Nel corso della puntata 38 di Motorbike Circus, andata in onda su Radio LiveGp e dedicata alla proclamazione del vincitore del LiveGP Award 2015, abbiamo avuto ai nostri microfoni una vera e propria istituzione del Motomondiale: Carlo Pernat ci ha infatti raccontato alcuni simpatici aneddoti sulla sua carriera da team manager, insieme al suo giudizio sulla stagione da poco conclusa e a qualche previsione sul Mondiale 2016.

D: Carlo, un tuo commento sul finale della MotoGP anche per i nostri radioascoltatori (Marco Pezzoni)

CP: Mi sono già espresso mille volte sull'argomento, ma secondo me è stato un brutto finale per una stagione che era stata la più bella degli ultimi 30 anni. E’ un po’ colpa di tutti: Vale ha sbagliato nella conferenza stampa il giovedì della Malesia, ha attaccato troppo e la conseguenza è stata che Marquez è stato antisportivo. Non si lotta mai contro un avversario senza giocarsi niente come ha fatto lui nei primi 6 giri di Sepang ed è stato disgustoso, una cosa che tutti hanno visto e francamente Marquez poteva farne a meno. Poteva essere l’erede di Valentino, ma Vale di eredi non ne avrà e secondo me Marquez la sta pagando anche a livello di comunicazione personale. Errori ne ha fatti anche Lorenzo, ma bisogna dire che il titolo se lo è meritato, Jorge in pista è uno sportivo e di carognate non ne fa, solo che quando apre bocca dice cose che non stanno né in cielo e né in terra. Ci ha solamente perso e ci ha perso anche la Race Direction: bastava dare a Valentino un ride through, finiva 7°-8° e a Valencia sarebbe finita in modo diverso.

D: Infatti Lorenzo ha perso qualche occasione per stare un po’ zitto, anzi continua con questa storia anche a distanza di tempo…(Marco Pezzoni) Anche a proposito degli sponsor con il caso Sector, non trovi? (Fabrizio Crescenzi)

CP: In una conferenza stampa i rappresentanti della Sector hanno dichiarato che in un campionato finito in questo modo hanno preferito andare via. Non so se sia una scusa o meno, ma se fai un comunicato di questo genere fai intendere che vai via…Si vociferava della Gas (sponsor di abbigliamento di Marquez e della Honda) che potesse andare via anche lei seguendo la scia di Sector. Marquez con questa storia ha perso tanto e anche la Honda, con la vicenda della telemetria, non ci ha fatto una bella figura.

D: E poi se la sono presa con il povero Petrucci, non tirando in mezzo per fortuna anche Iannone…(Fabrizio Crescenzi)

CP: Può aver esagerato anche Danilo, però lui è appena arrivato nel Motomondiale ad un certo livello…Valentino è sempre un pilota italiano e passava tutti, non è che si è aperto il Mar Rosso (ride)…Valentino li ha passati e poi sapeva che oltre un certo limite non poteva andare, era praticamente impossibile che potesse vincere il Mondiale partendo dall’ultima fila, poteva solo succedere se Marquez avesse fatto l’ultima gara sportivamente. L’accordo di Andorra sono tutte palle, non c’è stato nessun accordo. Lorenzo è un po’ come Scaiola, non si è accorto di quello che stava succedendo e ne ha beneficiato. 

D: A proposito della gara di Valencia, adesso ti faccio ridere io Carlo... Quando facciamo i commenti in diretta insieme a Fabrizio, nel commento della gara ad un certo punto ho detto a Fabrizio che Marquez stava facendo da scudo a Lorenzo... (Marco Pezzoni)

CP: Si vedeva, era evidente e chiarissimo. Per uno che sa di moto e che ha visto migliaia di Gran Premi era possibile accorgersene già a metà gara. Era abbastanza logico e poi è chiaro che questa non è sportività, per quello prevedo che il prossimo anno sarà un anno abbastanza duro perché Valentino non la perdonerà mai a Marquez e Lorenzo farà il suo campionato, ma starà vicino a Valentino. Sarà un campionato bello ma anche brutto: bisogna capire tutti questi cambiamenti, ad esempio cosa porteranno Michelin e centralina unica, quindi finchè non iniziamo con le prime prove a Sepang è difficile fare pronostici. 

D: Carlo, di cose simili nella tua lunga esperienza nel Motomondiale ne hai viste oppure è la prima volta? (Marco Pezzoni)

CP: Ne ho viste tante: ho visto lotte tra Spencer-Roberts-Mamola-Lawson-Gardner, ne ho viste di tutti i colori, sportellate vere ma date in termini sportivi. Ma una cosa come quella accaduta in Malesia francamente nella mia carriera non l’ho mai vista. Per quello che sono rimasto deluso da un pilota come Marquez, che francamente è un fenomeno e lo ha dimostrato ampiamente. Vi posso raccontare un aneddoto risalente al 1988: ero direttore sportivo della Cagiva e avevo come piloti Mamola e Roche (poi campione Superbike nel 1990, ndr) ed eravamo a Suzuka. Successe una cosa di questo genere ma per 2 giri, fatta da un pilota australiano di cui non dico il nome, contro Lawson che si giocava il Mondiale contro Kevin Schwantz. Vinse lo stesso Lawson. Al baretto che c’è a Suzuka ricordo che Lawson, Roberts e Schwantz stesso presero questo giovane australiano e gli diedero due cazzotti sul muso per quello che aveva fatto, perché non si rompono le regole scritte tra piloti. 

D: Stiamo per proclamare il vincitore del LiveGP Award 2015: chi è secondo te il miglior rider italiano del 2015 under 26? (Marco Pezzoni)

CP: Te lo dico di due categorie. Della MotoGP dico Iannone, perché ha dimostrato di essere un pilota molto forte: ricordiamoci la gara in Australia e le altre. Anche più forte dei gabbiani che gli hanno mandato apposta (ride)…Della Moto3 secondo me il migliore è Bastianini, che è un pilota che ha un futuro e secondo me è quello con più talento di tutti. Dare un award per la Moto2 invece mi viene molto difficile…metto come riserva Danilo Petrucci che ha fatto vedere delle buone cose.

D: A proposito di Iannone e della Ducati, come lo vedi Stoner? (Fabrizio Crescenzi)

CP: Stoner non correrà mai il Motomondiale come ha corso fino a 4-5 anni fa, farà i test e 1-2 wild card. Non vuole più correre anche perché nel 2017 sarebbero 5 anni che è “fermo”, sono cambiate parecchie cose. Non tornerà a correre una stagione intera, però potrà dare una mano a capire come sarà la moto del 2016, anche se non credo molto alle sue doti da collaudatore. Lo ha fatto per la Honda a Motegi e non è che la moto sia uscita molto bene quest’anno, però ha la grande dote di essere velocissimo e portare al limite il mezzo che ha in mano. 

D: Magari l’ottimo Michele Pirro, il tuttofare della Ducati, gli insegnerà a fare da collaudatore… (Fabrizio Crescenzi)

CP: Credo che Ducati tra tutte le case motociclistiche abbia il collaudatore più forte di tutti: gira con tempi ottimi, si comporta da professionista quando viene chiamato per le wild card, nessuno può fare meglio di quelle che fa Michele Pirro. Mi dispiace che non abbia avuto la possibilità di fare un mondiale completo, potrebbe fare molto meglio della metà di quelli che oggi corrono come ufficiali, si mangerebbe tranquillamente i vari Laverty, Baz e compagnia bella...

D: A proposito di wild card: Pirro è stato molto duro con il rientro di Biaggi a Misano in Superbike… (Fabrizio Crescenzi)

CP: Michele ha tutta la mia ammirazione e sono d’accordo con le sue valutazioni. Se la Ducati è arrivata dove è adesso è tutto merito di Michele ma anche di Dovizioso, perché Andrea ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della moto nel biennio 2013-2014

D: Carlo, l’anno prossimo ci saranno ben 8 Ducati in griglia. Un buon numero per Borgo Panigale… (Marco Pezzoni)

CP: Questo è colpa e merito di Honda. Yamaha ha deciso di fare 4 moto (le due ufficiali e le due di Poncharal), Honda ha sbagliato tanta roba. Ha fatto una moto che non andava bene, tanto è vero che i vari Hayden e compagnia non sono riusciti ad andare come avrebbero voluto. Il problema grosso è che Honda fa fatica a dare moto, nessuno le vuole e hanno dimostrato di non essere competitive. Si è aperta la voragine e c’è stata la caccia alla moto, cosicché tanti si sono fiondati sulle Ducati. Redding potrebbe essere la sorpresa dell’anno prossimo…

D: Carlo, il pilota che ti ha dato più soddisfazioni? (Marco Pezzoni)

CP: Ne ho avuti tanti e tanti mi hanno dato soddisfazioni. Se vado a vedere i risultati, sicuramente Biaggi perché ho vinto 3 mondiali con lui ('94, '95 e '96), a livello di soddisfazione sportiva. Se andiamo a vedere altre soddisfazioni, Capirossi me ne ha date tante: è una persona perbene, è rimasto un amico, ha un grande cuore, è un gran pilota. Inoltre gli spetta un Mondiale, quello del 2006, che senza la caduta di Barcellona con Gibernau avrebbe ampiamente meritato. Con Simoncelli si stava bene insieme... Valentino già all’inizio si vedeva che era al di fuori del coro nel senso positivo, poi ho fatto tanti anni con Reggiani, persona molto umana, uomo immagine Aprilia. Un po’ tutti mi hanno dato soddisfazioni diverse, ho avuto dei gran piloti.

Marco Pezzoni