Credits: Ducati Media House
Credits: Ducati Media House

Al termine dell’ennesima annata trionfale, la Ducati ha celebrato i nuovi successi tra MotoGP e WSBK scegliendo il proprio quartier generale di Borgo Panigale per la ormai consueta giornata dei “Campioni in Festa”, che quest’anno coincide anche con l’ultima giornata lavorativa del 2025 per i suoi dipendenti, attivamente coinvolti nelle celebrazioni.

Festa per tutti

Un regalo di Natale anticipato per i dipendenti del marchio, che hanno così potuto vedere da vicino i piloti dei programmi di MotoGP – assente solo Franco Morbidelli per impegni pregressi -, WSBK (assente Alvaro Bautista) e del programma cross, che nel pomeriggio hanno compiuto un simbolico giro attorno alla fabbrica con le proprie moto tra due ali di folla festanti. Un atto che chiude un anno da sogno con cinque titoli conquistati – tre in MotoGP e due in WSBK – e che è l’antipasto di un 2026 che sarà simbolico e nel quale si celebreranno i 100 anni dell’azienda. 

Domenicali celebra il proseguimento del ciclo vincente

Primo a parlare sul palco è stato l’amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali, che all’apertura dell’incontro con stampa, retailer e ospiti invitati a Borgo Panigale ha ricordato forse il primo momento chiave che ha portato Ducati ad inaugurare un ciclo storico per il marchio.

Quando abbiamo iniziato quest’avventura insieme con Gigi ci siamo trovati in un Autogrill a nord di Bologna, ci siamo scambiati le nostre idee e abbiamo condiviso un obiettivo, quello di riportare il titolo a Borgo Panigale. Ci siamo riusciti.

Domenicali, alla stampa presente, ha poi approfondito a parte il concetto, spiegando come l’obiettivo sia chiudere il ciclo con un altro titolo nel 2026, sognando poi un prolungamento con l’arrivo del nuovo ciclo tecnico che scatterà nel 2027.

La cosa che mi stimola di più è una scommessa che ho fatto con me stesso, perché quando abbiamo vinto il primo titolo con Pecco, in diverse interviste ho detto che mi sarebbe piaciuto non vincere un titolo solo ma aprire un ciclo e di fare un ciclo di 5 anni come quello che aveva fatto Schumacher in Ferrari ed era stato un ciclo straordinario. Il ciclo si chiude il prossimo anno, la sfida adesso è fare il sesto, il settimo e l’ottavo. Per l’anno prossimo le cose sono più o meno note e conosciute, dal 2027 cambia tutto, i ragazzi stanno lavorando alacremente per mettere in pista una moto che sia al giusto livello. 

Domenicali è poi entrato nel dettaglio sul tema relativo al regolamento, raccontando come alcune delle innovazioni portate da Ducati nell’ultimo decennio siano in realtà innovazioni provenienti dal passato. Il tutto con una piccola nota politica legata alle scelte prese dalla FIM e dalla Dorna per il futuro.

Diverse delle cose che Ducati ha introdotto sono state eliminate dal regolamento, in particolare i sistemi di variazione d’assetto al posteriore. Qui noi avevamo intuito per primi che c’era una possibilità, e abbiamo ottenuto un vantaggio. Pensate che un’idea simile a questa l’avevamo sperimentata nel 2001 in SBK, è una cosa che viene da lontano. Le ali c’erano, piccole, nel 2008. Se andate nel Museo vedrete una moto di Hayden. Dal punto di vista regolamentare e politico, c’è in qualche modo un tentativo di rendere i regolamenti il più semplice possibile per evitare che in Ducati si inventino qualcosa di strano un’altra volta. I ragazzi però sono svegli, vediamo se nelle pieghe qualcosa si trova. Saranno moto più semplici, di certo, con meno possibilità, sarà da scoprire chi avrà le intuizioni migliori, mentre dei piloti è presto per parlarne.

Una riflessione sul mercato

Domenicali, unica voce del management Ducati che si è concesso alla stampa nella giornata di ieri, è stato poi interpellato sul mercato, analizzando la situazione attuale del marchio con un occhio al futuro, tra filosofia e consapevolezza che bisognerà iniziare a valutare in tempi brevi.

Gigi qualche sorpresa se la inventa sempre, vediamo. Sicuramente Marc va di nuovo sul mercato, sarà un tema da valutare. Credo che lui stia bene con noi, noi stiamo bene con lui, ma è da valutare. Pecco altrettanto, è stato con noi per tanto tempo, ma il mercato esiste per tutti. Credo che adesso sia un po’ presto, penso che a febbraio o marzo si inizierà a giocare. C’è una volontà comune, sicuramente, ma è presto e non ci sono gli elementi per poter incasellare tutto. La nostra filosofia è quella di far crescere i giovani, lo abbiamo fatto con Pecco e Jorge. Tre dei quattro titoli iridati li abbiamo conquistati con piloti che sono cresciuti in team satellite. Abbiamo Fermin che sta facendo bene. Questa è la strada che preferiremmo, ma dall’altra parte abbiamo anche vinto con Marc. Teniamo entrambe le opzioni aperte.

Credits: LiveGP.it
Credits: LiveGP.it

L’orgoglio di Dall’Igna

Salito sul palco con una slide che raccontava tutti i numeri del 2025 di Ducati dietro di sé, Gigi Dall’Igna – direttore generale – ha mostrato orgoglio nell’evidenziare alcuni dati incredibili di questo ciclo iniziato ormai nel 2020 con il primo titolo Costruttori della serie in MotoGp.

Il numero che mi piace di più è l’88, perché sono 88 volte consecutive con almeno una Ducati sul podio, è una striscia di podi incredibile perché si parla di un periodo di tempo che va da Aragón nel 2021. È la terza volta che portiamo a casa la tripla corona, in MotoGP abbiamo vinto tutto il possibile. Voglio sottolineare che tutti i nostri piloti sono saliti sul podio almeno una volta e quattro su sei hanno vinto almeno una gara. È stato un anno dominante di Marc, siamo felici di averlo con noi anche l’anno prossimo. In SBK abbiamo fatto molto bene, abbiamo vinto i titoli Team e Costruttori, ci è mancato per un soffio quello Piloti anche se abbiamo lottato tanto e fino all’ultima gara. Lo abbiamo perso per un motivo ben chiaro che non è colpa di Nicolò, abbiamo avuto qualche stop e me ne prendo la colpa, ciò non ci ha permesso di portare a casa il risultato grosso che Nicolò si sarebbe meritato.

Credits: Ducati Corse
Credits: Ducati Corse

Presentata la Panigale V4 Márquez 2025 Replica

Alla fine dell’evento, Ducati ha svelato anche la Panigale V4 Márquez 2025 World Champion Replica, un modello da collezione prodotto in soli 293 esemplari firmati dal nove volte campione del Mondo, che celebra il titolo iridato 2025 dello spagnolo e che segue le edizioni speciali prodotte per celebrare i titoli di Bagnaia nel 2022 e 2023 e la doppietta del Mugello 2024 quando Ducati vinse con Bagnaia e chiuse seconda con Bastianini con una Desmosedici colorata d’azzurro. Un modello ultratecnologico con una livrea ispirata alla Desmosedici GP25 e arricchita da una dotazione che la rende vicinissima alla MotoGP, con Corner Sidepods, cerchi in fibra di carbonio, frizione a secco e impianto frenante anteriore Front Brake Pro+, tra le altre. 

Da Borgo Panigale, Mattia Fundarò