F1 | GP Azerbaijan: notte fonda a Baku per la Ferrari
La Scuderia di Maranello delude a Baku venendo sorpassata nel Mondiale Costruttori dalla Mercedes

Il GP Azerbaigian ha segnato una svolta amara per la Ferrari. In un weekend che avrebbe dovuto consolidare il secondo posto nel Mondiale Costruttori, la Rossa ha perso terreno in modo clamoroso, cedendo la posizione a una Mercedes in netta crescita. Lewis Hamilton e Charles Leclerc hanno chiuso rispettivamente ottavo e nono, mentre George Russell e Kimi Antonelli hanno portato a casa un secondo e un quarto posto che pesano come macigni nella classifica. La Ferrari ora è terza nel Mondiale Costruttori. Il secondo posto, che fino a Monza sembrava blindato, è sfumato. E il modo in cui è successo lascia l’amaro in bocca.
Un sabato da incubo
Le qualifiche di Baku sono state un disastro annunciato. Charles Leclerc ha commesso un errore in Q3, finendo a muro e compromettendo la sua gara. Hamilton, pur mostrando buone sensazioni nelle prove libere, non è riuscito ad accedere al Q3. La sessione, interrotta da sei bandiere rosse e durata oltre due ore, ha messo a dura prova la concentrazione dei piloti. Ma la verità è che la Ferrari non ha mai avuto il passo per stare davanti.
“Abbiamo fatto il massimo con quello che avevamo,” ha detto Leclerc, visibilmente frustrato. “Ma il massimo oggi non era abbastanza. Non possiamo permetterci di perdere così tanti punti.”
Verstappen imprendibile, Ferrari invisibile
La gara ha visto Max Verstappen tornare al successo con una prestazione dominante. Dietro di lui, Russell e Sainz hanno completato il podio, mentre Antonelli ha portato a casa un quarto posto che ha fatto la differenza. Ferrari ha impostato una gara conservativa, con strategie a una sosta e nessuna reale ambizione di attacco. Hamilton ha scelto Hard-Medium, Leclerc Medium-Hard. Il ritmo è stato mediocre, la gestione gomme discreta, ma la mancanza di aggressività ha condannato entrambi i piloti a una gara anonima.
“Abbiamo fatto progressi, ma non siamo ancora dove vorremmo essere,” ha ammesso Hamilton. “Il team sta lavorando duramente, ma oggi non c’era abbastanza velocità.”

Il sorpasso Mercedes
La Ferrari ha perso il secondo posto nel Mondiale Costruttori. Non è una semplice battuta d’arresto, ma un segnale chiaro: il progetto SF-25, almeno per ora, non regge il confronto con la crescita costante della Mercedes. A Baku, la Scuderia ha raccolto appena sei punti, mentre la squadra di Brackley ha piazzato Russell sul podio e Antonelli ai piedi dello stesso, ribaltando la classifica. Il sorpasso è avvenuto in modo netto, senza appello. Fino a Monza, Ferrari aveva un margine di sicurezza. Oggi, quel margine è evaporato. E non per un episodio sfortunato, ma per una prestazione complessivamente insufficiente. Leclerc e Hamilton hanno navigato a metà gruppo, senza mai dare l’impressione di poter impensierire i primi. La macchina non ha risposto, la strategia è stata conservativa, e il risultato è stato una gara anonima in un momento cruciale della stagione.
Vasseur sotto pressione
Il team principal Frédéric Vasseur ha cercato di mantenere la calma nel post-gara, ma il tono era teso:
“Abbiamo perso il secondo posto, è vero. Ma non è finita. Ci sono ancora sette gare e dobbiamo reagire subito. A Singapore porteremo aggiornamenti importanti.”
Leclerc è stato più diretto:
“Non possiamo continuare così. Ogni punto conta e oggi abbiamo buttato via un’occasione. Serve una Ferrari più aggressiva, più precisa, più veloce.”
Hamilton ha preferito guardare avanti:
“Singapore sarà un test importante. Se vogliamo riprenderci il secondo posto, dobbiamo cambiare passo.”
Una SF-25 che non convince
Il tracciato cittadino di Baku ha messo a nudo le debolezze della SF-25. L’aerodinamica si è rivelata instabile nelle curve lente, la gestione delle gomme non ha brillato, e la power unit ha mostrato limiti nei lunghi rettilinei. In sintesi: la Ferrari non è stata all’altezza. Il team ha annunciato modifiche al fondo vettura e alle sospensioni per il GP di Singapore, ma servirà molto di più per invertire la rotta.
Sette gare per salvare la stagione
Il calendario entra ora nella sua fase più delicata, con sette appuntamenti che potrebbero decidere le sorti del campionato: Singapore, Giappone, Stati Uniti, Messico, Brasile, Qatar e Abu Dhabi. Circuiti come Marina Bay e Interlagos potrebbero adattarsi meglio alle caratteristiche della SF-25, mentre tracciati più tecnici e imprevedibili come Austin e Losail rappresentano ostacoli tutt’altro che trascurabili. Per rimettersi in corsa e provare a riprendersi il secondo posto nel Mondiale Costruttori, la Ferrari dovrà alzare il livello su più fronti: conquistare più podi possibili, qualifiche più incisive per evitare partenze a centro gruppo, massima affidabilità e strategie senza sbavature. Ogni occasione andrà sfruttata, anche quando il meteo deciderà di mescolare le carte.
La Ferrari è chiamata alla riscossa
Il GP Azerbaijan ha segnato una battuta d’arresto pesante. La Ferrari ha perso il secondo posto Costruttori, ma non la possibilità di riprenderselo. Servono risultati, servono idee, serve fame.
Vincenzo Buonpane