Il Gran Premio di Thailandia classe Moto2 ha regalato diverse emozioni: la vittoria di Manuel González in un weekend dominato dal team Dynavolt Intact GP, che piazza anche il promettente Senna Agius sul podio di Buriram. L’australiano, al secondo risultato di rilievo nel Motomondiale, è stato protagonista di una gara dai mille volti.

Dall’Australia con furore: un talento da coltivare

Per i più attenti il nome di Senna Agius non rappresenta di certo una novità. Il pilota australiano è da anni sulla scena del motociclismo internazionale, ottenendo diversi risultati di rilievo. Partito come pilota da off-road, Agius si è trasferito all’età di 15 anni in Europa per partecipare al JuniorGP, passando velocemente all’europeo Moto2. Nel 2022 il classe 2005 si è arreso in campionato solo al tedesco Lukas Tulovic, battendolo in due occasioni in quella che fu una stagione fenomenale per il tedesco, capace di vincere sette delle undici prove previste. 

Senna Agius tra le braccia dei suoi uomini | Credits: Intact GP

L’anno successivo, con Tulovic nel mondiale con Intact GP, Agius è passato il team junior affiliato proprio alla formazione tedesca attiva nel Motomondiale con Husqvarna. Il #81 ha dominato la stagione, vincendo 8 delle 9 gare disputate ed assentandosi al round del Montmeló per una sostituzione nel mondiale di categoria. Alla fine della stagione è arrivata la meritata promozione nel Motomondiale proprio ai danni di Tulovic, tornato quindi in MotoE. Entrato nella categoria dalla porta principale, c’erano delle grandi aspettative per Senna Agius, in buona parte disattese. L’australiano ha faticato ad adattarsi al livello successivo, facendo vedere solo a sprazzi il suo talento come al Montmeló (5°) e nella seconda gara di Misano (7°). L’exploit, come spesso succede ai piloti oceanici, è arrivato proprio in casa: a Phillip Island Agius ha chiuso il Gran Premio in 3ª posizione, prendendosi così il primo piazzamento a podio della carriera e gettando le basi per un 2025 da protagonista.

Il contatto con Celestino Vietti: “Penalità giusta

Veniamo ora al Gran Premio di Thailandia: Senna Agius è scattato dalla 3ª posizione sulla griglia di partenza, mantenendola nonostante i continui tentativi di attacco da parte dell’ex compagno di box Darryn Binder (poi penalizzato con due Long Lap Penalty per falsa partenza, ndr). Agius, con strada libera davanti a sé, è riuscito a ricucire il distacco nei confronti di Celestino Vietti, allora 2° e sempre più lontano dal leader della corsa Manuel González. L’aggancio definitivo è avvenuto al 12° passaggio: la maggiore velocità dell’australiano è palese e il sorpasso sembra imminente. Agius si è buttato timidamente all’interno della traiettoria di Vietti in curva 10, non proprio il punto ideale per un sorpasso, specie se si ha un gap prestazionale così evidente. Questa indecisione di Agius ha portato ad un contatto con Vietti, che è caduto: “Ho visto il buco e ci ho provato - spiega Agius -. Purtroppo, sono cose che succedono: l’ho toccato sul posteriore ed è caduto, la penalità è stata giusta”. 

La rimonta furiosa ed il podio

Dopo il contatto, Senna Agius si è fatto superare sia da Arón Canet che da Diogo Moreira. Con il Long Lap Penalty da scontare, l’australiano si trovava in una quarta posizione piuttosto sicura visto il ritardo del gruppo allora guidato da Barry Baltus. Invece di darsi per vinto, Agius ha suonato la carica e ha cominciato a recuperare un distacco che aveva addirittura superato i 3”. Con soli pochi giri a disposizione, Agius è tornato sul brasiliano di Italtrans, il quale era in chiara crisi con le gomme. Moreira ha comunque lottato come un leone negli ultimi due passaggi, cercando di difendere la posizione ad ogni costo ma senza riuscirci. Nell’ultimo giro Agius è riuscito a fare la differenza nella parte guidata del Chang International Circuit, chiudendo al 3° posto in una gara che sembrava compromessa. Ora Senna Agius è da considerare come un contendente costante nella lotta per il podio.

Valentino Aggio

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