Volendo fare un paragone in salsa Wrestling, lo si potrebbe soprannominare "Mr.Perfect". E perfetto lo è stato realmente, Lewis Hamilton, in questa prima parte del weekend ungherese: davanti in tutte le sessioni di prove libere, l'inglese ha ottenuto la nona pole position stagionale, la quinta sul circuito dell'Hungaroring e la numero 47 in carriera. Numeri impressionanti, così come impressionante è stato il gap evidenziato rispetto agli avversari a fine qualifiche: mezzo secondo al compagno Rosberg, sette decimi a Vettel e Ricciardo, tutti gli altri oltre il secondo. Insomma, se domani in partenza tutto dovesse filare liscio e se il meteo non giocherà qualche bizzarro scherzetto, la gara di domani potrebbe realmente trasformarsi in una passerella trionfale per il campione del mondo in carica. Forte del suo nuovo tatuaggio (un enorme leone) messo in bella mostra alla vigilia sui vari Social, Hamilton è arrivato all'Hungaroring più carico che mai, deciso letteralmente a voler divorare da subito pista e rivale. Ed a farne le spese è stato in primo luogo il "povero" Nico Rosberg, il quale anche durante la sessione di qualifica ha sottolineato via radio il precario bilanciamento della propria vettura, lamentando un fastidioso sottosterzo che ne ha condizionato le prestazioni. Forte comunque di un buon passo gara messo in mostra durante le libere di ieri, il tedesco dovrà puntare tutto sul via, nel tentativo di soffiare la leadership a Hamilton, anche se il fatto di dover partire dal lato sporco della pista di certo non lo agevolerà.

Buona terza piazza per Sebastian Vettel, con una Ferrari che è apparentemente tornata ad essere la seconda forza del Mondiale, complice una Williams letteralmente "sparita" sui tortuosi tornanti del circuito che sorge alle porte di Budapest. Il tedesco nel proprio giro veloce ha fatto segnare un ottimo T2, riuscendo però solo ad avvicinarsi a Rosberg, badando a doversi guardare le spalle da un Ricciardo al volante di una Red Bull tornata in splendida forma. Già nella giornata di ieri le monoposto di Milton Keynes avevano evidenziato un ottimo feeling su un tracciato che, di certo, non è noto per esaltare le qualità del propulsore, vero tallone d'Achille della monoposto anglo-austriaca in questa prima parte di stagione. E' tornato su buoni livelli Kimi Raikkonen, quinto a 1" da Hamilton ma capace di mettersi alle spalle qualche problema di troppo evidenziatosi nella terza sessione di libere. Il finlandese dividerà la terza fila con il connazionale (nonché primo rivale nella corsa al sedile in Rosso per il 2016) Valtteri Bottas, bravo a spremere una Williams sicuramente lontana dai livelli messi in mostra a Silverstone. A chiudere la top ten Daniil Kvyat, leggermente in ombra rispetto alle libere, quindi Massa, Verstappen e Grosjean.

Sfortunato Fernando Alonso, solo 15° dopo essere stato costretto ad abbandonare la sua McLaren nel Q2 a pochi metri dall'ingresso della pit-lane: lo spagnolo è sceso della vettura e ha generosamente spinto (nonostante il sole cocente) la monoposto fino alla corsia box, anche se il suo tentativo non è servito per consentirgli di rientrare in tempo in pista. La McLaren esce così delusa da una qualifica nella quale si aspettava di raccogliere decisamente qualcosa in più, visto anche il deludente 16° tempo di Button. A chiudere lo schieramento, ancora una volta, le due Sauber (sempre più in crisi) e le due Manor. La gara di domani, come da tradizione a Budapest, potrebbe riservare poche opportunità di sorpasso, dunque il via potrebbe assumere una rilevanza fondamentale ai fini del risultato finale. Da non sottovalutare nemmeno le incognite legate alle strategie (due soste più probabili di una) ed al meteo, con una seppur ridotta possibilità di pioggia. Il tutto, con un pensiero che andrà altrove, da quel luogo ove Jules guarderà il Circus fermarsi per un minuto di raccoglimento poco prima del via.

Marco Privitera

Gp Ungheria - Schieramento di partenza:

Lo schieramento di partenza

1. fila

Lewis Hamilton (Mercedes W06) - 1’22”020
Nico Rosberg (Mercedes W06) - 1’22”595
2. fila
Sebastian Vettel (Ferrari SF15-T) - 1’22”739
Daniel Ricciardo (Red Bull RB11-Renault) - 1’22”774
3. fila
Kimi Raikkonen (Ferrari SF15-T) - 1’23”020
Valtteri Bottas (Williams FW37-Mercedes) - 1’23”222
4. fila
Daniil Kvyat (Red Bull RB11-Renault) - 1’23”332
Felipe Massa (Williams FW37-Mercedes) - 1’23”537
5. fila
Max Verstappen (Toro Rosso STR10-Renault) - 1’23”679
Romain Grosjean (Lotus E23-Mercedes) - 1’24”181
6. fila
Nico Hulkenberg (Force India VJM08-Mercedes) - 1’23”826
Carlos Sainz (Toro Rosso STR10-Renault) - 1’23”869
7. fila
Sergio Perez (Force India VJM08-Mercedes) - 1’24”461
Pastor Maldonado (Lotus E23-Mercedes) - 1’24”609
8. fila
Fernando Alonso (McLaren MP4/30-Honda) - s.t.
Jenson Button (McLaren MP4/30-Honda) - 1’24”739
9. fila
Marcus Ericsson (Sauber C34-Ferrari) - 1’24"843
Felipe Nasr (Sauber C34-Ferrari) - 1’24"997
10. fila
Roberto Merhi (Manor 04-Ferrari) - 1’27”416
Will Stevens (Manor 04-Ferrari) - 1’27”949

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