Aprilia è reduce da un altro fine settimana complicato al Sachsenring, nel GP di Germania: Viñales torna a casa con due zeri, mentre il miglior risultato di Espargaró è un discreto nono posto. La Casa di Noale fatica a trovare la strada dei buoni risultati intrapresa l'anno scorso e serve un'autoanalisi che chiarisca il perché dello svantaggio rispetto alla concorrenza.

ANCORA NON CI SIAMO

Il podio di Maverick Viñales al GP inaugurale di Portimão pareva introdurre una stagione nelle posizioni di vertice, proprio come l’anno scorso. Invece domenica al Sachsenring, la prima Aprilia a punti è stata quella di Miguel Oliveira in decima posizione.

È il risultato di una successione di weekend difficili che stanno facendo tremare le fondamenta della Casa di Noale. Aprilia poco competitiva che non riesce a emergere con risultati nettamente poco consistenti. A volte sono in top five, a volte faticano ad entrare nella top ten e, su un totale di 14 gare (tra Sprint e GP della domenica), Viñales Espargaró si sono ritirati in sette occasioni.

Uno dei principali problemi sembra essere quelle delle gomme. Maverick Viñales ne aveva già parlato al Mugello: mancanza di grip, soprattutto all’anteriore, che comporta una grande difficoltà nel rimanere sulla moto. Anche Aleix, il venerdì al Sachsenring, ha mostrato perplessità in merito alla performance delle Michelin. Secondo le dichiarazioni dello spagnolo, la gomma media, concretamente la specifica “K”, sembrerebbe la colpevole delle numerose cadute di tanti piloti, tra cui Nakagami, il duo Yamaha, Márquez e lo stesso Aleix.

D'altro canto, però, sembrano migliorati in un dettaglio nevralgico della stagione in corso: le partenze. In una MotoGP così competitiva e combattuta, la partenza è fondamentale; infatti in Aprilia stanno testando un nuovo launch control. Se vogliamo cercare una nota positiva, questo weekend abbiamo visto buone partenze. Escludendo quella di Aleix nella Sprint Race, dove ha fatto un errore con la frizione per il quale ha perso diverse posizioni.

ALEIX FUORI DAI PUNTI

Aleix Espargaró non è al 100% della forma fisica. Ha sofferto molto durante il GP del Mugello per una caduta in bici. Dopo una risonanza magnetica alla vigilia del Sachsenring, ha scoperto che la causa del dolore proviene da due fratture dell'astragalo, un grosso edema nell’osso e una lesione ai legamenti. Un infortunio piuttosto grave che non possiamo non pensare abbia influenzato il suo fine settimana.

Domenica, durante il GP, Aleix ha voluto scommettere sulla performance della gomma soft, anche alla luce dei risultati mostrati durante la Sprint. Sul finale, purtroppo, i problemi dell’aderenza si sono fatti notare ed è retrocesso fino alla sedicesima posizione.

"Penso che con la gomma media avrei potuto concludere tranquillamente in top-10. Ma i dati della Sprint di ieri mostravano, per noi, un degrado non eccessivo della morbida e per questo abbiamo scelto di utilizzarla. La scelta non ha pagato, sul finale non avevo praticamente grip. In questo weekend ci è mancata la performance, come dimostrano anche le prestazioni delle altre Aprilia, su una pista dove non ci aspettavamo di incontrare queste difficoltà".

WEEKEND NERO PER MAVERICK VIÑALES

Il pilota spagnolo ha concluso il weekend al Sachsenring con due zeri difficili da digerire. Nella Sprint Race la carenza di grip non gli ha permesso di avere il passo per stare con gli altri causando una caduta nel corso dell’undicesimo giro. La situazione non è migliorata domenica: la gara di Viñales si è conclusa in anticipo al nono giro per un problema meccanico.

"Non siamo riusciti a esprimere il nostro potenziale: se lavoriamo bene sappiamo di poter essere veloci, ma evidentemente ci sono stati alcuni problemi che ci hanno condizionato. Non sappiamo ancora se ciò sia legato al problema al motore che poi mi ha costretto al ritiro, ora analizzeremo a fondo tutti i dati e cercheremo di capirlo. È un peccato, ma lamentarsi non serve a nulla: continuiamo a crederci e a lavorare a testa bassa. La nota positiva è che ho recuperato posizioni in entrambe le partenze, da questo punto di vista c’è stato un miglioramento".

Victoria Ortega Cabrera

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