A solo una settimana di distanza da una 500 Miglia di Indianapolis ricca di emozioni e polemiche, la IndyCar è già pronta a tornare a fare rombare i motori. Come ormai da tradizione, sarà Detroit a ospitare il primo round di un’estate che si preannuncia infuocata per piloti e team, sul terzo tracciato cittadino stagionale. Abbandonata l’iconica Belle Isle, si tornerà a correre nel centro della capitale del Michigan, su un layout che si preannuncia interessante e ricco di insidie.

Il tracciato

Detroit è una sede di gara ormai storica per la IndyCar. In realtà fu la F.1 la prima categoria a ruote scoperte a correre nelle strade della Motor City, nel 1982, su un tracciato angusto ricavato nella zona del Renaissance Center. La Indy (allora CART) sbarcò in Michigan nel 1989, ma sul bellissimo layout ricavato nell’isola di Belle Isle, protagonista fino alla passata stagione di sfide e duelli epici.

Da questa stagione, però, si tornerà al Renaissance Center, nel centro cittadino, anche se su un percorso diverso rispetto a quello originario. Dieci curve in totale, su 1,7 miglia di pista, tutte a 90°, con un lunghissimo rettilineo, quello successivo a curva 2, in grado di fornire ai piloti un’ottima possibilità di sorpasso in staccata della secca sinistrorsa di curva 3. In totale, sono previsti 100 giri, per una gara che si dovrebbe articolare su una strategia a due soste.

Vedremo chi la spunterà su questa nuova conformazione; parlando di Detroit, Penske è il team con più vittorie (otto), mentre tra i piloti in attività sono Helio Castroneves, Scott Dixon e Will Power a condividere il primato con tre successi a testa.

La classifica

Rispetto al passato, il risultato della classicissima dell’Indiana non ha rivoluzionato in maniera pesante la classifica IndyCar. Questo grazie anche, va detto, all'eliminazione del doppio punteggio assegnato per l'occasione. Alex Palou guida ancora la graduatoria, con 219 punti. Lo spagnolo di Ganassi, dopo aver fatto segnare la pole position, è stato in lizza per la vittoria della 500 Miglia fino a che un contatto con Veekay in pit lane non lo ha messo fuori dai giochi. A venti punti di distanza troviamo il suo team mate Marcus Ericsson, il vero grande sconfitto della Indy 500.

Il trionfatore Josef Newgarden si trova ora in quarta piazza generale, a 182 punti, ed è il migliore degli alfieri Penske Motorsport. A 185, terzo, il messicano Pato O'Ward guida la caccia agli uomini Ganassi, ed arriva a Detroit con una grande voglia di rivincita. Seguono Dixon a 162, McLaughlin a 149, Rossi a 145, Grosjean a 139, Power, che a Belle Isle vinse la passata edizione, a 131 e Herta a 130.

Gli orari

L’evento di Detroit si disputerà nell’arco di tre giorni da venerdì a domenica, e sarà accompagnato dalla IndyNXT, con il nostro Matteo Nannini a caccia della seconda vittoria stagionale. Sky Sport F1 trasmetterà la gara nella serata di domenica, unica sessione disponibile con il commento in italiano.

Venerdì 2 giugno

FP1: 21.00-22:30 diretta su IndyCarlive.com

Sabato 3 giugno

FP2: 15.05-16.00 diretta su IndyCarlive.com

Q: 19.20-20.30 diretta su IndyCarlive.com

Domenica 4 giugno

Gara: 21.00-00.00 diretta su Sky Sport F1

Nicola Saglia