Il nome di Felipe Massa in questi ultimi tempi è tornato a circolare tra gli addetti del motorsport soprattutto per la sua battaglia relativa al Mondiale 2008. Oggi vogliamo però lasciare da parte ogni polemica e ogni amarezza, perché ci fa piacere parlare del paulista per un altro motivo, che ha come protagonista indiscussa la pista. Massa, infatti, è tornato ad assaporare il gusto della vittoria in una gara del campionato brasiliano di Stock Car, categoria che nel paese verdeoro ha un grandissimo seguito.  Una gran bella soddisfazione, un traguardo ampiamente meritato.

Il successo maturato nelle prime fasi di gara

I weekend di gara del campionato Stock Car Brazil si articolano in due gare che elargiscono i punti per il campionato. Si tratta di una categoria altamente competitiva e spettacolare, dove non pochi piloti F.1 si sono trovati a correre e a vincere. Qui corrono anche alcune “vecchie conoscenze” del mondo europeo, come Gianluca Petecof. La passata stagione, tra l’altro, a trionfare fu un altro ex ferrarista dal piede pesante come Rubens Barrichello.

Nel penultimo round del 2023, disputatosi sul tracciato di Cascavel, Felipe Massa si è trovato subito a lottare tra i protagonisti, e in Gara-2 è scattato dalla prima fila. Il paulista ha da subito messo pressione al leader Foresti, per poi passarlo dopo pochi giri e mantenere la testa per tutti i 28 passaggi, senza perdere tempo neanche durante il pit stop obbligatorio.

Alla bandiera a scacchi, la gioia ha potuto finalmente avere il sopravvento sulle sensazioni della guida e della gara. “La prima vittoria è sempre speciale, in qualsiasi categoria. Ricordo bene la Formula 1, quando vinsi nel 2006 in Turchia”, ha dichiarato Massa dopo la gara. “Il lavoro oggi è stato perfetto, sia mio che della squadra in termini di strategia e gomme. Essere sul gradino più alto del podio è il posto migliore in cui possiamo essere, quindi sono molto felice. Posso solo ringraziare tutti qui a Cascavel, la squadra e tutti coloro che hanno partecipato a questo momento con me”.

Un hurrà troppo a lungo atteso

Difficile comprendere appieno le emozioni di un pilota come Felipe Massa, che da 15 anni attendeva di poter tornare sul gradino più alto del podio. E in quel caso si trattò del più dolceamaro dei trionfi. Quel 2 novembre 2008, infatti, sul circuito di Interlagos Lewis Hamilton passò Timo Glock alla Juncao durante l’ultimo giro, strappando il primo titolo Mondiale proprio al padrone di casa, campione per soli 41 secondi.

Da quel momento, ecco che ebbe inizio la seconda fase della carriera di Massa. Quella maledetta molla sul casco in Ungheria, i successivi anni poco producenti in Ferrari e il lungo addio, pur con qualche soddisfazione, al Circus con la Williams. Oggi Felipe porta avanti a testa alta e con notevole coraggio la sua battaglia relativamente al campionato 2008 e al crashgate. Cosa, questa, che gli sta procurando più di un grattacapo con Liberty Media.

Ma questo non sembra turbare Massa, che merita ancor di più rispetto per la sua ostinazione nella difesa di quella che ritiene una battaglia sacrosanta. Intendiamoci, molte delle sue ragioni sono tutt’altro che prive di fondamento. Ma è difficile che la questione venga riaperta e che si arrivi all’assegnazione ex-aequo del titolo come da lui richiesto, dimostrando tra l’altro un rispetto e una sensibilità verso Lewis Hamilton che nel mondo del motorsport non è certo scontata.

Ma oggi tutto questo conta poco. Ciò che conta è che Felipe Massa da San Paolo è tornato alla vittoria, finalmente viene da dire! In Italia in pochi hanno dimenticato quello che è sempre stato, se non altro, un ragazzo come tanti, simpatico e con i piedi per terra, che per poco non ha coronato il sogno più grande. Tra l'altro, è fresca la notizia del suo debutto a Daytona nella classe Lmp2 con il team Riley Motorsports, un altro tassello di una carriera da vero numero uno. Complimenti Felipe, avanti tutta!

Nicola Saglia

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