Come ormai noto da oltre una settimana, Mick Schumacher non sarà in griglia nel corso della prossima stagione di F1. Al suo posto è stato infatti annunciato Nico Hulkenberg, che correrà in Haas insieme a Kevin Magnussen nel 2023. Il team principal della squadra americana Günther Steiner è tornato a parlare di questo chiacchierato avvicendamento ai microfoni del podcast “Beyond The Grid”.

MICK BUON PILOTA

Dopo due stagioni Schumacher lascia il team con cui ha debuttato in F1 lo scorso anno. Un 2021 difficile per il tedesco, che si è ritrovato a guidare una monoposto tutt’altro che competitiva. Il 2022 ha riservato invece qualche gioia al campione Formula 2 2020, ma le prestazioni generali non sono state ritenute sufficienti ad assicurargli il rinnovo.

"Mick può diventare un buon pilota, o lo è già, ma può migliorare. Ma in quanto tempo? Poiché sta crescendo con noi, non può farci crescere" – ha dichiarato Steiner al conduttore del podcast Tom Clarkson.

OBIETTIVO: CRESCERE COME TEAM

L’obiettivo del team Haas è dunque quello di crescere ed evidentemente Hulkenberg è stato giudicato l’uomo giusto nel perseguire questo scopo: "Ci siamo guardati intorno ed abbiamo conosciuto Nico, abbiamo avuto alcune discussioni negli anni precedenti con lui ma non si è mai concretizzato che venisse a lavorare con noi".

"Era sul mercato, ma non guidando a tempo pieno da quasi tre anni ci siamo posti delle domande" - ha poi proseguito il team principal Haas. "Ha corso due gare con l’Aston Martin quest’anno e ha fatto abbastanza bene. Abbiamo valutato la scelta migliore per la squadra ed alla fine è emerso che è meglio avere un pilota esperto per far progredire la squadra più velocemente. Perché in un team di Formula 1 devi andare veloce, altrimenti perdi slancio e rimani indietro".

Steiner ha inoltre ammesso come la squadra abbia diversi punti deboli, ritenendo che per far crescere il team sia necessario avere uomini d’esperienza non solo tra i piloti, ma in ogni ruolo. Una filosofia personale, ma in qualche modo anche condivisibile… vedremo se darà i suoi frutti.

Carlo Luciani