Credits: Ferrari Media Center
Credits: Ferrari Media Center

A Miami non vedremo solo il ritorno dell'azzurro sulla Ferrari SF-24, ma anche il debutto di un nuovo importante sponsor per il Cavallino. Dopo i tanti rumors delle scorse settimane, Ferrari e HP (Hewlett-Packard) hanno finalmente annunciato una title partnership pluriennale che consentirà allo storico marchio americano dell'informatica di venir messo sulle tute dei piloti, sulla monoposto e nel nome del team di Formula 1, che d'ora in poi si chiamerà “Scuderia Ferrari HP”.

I dettagli

Nel comunicato della Ferrari viene specificato che l'accordo vedrà le due aziende impegnate insieme per promuovere l’innovazione sostenibile ad accelerare l’uso di tecnologie mirate”, in un impegno che andrà a toccare non solo la Scuderia di F1, ma anche la Driver Academy e l'Esports Team del Cavallino Rampante, includendo la F1 Academy con la loro rappresentante Maya Weug.

Oltre a ciò, HP andrà ad integrare le attività della Ferrari fornendo i loro strumenti quali computer, strumenti adaptive, tecnologia per le conferenze e le funzionalità di stampa, permettendo così a tutti i dipartimenti di Maranello coinvolti di accrescere la precisione del training e di ottimizzare il processo decisionale strategico, dentro e fuori la pista”.

Ferrari HP Partnership Formula 1 2024
Il marchio HP sarà ben visibile sulle tute dei piloti, sulla monoposto Ferrari SF-24 di quest'anno e non solo.
Credits: Ferrari Media Center

Il marchio HP farà il suo debutto al GP Miami, con l’Amministratore Delegato Enrique Lores che presenzierà insieme a Benedetto Vigna (CEO Ferrari), Fred Vasseur e i piloti Ferrari alla presentazione della livrea speciale per celebrare i 70 anni del Cavallino negli Stati Uniti d'America. Una partnership importantissima anche soprattutto a livello economico: secondo il noto giornalista Will Buxton, il valore dell'accordo si aggirerebbe attorno ai due terzi del Budget Cap annuale. 

Le dichiarazioni

Sul comunicato della Ferrari riportiamo le dichiarazioni integrali dei diretti interessati, partendo da Benedetto Vigna:

Il nostro fondatore ci ha lasciato in eredità una volontà di progresso continuo e proprio da questa nasce la nostra spinta innovatrice, su strada e su pista, nonché il nostro impegno per la sostenibilità, dalla carbon neutrality all'educazione delle giovani generazioni.

In HP abbiamo ritrovato gli stessi valori, che ne fanno un partner ideale. Non vediamo l’ora di iniziare la nostra collaborazione per affrontare insieme nuove opportunità e nuove sfide.

A seguire, ecco le parole di Enrique Lores:

Con la tecnologia, le performance e l’eccezionale maestria che alimentano il futuro, la partnership tra HP e Ferrari è un connubio naturale. Entrambi i marchi sono fondati su ricche storie che hanno superato la prova del tempo.

Attraverso questa collaborazione unica, avremo inoltre l’opportunità di raggiungere nuove audience, di guidare la crescita del business e creare un impatto duraturo per i clienti e le comunità che condividiamo. Insieme faremo leva sul palcoscenico globale del racing per accelerare l’innovazione sostenibile

La storia di HP in Formula 1

Il marchio HP è ben noto nel paddock della F1: nel decennio precedente era partner tecnico della Renault negli anni prima (2010) e dopo (2019-2020) la parentesi Lotus nel team di Enstone. I fan più accaniti, invece, si ricorderanno certamente le Williams-BMW degli anni 2000, con la HP che sfoggiava in gran presenza sulle monoposto di Grove quando erano guidate e portate al successo da Ralf Schumacher e Juan Pablo Montoya.

Williams BMW Ralf Schumacher Nurburgring 2003
Il collegamento più famoso di HP in Formula 1 risale agli anni 2000 con la partnership con Williams-BMW.
Credits: Williams Racing / Twitter X

La multinazionale americana ha avuto anche delle piccole parentesi con la Sauber (2014), la Stewart/Jaguar (1998-2003) e la Jordan (1998-2001), due partnership che però non erano importanti quanto quelle già accennate prima e, soprattutto, a quello appena siglato con la Ferrari. Di certo per i Tifosi (e per gli appassionati più nostalgici) ci vorrà un po' di tempo per abituarsi a vedere insieme Ferrari e HP sulle piste della Formula 1.

Andrea Mattavelli