F1 | Caro Babbo Natale... le letterine dei piloti arrivano al Polo
Pensieri, speranze e rimostranze semiserie in vista della prossima stagione di F1

Esclusiva mondiale targata Livegp.it: grazie ai nostri contatti diretti con le poste della Lapponia, siamo riusciti ad entrare in possesso delle letterine a Babbo Natale scritte dai piloti del Circus della F1. Pensieri, speranze, preghiere... e qualche rimostranza: ecco tutto quello che vogliono i “nostri” per un 2026 che sarà decisivo per tutti.
Dalla McLaren un coro unico: grazie, avanti così!

Le prime letterine di cui siamo entrati in possesso sono quelle con il timbro postale di Woking, forse perché dall’Inghilterra hanno un collegamento diretto con Jyvaskila e Rovaniemi, dove elfi e renne stanno ormai ultimando l’assetto della slitta del vecchio Santa Claus. Cosa poteva chiedere Lando Norris, neo campione del Mondo, se non di continuare così?
Dear Santa, grazie di tutto. L’anno scorso ti avevo chiesto una macchina super e me l’hai portata, quindi ti ripeto la richiesta, chissà che non ci riesci anche quest’anno. Dicono che avremo un motorone, con tutte le polemiche: se sapessi qualcosa, sarebbe carino se mi riuscissi a far sapere... Grazie ancora per il 2025, è stato bellissimo. Solo una cosa: trova qualcosa da fare alla mamma la domenica. Non ne posso più, dai: è più inquadrata di me!
Più compassato Oscar Piastri, come al solito poco incline ad esprimere le proprie emozioni, anche nei confronti di Babbo Natale.
Ciao babbo. Complimenti a Lando, ha fatto un ottimo lavoro. Bravi anche ai ragazzi del team, due Mondiali meritati. Avanti così!
Insomma, il solito sforzo fatto di entusiasmo, fantasia e sorrisi: ti vogliamo bene così come sei Oscar, anche quando qualcuno vuole per forza tirar fuori le tue origini italiane, che neanche tu sapevi di avere.
Max furibondo, volano parole grosse
Caro Babbo Natale un ciuffolo. Guarda, mi trattengo, perché sono ancora nervoso come una belva. A Abu Dhabi ho fatto il brillante, complimenti a Lando e alla squadra, sorrisi a destra e sinistra. Ma i patti non erano questi, caro il mio Barba Bianca: avevamo un accordo ben preciso. Tu avresti dato a quelli là la macchina migliore, io avrei vinto il titolo lo stesso, dimostrando a tutti di essere ancora una volta il più forte. Invece cosa mi fai? A Monza ti inventi un regalo a quel bimbettino viziato, con Stella che diventa improvvisamente il Giustiziere del Parco per un pit stop lento. Ma fammi il piacere, saranno mica le corse quelle lì? Io ti avverto, se continui così mollo tutto e vado a correre al Nurburgring contro le Dacia Sandero tutto l’anno... C’è più divertimento. E prendo con me anche Kimi, il mio prediletto, così imparate tutti a stare al mondo!
Non c’è che dire, l’ha presa bene Max Verstappen. Ma l’avevamo visto tutti già ad Abu Dhabi: l’olandese aveva fatto buon viso a cattivo gioco, ma tra un sorriso e l’altro si vedeva bene la rabbia covata dopo la bandiera a scacchi. Non ci sono giunte invece notizie da parte di Isack Hadjar, ma è comprensibile: nella confusione del trasloco tra Faenza e Milton Keynes non ha trovato il tempo di scrivere nulla. Possiamo però immaginare che la richiesta sia una sola: non fare la fine degli ultimi che si sono alternati su quel maledetto sedile.

Aria tesa in casa Mercedes
Anche da Brackley sono state spedite due belle letterine verso Rovaniemi. Una tutta scritta bene, con le cornicette, da vero primo della classe di Bologna. Anche l’altra era elegante, molto british, ma si percepiva al suo interno una certa tensione.
Caro Babbo Natale, è stato bello vincere un paio di gare. La stagione è andata come è andata, non è che tu mi abbia portato proprio tutti i regali che ti avevo chiesto, ma vabbé: pare che ti stia rifacendo per il 2026, vedremo. Una cosa: quel cucciolo che mi hai recapitato a gennaio dell’anno scorso, quello là, l’italiano con il nome da tuo compaesano, lì proprio non ci siamo. Ti avevo chiesto uno tranquillo, che non rompesse troppe le uova nel paniere, che mi permettesse di mangiarmi in santa pace il mio porridge a colazione. E invece dopo un po’ si è messo ad andare come un dannato, e a volte si è anche permesso di stare davanti a un lord inglese come me. No, dico io: ma stiamo scherzando? In più è tutto culo e camicia (scusami l’espressione volgare ma necessaria) con quel bel tomo di olandese, simpatico come la febbre a Capodanno. Ecco, per il 2026 ti chiederei di farlo rallentare un attimo; pare che si possa vincere il Mondiale, e non vorrei trovarmi a dovermelo giocare con un italiano, sappiamo come sono quelli lì. Ti tirano la maglia, fanno le sceneggiate... e poi vincono ai rigori...
Cadillac spera in Ferrari
In questa F1 strana che più strana non si può, un marchio tipicamente born in the USA si troverà a correre con le Power Unit Ferrari. E questo non è che proprio stia facendo dormire sonni tranquilli ai due titolari che terranno a battesimo la vettura, e che si sono sentiti in dovere di scrivere le proprie richieste a Babbo Natale. Non le hanno spedite: le ha portate direttamente Valtteri Bottas in bicicletta insieme alla fidanzata, tra un reel e l’altro, qualcuno anche con le terga bene in vista. È diventato il sex symbol del Circus, vai a sapere il perché...
Per questo motivo, non siamo in grado di darvi il contenuto preciso, parola per parola. Sappiamo però che Sergio Checo Perez ha chiesto in particolare un podio a casa sua, mentre del finlandese non si hanno notizie. D’altronde, non è che nel resto della sua carriera abbia mai dato la possibilità a giornalisti e commentatori di sbizzarrirsi più di tanto. Silenzioso e compassato, resta comunque un personaggio affascinante da studiare e capire. Entrambi, però, hanno sicuramente chiesto una cosa: che a Maranello si siano ricordati come si fa a fare una macchina (e quindi una PU) vincente. E qui iniziano le note dolenti.
Toni dimessi e rimostranze Maranello
Caro Babbo Natale, è vero, ti ho rotto l’anima una vita per chiederti che mi portassi in regalo una Ferrari, ma direi che con il catorcio che mi hai portato in questo 2025 siamo pari. Non pensavo mica che fosse così difficile da queste parti: non capiscono quello che dico, è tutto da ricostruire, mando report che nessuno calcola. Per non parlare poi dei ristoranti: io sono vegano, questi stanno sempre a mangiare tortellini e cotechino... Mah, non so, vedi tu cosa puoi fare.
Un Lewis Hamilton perso, disperso e attonito come nell’ultima parte della stagione 2025 non l’aveva mai visto nessuno. Per la prossima stagione, l’unica cosa che può chiedere è una vettura quantomeno decente, in grado di stare in strada ed essere veloce senza correre il rischio di essere squalificata. Per il resto, l’impresa di entrare nei cuori e nelle menti degli uomini in Rosso si fa sempre più arduo.
Charles Leclerc, invece, dalle parti di Maranello è sempre stato ben accetto e questo sentimento è ricambiato di buon grado. Dal tono della lettera che abbiamo intercettato, però, pare proprio che qualcosa si sia rotto, e non stiamo parlando solo di parti anatomiche maschili.
Caro Babbo Natale, io e te non abbiamo proprio niente da dirci. Ma dai, basta: sono anni che ti chiedo una Ferrari che mi permetta di tornare a suonarmele costantemente con quello là che mi sta sui santissimi dai tempi dei kart. L’anno scorso mi avevi anche illuso, poi quest’anno prima mi si è presentato qua uno che è arrivato accolto in un modo che neanche il papa, e appena dopo mi è arrivato un cancello colorato di rosso. Ma vai a... Io qua a sudare come un dannato per cavare il sangue dalle rape, mentre gli arancioni là (smettila anche te con questa storia del papaya, che mi dà ai nervi) arrivano alla fine freschi e riposati. Figurati, due punti di vantaggio con quell’astronave; io avrei vinto il Mondiale a Monza. Non ti chiedo più niente, anzi, sai cosa ti dico? Il regalo me lo sono già fatto da solo. Come, vuoi sapere quale? Eh no, caro, tempo al tempo...
P.S.: anzi no, una cosa te la dico. Se mi porti ancora un catorcio come nel 2025, sappi che farò personalmente il viaggio fino alla Finlandia per segarti i pattini della slitta. Tanto so dove abiti, me lo ha detto Kimi. Per inciso, l’ultimo che ha vinto un Mondiale qui, un’era geologica fa... Così, tanto per ricordartelo.
Bonus track: non dimentichiamoci di Fornaroli!

C’è anche un’altra letterina che è arrivata vicino al Circolo Polare Artico. Più corta, tenuta in disparte; forse perché il suo mittente non è proprio a tutti gli effetti un pilota ufficiale del Circus, ma, insomma, è uno che si è fatto rispettare. Leonardo Fornaroli si presenterà nel paddock nelle vesti di test driver McLaren, ma è chiaro che vorrebbe qualcosa in più, dopo i due folgoranti anni appena trascorsi.
Caro Babbo Natale, io ho vinto in due anni Formula 2 e Formula 3. Passi per la prima stagione, dove non ho portato a casa neanche un primo posto, ma in questo 2025 ho dimostrato di essere uno tosto e un vincente, no? Ecco, mi permetto di dirti che mi sarei aspettato almeno un posticino in griglia, ma vabbé... Vedi quello che puoi fare, dai.
Insomma, questi (più o meno) i desideri dei protagonisti in vista del 2026. E voi, lettori e amici di LiveGP.it, cosa sperate di trovare sotto l’albero del Circus, quando scatterà il Mondiale in Australia? Fatecelo sapere. Nel frattempo, vi facciamo arrivare i nostri migliori auguri di buone feste, in attesa di rivederci tutti in pista!
Nicola Saglia