Finalmente è ufficiale il calendario della prossima stagione IndyCar. Il 2024 sarà un anno importante per la categoria, che vedrà un discreto rimescolamento delle location, tra ingressi, ritorni e uscite. Come anticipato, entrerà con una formula innovativa il Thermal Club, mentre farà il suo gradito ritorno il Milwaukee Mile, l’ovale del Michigan, che andrà a sostituire il Texas Motor Speedway.

Grandi ritorni e gradite conferme

Era nell’aria da tempo, e finalmente è ufficiale: lo speedway situato alla periferia di Milwaukee tornerà finalmente in calendario, dopo otto anni di assenza. The Mile, come è soprannominato il circuito, è uno dei più amati e rinomati del panorama americano, e il suo rientro nel programma IndyCar per ben due gare consecutive rappresenta certamente una notizia felice per tanti appassionati delle corse americane.

Lascia un po’ d’amaro in bocca, soprattutto dopo quanto visto in questa stagione, l’uscita di scena del Texas Motor Speedway di Fort Worth. L’ovale texano viene così eliminato quando sembrava finalmente aver risolto i problemi con il PJ1, la resina stesa sul tracciato per agevolare le vetture Nascar, ma che tanti problemi aveva dato negli anni scorsi alle monoposto IndyCar. Peccato, certamente; resta da capire se sarà un addio definitivo o solo un arrivederci.

Come precedentemente annunciato, farà il suo ingresso il Thermal Club, con una gara non valida per l’assegnazione dei punti, ma con un premio in palio da ben 1 milione di dollari. Sarà invece il rinnovato layout di Nashville a chiudere la stagione a settembre, mentre il Grand Prix di Monterrey a Laguna Seca vedrà il proprio slot spostato e anticipato a giugno.

Da marzo a settembre, Indy primo ovale

In termini di estensione temporale, il calendario non varia. St. Pete aprirà come da tradizione la stagione il 10 di marzo, prima che il Circus della IndyCar si trasferisca in California per le gare al Thermal Club e Long Beach, secondo appuntamento valevole per il campionato. L’ultimo weekend di aprile sarà di scena invece lo splendido scenario di Barber, in Alabama.

Il Month of May, come da tradizione, sarà monopolizzato dal catino di Indianapolis, con il Grand Prix ad aprire le danze e la 500 Miglia a fare da regina il 26 maggio. Un dato è da sottolineare: la gara che vale una stagione sarà la prima disputata su ovale. Si tratterà di un ritorno al passato per la categoria, al periodo pre-Covid, e questo potrebbe non essere necessariamente un fattore positivo.

L’assenza del Texas, infatti, impedirà ai piloti che affronteranno per la prima volta una gara di questo genere di prendere le misure con i muretti e con i banking. Allo stesso modo, i team si troveranno sul Superspeedway dell’Indiana senza aver prima girato in gara in altre situazioni del genere. Insomma, non sarà facile per nessuno, e l’esperienza come sempre giocherà un ruolo vitale.

Un’estate di fuoco prima del rush finale

Come da tradizione, sarà Detroit a segnare il ritorno sui cittadini, e ad aprire un’estate che si preannuncia torrida, al di là delle condizioni atmosferiche. I monumenti Road America e Laguna Seca chiuderanno il mese di giugno, prima di tuffarsi a Mid-Ohio, nella doppia gara di Lexington e tra i palazzi di Toronto, che rimane l’unica trasferta fuori dai confini americani.

Saint Louis aprirà il rush finale, prima di Portland e la doppia sfida di Milwaukee, che con ogni probabilità sarà decisiva in vista dell’assegnazione del titolo. Come detto, la chiusura sarà affidata alle strade ad alto tasso di spettacolarità di Nashville, che si rifarà il look per l’occasione.

Un calendario in parte rinnovato, ma che non rinuncia all’essenza della IndyCar. Certo, aumenta il numero di gare su ovali, ma restano comunque quattro i catini in programma, con tutti i mugugni che ne susseguono. Un dato è certo: sarà un 2024 da vivere con il cuore in gola, e non vediamo l’ora di scendere in pista!

Nicola Saglia

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