È ancora Carlos Sainz a guidare il gruppone della F1 al termine delle FP3 del Gran Premio di Singapore. Lo spagnolo della Ferrari ha preceduto un ottimo George Russell, mentre Leclerc ha terminato in quinta posizione, trovando traffico nella sua prima simulazione di qualifica. Solo quarto il leader del Mondiale Max Verstappen, che ancora oggi ha lamentato tanti problemi sulla sua vettura, in particolare per quanto riguarda il cambio.

Carlos e Ferrari ci sono, Charles rema di più

È sembrato essere particolarmente a proprio agio anche a Singapore, Carlos Sainz. Lo spagnolo è riuscito anche oggi a trovare il limite senza patemi, ed è riuscito a far segnare il miglior tempo nell’ultima sessione di prove libere in 1:32.065. In F1, questa in particolare, fare pronostici non è mai troppo consigliabile, ma oggi questa Ferrari potrebbe veramente pensare al colpaccio.

Quinto ha chiuso Charles Leclerc, con una correzione incredibile nel finale, dopo aver fatto segnare il miglior T1 di tutta la sessione. Il monegasco, come accaduto a Monza, è sembrato essere molto meno a proprio agio con la SF-23 rispetto a Sainz. Sul passo gara, il tempo di 1:33 alto sembrerebbe essere positivo, ma mancano i riferimenti relativamente al lavoro svolto da parte degli avversari.

Bene Russell, Max a tre decimi

Una buona giornata quella di George Russell, che ha fatto segnare il secondo miglior tempo alle spalle di Sainz, staccato di poco più di un decimo dallo spagnolo. Difficile dire quanto sia possibile poi andare a ripetere la prestazione nel pomeriggio, ma il percorso pare essere meno in salita del solito per lui. Diversa la situazione di Hamilton, sesto a tre decimi dal team mate; qualche correzione di troppo per l’inglese, costantemente alla ricerca del limite sulla sua vettura.

Non è stata una mattinata facile per Max Verstappen e il suo team. L’olandese è tornato a lottare con la sua Red Bull, che fino ad oggi ha dominato questa F1 2023. Il quarto tempo, a tre decimi da Sainz, non lo lascia certo tranquillo in vista delle qualifiche, soprattutto considerando i tanti problemi al cambio lamentati. Se ieri era la scalata a creargli noie, oggi è stato l’upshift a creare grattacapi anche al suo ingegnere Gianpiero Lambiase.

Difficile capire quanta pretattica possa esserci, dal momento che le difficoltà sono sembrate reali. In top ten, da segnalare il nono tempo di Hulkenberg e il decimo di Tsunoda, mentre Alonso non è sembrato voler scoprire le proprie carte prima del tempo. Appuntamento ora alle 15, per una qualifica che si preannuncia ricca di colpi di scena.

Nicola Saglia