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Credits: Lancia Official Fb page
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Inutile negarlo: l’annuncio del ritorno del marchio Lancia nel mondo del WRC, anche se solo, per il momento, nella categoria cadetta, ha scaldato i cuori di tanti appassionati italiani. Perché le parole “Lancia” e “rally”, dette nella stessa frase, fanno quell’effetto lì di scaldare gli animi, nonostante tutto. Pur essendo ben consci che l’era di Fiorio, Biasion e Toivonen è ben lontana, l’eco del mito rimane. Ma cosa possiamo aspettarci, nella realtà, dal ritorno del marchio italiano nel Mondiale?

L’annuncio di Napolitano

Nel weekend appena terminato, sulle strade del Rally di Sanremo, si è conclusa la prima stagione del monomarca dedicato alla Lancia Ypsilon Rally4 HF, la vettura che ha segnato (ve lo avevamo raccontato qui) il ritorno del marchio italiano nel mondo del traverso a livello nazionale. Proprio in questa occasione Luca Napolitano, CEO di Lancia, ha effettuato l’annuncio ufficiale che, in realtà, già da qualche tempo era nell’aria, atteso un po’ da tutti. 

Il Rally Sanremo è stato la cornice ideale per chiudere una stagione memorabile e aprirne una nuova. Dopo il successo del Trofeo Lancia e della Ypsilon Rally4 HF, infatti, siamo pronti a compiere un passo importante. Con orgoglio possiamo annunciare che Lancia tornerà nel WRC, là dove ha scritto alcune delle pagine più leggendarie della sua storia sportiva. È un ritorno naturale per il marchio più vincente di sempre nei rally, che guarda al futuro con la stessa passione e determinazione che lo hanno reso un’icona mondiale. Ci vediamo a gennaio, a Monte Carlo, per la prima gara del Mondiale 2026.

Il testimone ricevuto da Citroen

Nelle settimane scorse erano circolate le immagini dei primi test della nuova Ypsilon Rally2 Integrale, quella destinata appunto a fare il proprio debutto a Monte Carlo a gennaio nel Mondiale, categoria WRC2. Sugli asfalti alpini era toccato al francese Yoann Bonato “sgrossare” la vettura, effettuando i primi chilometri in una sorta di corposo shakedown. Per quello che si è potuto vedere finora, che è effettivamente pochino, la Ypsilon sembra essere veramente una evoluzione della Citroen C3 Rally2, e non è certo questo un caso. 

Credits: Lancia Official website
La Ypsilon Integrale impegnata nei test: evidenti le somiglianze con progenitrice Citroen C3 

In casa Stellantis, infatti, nel 2026 sarà messa in atto una vera e propria staffetta, che vedrà la Casa di Chivasso (chiamiamola ancora così, con quel pizzico di nostalgia canaglia) prendere il posto del Double Chevron nelle competizioni su strada. Citroen, infatti, dirotterà i propri interessi e le proprie attenzioni su un programma altrettanto importante e ambizioso nel mondo del motorsport, dove ha in pratica rilevato il team Maserati in Formula E, peraltro andando a sfidare direttamente la “sorella” DS. Alla luce di ciò, dunque, non stupisce la somiglianza, quantomeno estetica, tra la nuova arrivata e quella che di fatto è la sua progenitrice. Un po’ come avvenne con la Rally4 e la Peugeot 208. Dal punto di vista puramente tecnico ad oggi si conosce poco; l’unica cosa certa, oltre alla potenza di 290 cv, è che la vettura sarà gommata Hankook, fornitore ufficiale del WRC. Per il resto, ci sarà da attendere ancora un po’, con l’omologazione ufficiale che avverrà il 1° gennaio 2026

Un programma a lungo termine in attesa di saperne di più sul 2027

I dettagli dell’operazione saranno svelati nel corso di un evento ufficiale in programma a Satory, base operativa del team, a metà novembre. Quello che pare certo è che alle attività su scala nazionale con team privati verrà a questo punto affiancato il team ufficiale, che si occuperà di seguire le vetture e i piloti nel corso della prossima stagione nel Mondiale. 

Ovviamente c’è anche tanta attesa per quelli che saranno i piloti impegnati nella prossima stagione. Le iscrizioni per il Rally di Monte Carlo hanno come termine ultimo il 19 dicembre, quindi molto presto ne sapremo di più. Per ora, non resta che fare alcune ipotesi, con il già citato Bonato tra i favoriti per il sedile, non fosse altro che per il ruolo avuto nello sviluppo della macchina. Insieme a lui, un altro francese è nella rosa dei candidati senza dubbio; stiamo parlando di Yohann Rossel, protagonista in questo 2025 della lotta con il vincitore Solberg e Gryazin. Il transalpino sarebbe il collante perfetto tra l’esperienza accumulata negli anni alla guida della C3 e la nuova avventura targata Lancia. Nella pattuglia tricolore, il candidato che più di tutti pare avere le carte in regola è senza dubbio Andrea Crugnola. Oltre ad avere preso parte ai test, il lombardo rappresenta attualmente la punta di diamante del panorama italiano, con i suoi quattro titoli nazionali conquistati, peraltro tutti con la Citroen C3. Staremo a vedere; certo che la possibilità di rivedere a tempo pieno un italiano nel WRC al volante di Lancia solletica non poco la fantasia degli appassionati. 

Guardando più avanti, ci sono possibilità di vedere le vetture portate in pista dalla squadra corse con sede a Satory competere per il titolo assoluto a partire dal 2027? Al momento, la risposta a questo quesito resta complicata, quasi impossibile da dare. È quasi scontato che un impegno Mondiale di questo genere sia finalizzato a questo sbocco; ciò che è difficile da ipotizzare sono le tempistiche, e per diversi motivi. In primo luogo, i nuovi regolamenti WRC pare che, fino ad ora, non abbiano incoraggiato troppi nuovi protagonisti a mettersi in gioco, per cui il futuro resta un’incognita da questo punto di vista. La riduzione del divario tra Rally 1 e Rally2 in termini di costi è sicuramente un dato positivo, ma se questo dovesse tradursi in un accorciamento delle distanze anche dal punto di vista delle prestazioni, il salto nella categoria regina potrebbe non risultare così allettante. Oltre a ciò, sarà fondamentale capire quale sarà il livello della Ypsilon Rally2 Integrale nei confronti delle rivali dirette, segnatamente la decana Skoda Fabia e la velocissima Toyota Yaris, prima di fare valutazioni ulteriori. 

Difficile, quindi, ad oggi fare previsioni in merito a quello che sarà l’impegno di Lancia oltre il 2026. Per ora non resta che attendere il Rally di Monte Carlo 2026 per rivedere il marchio italiano impegnato nelle mitiche speciali d’Oltralpe e per tutto il campionato; magari godendosi quel pizzico di magia che, nonostante tutto, il simbolo dell’Elefantino continua a portarsi dietro. 

Nicola Saglia