Logan Sargeant nelle prime fasi di gara a Montreal
Logan Sargeant nelle prime fasi di gara a Montreal

Inutile negarlo, Logan Sargeant sembra essere sempre più un corpo estraneo a questa F1. L’americano non ha fatto certamente quel salto di qualità che ci si aspettava da lui in questa stagione 2024, e la sua presenza in Williams sembra essere sempre più appesa a un filo. Non che il team inglese faccia qualcosa per aiutarlo: gli sprazzi di Albon sono sicuramente più frequenti, ma i soli due punti raccolti dal tailandese la dicono lunga sulla situazione della squadra di Grove. 

Canada da dimenticare, come tutto il 2024

La gara canadese è stata un vero calvario per Sargeant, nonostante sia durata solamente 25 giri. Il pilota di Fort Lauderdale ha effettuato dapprima un lungo alla curva 7, finendo con l’appoggiarsi alle barriere esterne. Fortuna per lui che in quel punto le gomme sono lontane; cosa che non si può certo dire per curva 4, dove Logan è finito in testacoda dopo pochi passaggi andando a distruggere completamente il retrotreno della vettura, e provocando l’ingresso della prima Safety Car. 

Duole dirlo, ma la realtà va analizzata per quello che è: quelli canadesi sono stati solo gli ultimi di una lunga serie di errori che fin qui hanno caratterizzato la stagione del pilota della Florida. Dalle colonne di LiveGP.it abbiamo sempre ripetuto che ai giovani occorre dare il tempo necessario per crescere, commettere errori e accumulare esperienza per poi mostrare tutto il proprio potenziale. Ecco, il fatto è che il periodo di apprendistato di Logan Sargeant in F1 sembra che stia prendendo troppo tempo.

L’americano, oltre ad avere zero punti in classifica, non sta mostrando nessuna crescita, anzi, se possibile sembra addirittura regredito rispetto alla passata stagione. Lungi dal fare paragoni di sorta, ma la sua carriera nel Circus è, per ora, paragonabile a quella del suo tanto bistrattato predecessore Nicholas Latifi. Costantemente alle spalle di Albon in qualifica e in gara, fatica non solo a mostrare di avere il ritmo per stare nel gruppo, ma anche a portare qualche guizzo che possa renderlo visibile, come invece riesce al team mate, alcune volte addirittura capace di artigliare il Q3. 

Insomma, dopo un anno e mezzo di gare in F1, Sargeant sembra essere ancora un pilota inadatto al Circus, e le voci su un approdo di Antonelli in Williams nel corso della stagione dimostrano quanta poca tranquillità circoli intorno a lui. Poi ci sarebbe da aprire il lungo discorso sui punti della SuperLicenza, che aveva scatenato tante polemiche all’epoca del suo annuncio, salvo poi cadere nel vuoto, ma meglio lasciar perdere. Una cosa però va detta: un pilota in difficoltà ha bisogno di un team che lo aiuti, e la Williams, oggi, è tutto meno che questo. 

Il sorpasso di Albon unica emozione di un team in crisi

Una parentesi sulla Williams occorre aprirla, perché scaricare tutto sulle spalle dei piloti non è certamente corretto. La squadra, una delle più blasonate del Circus, nonostante tante parole profuse in avvio di stagione, sembra essere veramente persa. Peggio riesce a fare solo Stake F1, ma la “gara” tra le due compagini è spesso questione di pochi decimi. Dopo il disastro “gestionale” di Melbourne, che sicuramente ha avuto ripercussioni successive anche sulle prestazioni di Sargeant, tutti si aspettavano una risposta, un moto d’orgoglio. Invece no: non calma piatta, ma quasi. Se è vero che gli investimenti ci sono stati, sono andati certamente in una direzione sbagliata. 

E poi c’è Alexander Albon. Il tailandese di Londra è spesso bravo sul giro secco, se è vero che riesce a portare la sua Williams in Q2 spesso e volentieri, quando non in Q3. Ma, dopo nove gare, sono solo due i punti messi a referto, peraltro con un nono posto a Monaco. Meritato, certo, ma la sensazione è che spesso anche a lui manchi qualcosa per far crescere il team. Il doppio sorpasso effettuato in Canada ai danni di Ocon e Ricciardo è un gioiello, questo nessuno lo nega, anzi. Ma, sommando quanto visto in questo primo terzo di stagione, è chiaro come manchi il centesimo per fare l’euro. 

Alex Albon, solo due punti in stagione per lui
Alex Albon, solo due punti in stagione per lui

Insomma, Logan Sargeant in questo momento sembra essere poco adatto a questa F1. Ma è vero che anche Williams, in primo luogo nella persona del team principal James Vowles, deve trovare il modo di dare una svolta alla propria stagione, altrimenti sarà sempre più difficile trovare qualcuno, tra piloti, tecnici e sponsor, con la volontà di credere nel progetto.

Nicola Saglia