La F1 continua la sua fase "americana" del campionato arrivando a Città del Messico: nella nostra analisi tecnica andremo a notare come la locazione dell'Autódromo Hermanos Rodríguez, a 2200 metri sopra il livello del mare, e la conseguente aria rarefatta "guidano" gli aggiornamenti portati dalle scuderie.

Aria rarefatta

La rarefazione dell'aria comporta alcune conseguenze note: un minore carico aerodinamico generato a parità di assetto sulle ali e qualche problema relativo alla parte termica della PU e ai freni. La dissipazione del calore inferiore al solito (indotta proprio dalla rarefazione dell'aria), infatti, genera delle criticità che le scuderie dovranno affrontare. Va detto che, considerando il calendario e le problematiche evidenziate, Mercedes ed Aston Martin hanno deciso di non portare novità in Messico.

Aggiornamenti specifici per il circuito

Ricorrendo alla terminologia usata dalla FIA, gli "aggiornamenti specifici del circuito" per la maggior parte delle scuderie vedono metodi di raffreddamento rivisti. Red Bull presenta feritoie di uscita anteriori allargate per il lato destro, così come Ferrari aggiunge aperture di raffreddamento. Alpine apre delle feritoie più profonde rispetto alla precedente versione, localizzate nella zona dello scivolo attorno alla parte centrale della vettura e alle pareti laterali delle prese d'aria. I transalpini presentano anche una copertura del motore più grande, provvista di feritoie di raffreddamento più larghe. Stessa novità in McLaren per quanto riguarda la copertura del motore, oltre ad un nuovo condotto del freno anteriore munito di una presa d'aria più grande.

Alfa Romeo porta qualche novità "notevole"

Continuano gli aggiornamenti in Haas che, come McLaren, porta novità sui condotti dei freni anteriori e nuove (vistose) feritoie che vanno ad aggiungere quanto visto al COTA. Stessa storia per AlphaTauri per quanto riguarda i freni, mentre il cupolone presenta uno sfogo posteriore più allargato. Williams agisce nella stessa maniera, impiegando nelle prove un arrangiamento di feritoie "opzionale", e nella nota distribuita dalla FIA spiega la novità con l'obiettivo di "raffreddare meglio l'unità PU e i fluidi del cambio". Alfa Romeo, invece, aggiorna i condotti freni al posteriore, che lavoreranno in sinergia con le novità sul pavimento del fondo introdotte ad Austin una settimana fa.

Luca Colombo

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