaglia culminata nel danneggiamento dell'ala anteriore da parte di Perez, Whitmarsh e soci avranno di certo sudato freddo. Un duello che ha sicuramente entusiasmato i fans, e che a qualcuno avrà di certo fatto tornare in mente i famosi duelli di fine anni '80, quando a sfidarsi in McLaren c'erano due assi del calibro di Senna e Prost. La McLaren di oggi, al contrario, sembra invece costretta ad accontentarsi delle posizioni di rincalzo, ma questo non sembra in ogni caso aver demoralizzato i due piloti, ed in particolar modo Sergio Perez, apparso rinato dopo un inizio di stagione tutto sommato deludente. Il messicano non ha dimostrato alcun timore reverenziale nei confronti dell'esperto compagno di squadra, riuscendo alla fine ad avere la meglio anche grazie ai problemi di gomme accusati da Button nel finale: "Non mi sono scusato con Jenson a fine gara, semplicemente perchè non lo ritenevo necessario" ha dichiarato. Di certo, in Mclaren erano consapevoli, decidendo di puntare su Perez, di prendere un pilota per certi versi "scomodo": aggressivo, veloce, ma anche poco disposto ad inchinarsi alle logiche di squadra, nè tantomeno disponibile a fare da scudiero al proprio compagno di team. Un'irruenza caratteriale che potrebbe aver costituito un'elemento a sfavore del messicano, nel momento in cui anche la Ferrari era alla ricerca, la scorsa estate, di un nuovo compagno di squadra per Alonso. Il Perez vistosi in Bahrain sarà sicuramente in grado di far divertire il pubblico: non sappiamo dire se di ciò ne sarà però felice Jenson Button...

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