Motomondiale | Mandalika 2025 - Commento LIVE Sprint

GP Singapore
Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Il Gran Premio di Singapore, si sa, non perdona. È un circuito cittadino in cui ogni dettaglio può fare la differenza: margini minimi, grip variabile, barriere sempre troppo vicine. In questo contesto, la qualifica diventa spesso il momento chiave dell’intero weekend. E in casa Ferrari, il sabato sotto le luci artificiali di Marina Bay si è trasformato in un mix di aspettative frustrate e risultati sotto tono. Una sessione che ha lasciato più rimpianti che soddisfazioni, al netto di una SF-25 apparsa solida nelle intenzioni ma troppo fragile nel momento decisivo.

Le prove libere non entusiasmano

I segnali emersi nelle libere non avevano alimentato troppo ottimismo. In FP3, Charles Leclerc ha faticato a trovare ritmo e bilanciamento, chiudendo la sessione con un tempo ben lontano dalle prime posizioni. Il monegasco ha evidenziato difficoltà soprattutto in ingresso curva e nei tratti più lenti del tracciato, sintomo di una SF-25 ancora instabile sul punto di corda. Lewis Hamilton, al debutto a Singapore con la Rossa, è apparso più a suo agio, ma senza mai inserirsi realmente nella lotta al vertice. La Ferrari si è quindi presentata in qualifica più con l’obiettivo di limitare i danni che con la certezza di poter lottare per la prima fila.

Il nodo gomme: temperatura e tempismo

Quando si è arrivati al momento chiave del weekend, le lacune della SF-25 sono emerse con chiarezza. Entrambi i piloti hanno sofferto nella gestione delle gomme, in particolare nella fase di warm-up degli pneumatici anteriori. Leclerc ha lamentato una mancanza di aderenza già in curva 1, a causa di gomme troppo fredde all’inizio del giro lanciato. Una criticità nota a Singapore, ma che la Ferrari non è riuscita a risolvere in tempo. Hamilton ha mostrato una maggiore consistenza, ma non è riuscito a trovare il guizzo nel giro secco. Anche nel suo caso, la preparazione del giro decisivo non è stata ottimale, complice forse un posizionamento in pista poco favorevole e un traffico che ha reso difficile scaldare correttamente le gomme.

GP Singapore
Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Posizioni in griglia compromesse

Il verdetto finale è stato chiaro: Leclerc e Hamilton partiranno entrambi fuori dalla top five, in sesta e settima posizione. Non una disfatta, ma sicuramente una prestazione deludente rispetto alle aspettative della vigilia. Soprattutto considerando che Ferrari aveva portato aggiornamenti mirati per piste lente e ad alto carico, come Marina Bay. Il team principal Fred Vasseur, nel dopo-qualifica, ha parlato senza giri di parole: “Abbiamo sbagliato il momento decisivo. Il potenziale per fare meglio c’era, ma non l’abbiamo sfruttato”. Un’ammissione onesta che sottolinea come la delusione sia più legata a quanto si poteva ottenere, che a quanto effettivamente ottenuto.

Implicazioni per la gara

Partire dal centro gruppo su un circuito come Singapore significa affrontare una gara in salita: sorpassi complicati, strategie bloccate, rischio incidenti nelle fasi iniziali. La gestione delle gomme diventa cruciale, così come la capacità di leggere bene le fasi di Safety Car, sempre molto probabili su questo tracciato. Ferrari dovrà giocare d’astuzia. Se vorrà portare entrambi i piloti a punti, e magari sognare qualcosa di più in caso di eventi favorevoli, serviranno strategie aggressive, ritmo costante e soprattutto la capacità di sfruttare ogni opportunità che dovesse presentarsi.

Singapore doveva essere un banco di prova importante per la Ferrari, e per certi versi lo è stato. Ma la qualifica ha messo in luce una vettura ancora incompleta, troppo vulnerabile nella gestione dei dettagli e nel tempismo. Se in gara ci sarà margine di rimonta, dipenderà più dagli eventi che dalla pura forza del pacchetto. L’obiettivo sarà limitare i danni e, se possibile, capitalizzare su errori altrui. Ma per puntare davvero in alto, Ferrari dovrà trovare maggiore solidità al sabato. Perché in un una lotta sempre più serrata con Mercedes e Red Bull, ogni qualifica buttata è una domenica in salita.

Vincenzo Buonpane