MotoGP | GP Olanda, quante cadute! Gomma media e condizioni nel mirino dei piloti
Ad Assen il pomeriggio della MotoGP è stato condizionato da una lunga serie di cadute che hanno coinvolto, tra gli altri, Alex Márquez e Franco Morbidelli: gomma media e temperature nel mirino dei piloti.

Le basse temperature di Assen erano in un certo modo attese alla vigilia, ma il venerdì pomeriggio ha colto alla sprovvista i piloti della MotoGP, con i primi 10’ del turno di prequalifiche che sono stati condizionati da un filotto non indifferente di cadute che ha visto coinvolti, tra gli altri, Alex Márquez, Morbidelli, Zarco, Bastianini, Aldeguer ed Espargaró, tutti caduti per chiusure di anteriore in diversi punti della pista.
Meteo e gomme: una combinazione che è finita nel mirino dei piloti, per un certo verso costretti ad utilizzare una mescola, la media, che alla fine non si è rivelata ideale.
Mescola media e freddo: combinazione letale
Nella prima fase delle prequalifiche, gran parte dei piloti è scesa in pista con la gomma media; tuttavia, l’uso di tale mescola, unita a una temperatura dell’aria di 18°C (e ai 26°C dell’asfalto) molto bassa, ha portato al caos con 6 cadute nei primi 7 minuti del turno. Una tattica che, come ammesso da più piloti – Alex Márquez in primis –, puntava a preservare la più performante gomma soft per i time attack e per il resto del weekend e che alla fine non ha pagato, con i piloti che sono poi passati a gomme soft (nuove e usate) per proseguire il turno, prima dei time attack che hanno poi determinato i 10 piloti del Q2.
Sapevamo che qui con la media sarebbe stato difficile, ce lo aspettavamo. Siamo partiti con la media nel pomeriggio, per salvare qualche soft all’anteriore che sapevamo potesse andare meglio. Sembra che sia più facile passare dalla soft alla hard, ma la temperatura non era ottimale per fare così, per questo siamo andati con le medie. Io ci ho fatto solo un giro, quella gomma va bene per scaldare la moto e non è da mettere, perché quando la usi sembra che tutto vada bene e poi inizi a perdere e non ti trasferisce feedback che è la cosa peggiore che possa succedere in moto.
Per Pecco Bagnaia – che è uscito indenne dalla fase critica iniziale con gomma media nonostante abbia, per sua stessa ammissione, “rischiato molto” – l’uso della media era “evitabile” ma necessario per provare una mescola che quest’anno secondo lui fatica a lavorare, soprattutto considerando che non c’era modo di provare la hard, che in Olanda corrisponde alla media usata al Mugello.
Bisogna provare le gomme, non c’era la temperatura per mettere la dura davanti, quindi, abbiamo messo la media e onestamente è stato un bel rischio. Forse era evitabile, ma dovevamo comunque provare l’anteriore. È un mix tra condizioni e gomma. Qua è molto difficile per la temperatura, le previsioni davano 25/26 gradi e oggi ce n’erano meno. Il tema è che, in generale, quest’anno la media fa fatica a lavorare, non riusciamo mai a usarla e quindi è più complicato. La soft ha funzionato molto bene secondo me.
Nel mirino anche l’allocazione delle gomme
Non solo però la mescola media e le basse temperature: nel mirino è finita anche l’allocazione di gomme che la Michelin ha portato ad Assen. Per Bagnaia sarebbe bastata “una soft in più” – rispetto alle 5 massimo che Michelin prevede per ogni pilota all’anteriore -; parere simile quello di Marco Bezzecchi, che non nasconde come avere un maggior numero di soft può rappresentare una buona soluzione in ottica futura per quei circuiti dove le condizioni sono complesse, come avviene proprio ad Assen.
Diciamo che è un mix, è una pista dove la morbida con queste condizioni va meglio, ma ne abbiamo poche. Loro (Michelin, ndr) devono portarci un numero di mescole che vadano bene per tutte le condizioni. Se fosse stato caldo, la media sarebbe andata bene e la soft no perché si muove, è sempre una condizione difficile. Sicuramente oggi la soft lavorava meglio per queste condizioni. Speriamo che domani si scaldi, le cadute sono un po’ per quello.

Anche i due piloti di VR46, Fabio di Giannantonio e Franco Morbidelli – con il secondo caduto pesantemente senza conseguenze fisiche –, concordano sul fatto che il limite delle gomme per ciascuna mescola possa rappresentare una criticità in quei fine settimana dove le condizioni sono un fattore chiave per lo svolgimento del weekend. Anche Diggia, andando più nello specifico, individua il problema nelle poche soft che sono da gestire anche per time attack e qualifiche.
Penso che il problema con l’allocazione stia nelle poche soft, sicuramente non vogliamo sprecare gomme per molte ragioni, Assen è sempre difficile dal punto di vista climatico. Oggi molti hanno messo la media per salvare le soft ma non è stata una cosa sicura da fare. La media era al limite, forse per la prossima volta dovremmo avere più soft.
Che gomme vedremo nel corso del weekend
Per sabato e domenica sono attese temperature più alte ad Assen, con un incremento di 6-8 gradi rispetto ai 18°C di oggi: se la media sembra sia off-limits per quasi tutti – con Maverick Viñales che invece non ha nascosto come si stia trovando bene con quella mescola –, soft e hard sembrano le scelte più ovvie, con la seconda favorita in caso di caldo come ha ammesso Bastianini.
Sicuramente le temperature saliranno, davanti potremo usare la hard che è sempre la gomma migliore, la 70H la usiamo dappertutto quando la temperatura lo consente. Al Mugello era la media, qui è hard. Al posteriore bisogna vedere, la media ha lavorato poco, era difficile guidarci sopra, quindi, bisogna vedere se con la temperatura più alta va meglio. Stamattina era andata meglio, stranamente, nel pomeriggio peggio.
Da Assen, Mattia Fundarò