Dopo aver conquistato la FIM European Talent Cup, Guido Pini porta ora a casa la vittoria nella sezione moto dei LiveGP Awards 2022. Il toscano, classe 2008, ha impressionato per velocità, crescita e professionalità nell'anticamera del JuniorGP, candidandosi a miglior motociclista Under 23 dell'anno. Nonostante l'agguerrita concorrenza formata da Celestino Vietti, Tony Arbolino, Dennis Foggia e Filippo Farioli, nulla ha fermato Pini, che si è imposto con 48,1% dei voti. La sua vittoria è stata annunciata nella 343esima puntata di Motorbike Circus, diretta in cui abbiamo avuto l'onore di parlare proprio con il giovane talento toscano.

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=tgwomMggHb0&t=1562s[/embed]

IL RACCONTO DI UNA CAVALCATA TRIONFALE

"La stagione è partita e finita benissimo, abbiamo subito iniziato con un podio e da quel momento abbiamo alzato l'asticella gara per gara. Il titolo è arrivato grazie ad una vittoria (Aragon, ndr) e tantissimi podi. È stata una stagione perfetta".

COSA È CAMBIATO RISPETTO AL 2021?

"L'allenamento si è intensificato nel corso della pausa invernale, nella quale ho trascorso molto tempo in Spagna alla ricerca del caldo. In più, grazie ai ragazzi di Pata Talenti Azzurri FMI abbiamo organizzato più raduni per allenarci con i piloti più forti e, di conseguenza, alzare il livello, tra l'altro girando molto di più in pista. Ogni allenamento diventa una sfida, devi dimostrare di essere sempre pronto. Mi diverto tantissimo a competere con Luca Lunetta quando ci alleniamo a Malaga, ma devo ammettere che tutti i piloti del programma Talenti Azzurri sono fortissimi. Questa strategia di allenamento ha funzionato e appena salito in moto mi sono subito sentito molto bene. Io e il mio team (AC Racing Team, ndr), con il quale corro da sempre, abbiamo iniziato con il piede giusto".

QUANTO È STATO COMPLICATO ALLENARSI COSTANTEMENTE IN SPAGNA?

"Questo è uno sport che ho sempre voluto fare, quindi tutto è più facile nonostante la famiglia e gli amici siano lontani. L'ambiente mi piace tanto, dove vivo non ho molti amici ma io ed i miei compagni dormiamo nella casa del nostro allenatore e, vivendo insieme per più di metà anno, siamo diventati amici stretti. Ciò che mi piace di più è andare in moto e questo mi basta!".

Credits: Guido Pini - Facebook

IL PASSAGGIO DALLE MINIMOTO ALLE RUOTE ALTE

"A differenza di molti ho corso per tre anni con le minimoto nel CIV Junior, vincendo nella divisione C. Per questo motivo ho fatto il salto verso la MiniGP un po' più tardi degli altri ma non è stato un problema. Inoltre, la minimoto è una scuola fantastica che ti insegna a gestire correttamente l'accelerazione. Quindi, il passaggio alle due tempi non è stato traumatico, anzi, ho chiuso al quarto posto il campionato con due vittorie a fine stagione. Anche in PreMoto3 le prime sensazioni sono state ottime, tant'è che sono andato subito forte. Purtroppo tra un mio errore al Mugello e la rottura dell'asticella del cambio a Misano non ho vinto il titolo, vinto da Cristian Lolli per soli due punti.

Sicuramente il passaggio più significativo è stato quello tra minimoto e MiniGP. Passi da una categoria in cui non hai né cambio né sospensioni ad una in cui devi raffrontarti con moto più complesse. Per fortuna mio papà ha comprato una MiniGP l'anno prima del debutto e, grazie a ciò, sono riuscito ad allenarmi e prepararmi a dovere per il salto. La differenza tra MiniGP e PreMoto3, invece, è tutta nelle piste. Iniziando a correre in PreMoto3 cominci a girare in tracciati più grandi come Misano, Imola e Vallelunga. Senza conoscere le piste è tosta, soprattutto per le poche sessioni di prove a disposizione".

GLI OBIETTIVI FUTURI DI GUIDO PINI

"Tra due o tre anni spero di correre nel mondiale. Hanno spostato il limite minimo d'età a diciotto anni ma vincendo la Red Bull Rookies Cup (categoria in cui Pini è stato selezionato per il 2023, ndr) o il JuniorGP si può debuttare un anno prima. Spero di poter conquistare altri titoli così come ho vinto l'ETC, darò il massimo!".

Tutta la redazione di LiveGP.it ringrazia Guido Pini, augurandogli un futuro ricco di successi e complimentandosi ancora una volta sia per i grandi risultati ottenuti in pista sia per la vittoria dei LiveGP Awards 2022.

Matteo Pittaccio Leggi anche: MOTOGP | LE PAGELLE DEL 2022, APRILIA: INIZIO DA DIECI, FINALE INSUFFICIENTE