Terza pole su tre gare per Max Verstappen. Credits: Red Bull Content Pool
Terza pole su tre gare per Max Verstappen. Credits: Red Bull Content Pool

Anche in un weekend nel quale Red Bull ha faticato molto per trovare il bandolo della matassa, il fattore chiave risulta essere Max Verstappen, che a Melbourne conquista la sua terza pole consecutiva stagionale grazie a un Q3 straordinario con due giri al limite della perfezione. Il tutto nonostante una grande Ferrari e i tanti problemi avuti, tra cui anche il cambio di power unit sulla sua monoposto. 

“NON PENSAVO ALLA POLE”

Nel post-qualifiche, lo stesso Verstappen ha candidamente ammesso come la sua 35^ pole in carriera sia stata “inattesa” a causa di un weekend reso complicato dal lavoro svolto sulla vettura, tra cui l’installazione preventiva della seconda power unit che fa sorgere qualche dubbio sull’affidabilità della PU Honda. L’olandese, ad ogni modo, è stato capace di salvare il weekend grazie anche ad alcune modifiche fatte nel corso della sessione, che gli hanno permesso di spingere maggiormente in qualifica.

“Sono molto contento della pole, penso che questo weekend sia stato un po’ complesso trovare un buon bilanciamento della vettura, infatti, in Q1 e Q2 non pensavo di poter lottare per la pole. Abbiamo fatto delle piccole correzioni sulla vettura e queste sembra che mi abbiano aiutato in Q3 per spingere al limite. In entrambi i giri mi sono sentito bene. Nel complesso sono felice della prestazione”.

Verstappen, unico a scendere sotto l’1.16 con il suo 1.15.915 finale, è già consapevole di come la Ferrari possa essere una minaccia questo weekend verso la caccia alla sua 10^ vittoria consecutiva, che gli consentirebbe di eguagliare la striscia record di 10 successi di fila ottenuti da lui stesso lo scorso anno.

“Ho cercato di fare il massimo, se si guarda a ciascuna curva ci possono essere cose migliorabili, ma quando sei sotto pressione è difficile azzeccarle tutte in questa pista, a differenza di altre. In generale sono felice dei giri fatti. Non penso che ci manchi preparazione in vista della gara, abbiamo lavorato molto, anche in mattinata. Semplicemente è stato più difficile trovare un buon bilanciamento. Vedremo domani se siamo forti abbastanza in gara, la Ferrari è molto veloce, sembra che abbiano azzeccato tutto sin dal via. Per noi invece è stato il contrario, ma siamo riusciti a recuperare. La gara sarà comunque difficile con le mescole più morbide che abbiamo quest’anno”.

Sergio Pérez retrocesso in sesta posizione per un impeding. Credits: Red Bull Content Pool

PÉREZ PENALIZZATO PER IMPEDING

Dall’altra parte del box, Sergio Pérez ha chiuso dietro a Sainz in pista ma scatterà sesto per un impeding nei confronti di Nico Hulkenberg in curva 13 durante il Q1. Il messicano paga cara la disattenzione avvenuta nel finale del suo outlap, non lasciando spazio al tedesco che invece stava completando il suo giro veloce e che ha dovuto fare una traiettoria larga per evitare il messicano. Pérez così dovrà partire dietro a Oscar Piastri, a coronamento di un weekend che “è stato pieno di ostacoli” anche per il #11.  Sul suo giro in qualifica, Pérez ha ammesso di aver fatto un po’ di “casino nel primo settore”, dove rispetto a Verstappen è stato più alto di 2 decimi (26.467 contro il 26.262 di Verstappen). Il messicano, che ha nel secondo settore il suo punto di forza, non ha nascosto come la seconda posizione – in pista – fosse fattibile.

Ho fatto un po’ di casino nel primo settore e penso che si potesse fare meglio. Penso che sia stata una qualifica complessa con le gomme, soprattutto per provare a sfruttarle al meglio nel corso del giro. Tra settore e settore le esigenze sono diverse. Penso che il secondo posto fosse decisamente alla portata e credo che il giro di Max sia stato ottimo, ma non sono preoccupato. Domani la gara è lunga e il degrado sarà molto alto”.

E proprio sul degrado gomma, Pérez ha confermato come anche dalla sua parte il lavoro sia stato parecchio ai box per trovare la messa a punto corretta per sfruttare al meglio la RB20 all’Albert Park.

“Abbiamo cambiato molto, cercando di raggiungere il bilanciamento e di provare ad avere un buon degrado per domani. Abbiamo fatto un po’ di cose, dovremo capire cosa saremo capaci di fare e se le cose che abbiamo fatto avranno un impatto sul degrado gomma”.

Mattia Fundarò

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