Sono molteplici i temi offerti dal GP di Malesia: su tutti, il titolo vinto in Moto2 da Pedro Acosta, il baby fenomeno spagnolo al suo secondo iride in carriera. Un titolo conquistato con una velocità incredibile, ma soprattutto una costanza inarrivabile per i suoi avversari.

UN 2022 TRAVAGLIATO

Dopo aver stupito tutti ed aver vinto il titolo da debuttante in Moto3 nel 2021, le aspettative per il primo anno in Moto2 di Pedro Acosta erano altissime. Il pilota di Red Bull KTM Ajo si è dimostrato veloce fin dai primi giri in sella alla Triumph 765, dimostrandosi piuttosto veloce anche nei primi Gran Premi della stagione. Non era di certo scontato, visto che il passaggio dalla Moto3 alla Moto2 rappresenta, negli ultimi anni, il gradino più importante per dimostrare la bontà del pilota.

A seguito di una prima parte della stagione in Moto2 nella quale Pedro Acosta non ha raccolto quanto ci si aspettasse, il #51 ha trovato la quadra in occasione del Gran Premio di Francia. A Le Mans Acosta ha dimostrato tutto il suo talento nella lotta col compagno di squadra Augusto Fernández, terminata con il classe 2004 nella ghiaia ed il #37 tornato al successo dopo quasi tre anni. Una volta trovato il feeling giusto con la nuova categoria, Acosta ha festeggiato la prima vittoria nella categoria al Gran Premio d'Italia sul circuito del Mugello. Il buon momento del pilota di Mazarón dura ancora un paio di gare, fino alla rottura del femore sinistro in allenamento dopo la gara corsa al Sachsenring. Due gare saltate per un infortunio tanto delicato quanto complicato, che di fatto mette fuori l'allora 18enne dalla lotta al titolo. Al suo ritorno Acosta conquista due successi (Aragón e Valencia), chiudendo il mondiale al 5° posto con 177 punti.

LA STAGIONE DELLA CONSACRAZIONE

L'infortunio non ci ha permesso di vedere che cosa avrebbe potuto fare in sella alla Moto2 Pedro Acosta. L'unica certezza all'inizio della stagione era che, per il 2023, il #37 sarebbe partito con tutti i favori del pronostico. Pronostico ampiamente rispettato: Acosta vince e convince il Gran Premio del Portogallo, la gara d'apertura. In Argentina, con delle condizioni difficili, è solo 12°. Al COTA, per il Gran Premio delle Americhe, c'è il primo confronto con Tony Arbolino: una lotta mozzafiato, che termina con la vittoria dello spagnolo. L'italiano di Marc VDS vive il momento migliore della stagione, caratterizzato da molti podi e la vittoria al GP di Francia. In Moto2 Pedro Acosta conquista sia il Mugello che il Sachsenring, ma la caduta di Le Mans (come nel 2022, ndr) pesa nel confronto mondiale. Tra Assen, Silverstone e Red Bull Ring arrivano tre podi per lo spagnolo, mentre Arbolino inizia la sua parabola discendente. L'ipoteca mondiale arriva con le vittorie a Misano, Buddh e Indonesia (ed il 3° posto a Motegi, ndr). Festa rimandata in Australia e Thailandia, poi la certezza aritmetica del titolo è arrivata a Sepang dopo il 2° posto conquistato dietro a Fermín Aldeguer.

UNA COSTANZA FUORI DAL COMUNE

Tony Arbolino, Sam Lowes, Jake Dixon, Fermín Aldeguer, Celestino Vietti, Somkiat Chantra. Tutti gli altri piloti in grado di vincere una gara in questa stagione di Moto2, oltre a Pedro Acosta, sono accomunati da un fattore: la mancanza di costanza. Nessuno è stato in grado di essere competitivo come Acosta: il peggior risultato dello spagnolo sull'asciutto, escludendo quindi le gare bagnate di Termas de Río Hondo e Phillip Island (12° e 9°, ndr), è il 6° posto di Catalunya. I numeri parlano chiaro: 7 vittorie, 7 podi e 2 pole position nel 2023 Moto2 di Pedro Acosta. Magari non sempre il più veloce, ma senza dubbio colui che ha saputo meglio ottimizzare il risultato la Domenica.

Credits: KTM Media

"HO CERCATO DI APPROCCIARE IL WEEKEND COME GLI ALTRI"

Dopo la vittoria del titolo Moto2, Pedro Acosta ha dichiarato: “Sono davvero felice! Sono state due stagioni piuttosto difficili: abbiamo sofferto molto l'anno scorso, ci tengo a ringraziare il team. Ho cercato di non soffrire troppo la pressione in questo weekend, sapevo che potevo vincere il titolo a Sepang. Ho approcciato il weekend come tutti gli altri, cercando di lavorare in vista di Domenica. Nelle ultime gare ho guidato con la testa, cercando di conquistare anche il titolo a squadre. È la mia terza stagione con il Red Bull KTM Ajo, l'ultima con i loro colori: non ho altro da aggiungere sulla squadra. Abbiamo ancora due gare per vincere”.

I GIOCHI SONO FINITI: ARRIVA LA SFIDA MOTOGP

Con due titoli mondiali nel giro di tre anni, alla fine di questa stagione Moto2 Pedro Acosta salirà finalmente, per la prima volta, su una MotoGP. Nel test di Valencia il fenomeno spagnolo metterà mano alla GASGAS RC16 del team Tech 3. Dopo anni che lo aspettavamo, è arrivato il momento di fare sul serio: le aspettative per il 20enne saranno altissime, anche se c'è da tenere a mente che questa MotoGP è la più competitiva e difficile di sempre. La curiosità è altissima, sarà solo il tempo a dirci se e quando arriverà la consacrazione definitiva in top class.

Valentino Aggio

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