Dalle analisi Pirelli, condotte dopo le sessioni di ieri, sono stati riscontrati danni agli pneumatici causati dalla forma piramidale dei cordoli. Il GP del Qatar non sembra essere a rischio ma verranno fatti interventi per evitare potenziali delaminazioni delle gomme in gara. Alle 15:00 italiane non scatterà la Sprint Shootout bensì una mini sessione di prove libere utile a familiarizzare l’inserimento di nuovi cordoli nelle curve 12-13. Posticipata alle 15:20 la qualifica.

Cordoli ancora troppo aggressivi in Qatar

Il rischio di correre in weekend Sprint su un tracciato appena riammodernato e che già nell’ultima e unica edizione disputata in precedenza aveva causato non pochi problemi era evidente sin dal principio. Dopo il venerdì di Losail, le analisi di Pirelli hanno evidenziato danni strutturali agli pneumatici originati dalle forti sollecitazioni che subiscono nel passaggio sui cordoli. Un mix tra la forma, non più a scalino ma ancora scoscesa e piramidale ed il tempo per cui vengono utilizzati.

Per correre ai ripari, la Federazione ha deciso di sostituire i cordoli delle curve 12 e 13, in modo i piloti siano meno spinti ad utilizzarli. Per assimilare i cambiamenti alle 15:00 italiane, 16:00 ora locale, inizierà una breve sessione di prove libere aggiuntiva, della durata di 10 minuti, a precedere la Sprint Shootout, che scatterà con 20 minuti di ritardo alle 15:20.

Tre soste obbligate se il problema si ripresenta oggi

Al termine delle due sessioni Pirelli condurrà nuove analisi approfondite per verificare se le problematiche si sono riverificate. In tal caso è già pronto un piano b: la Sprint, di 19 giri, non dovrebbe essere intaccata, mentre nella gara lunga di domenica potrebbero essere imposte le tre soste. Nel caso venisse adottata tale decisione, nessun pilota potrà percorrere uno stint con un set di gomme superiore ai 20 giri. Il limite si estenderebbe a 22 giri in caso di gomma usata, considerando i giri di in-out.

Nel caso FIA e Pirelli fossero obbligati ad adottare tale scenario la gara verrebbe fortemente condizionata. Le tre soste mandanti appiattirebbero le strategie e potenzialmente anche lo spettacolo. Un weekend in formato tradizionale non avrebbe evitato il problema ma quantomeno permesso analisi più dettagliate, evitando scossoni nel format dell'ultimo minuto.

Samuele Fassino

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