Sainz sr. candidato alla Presidenza FIA: “E’ il momento giusto”
Lo spagnolo irrompe sulla scena, anche se manca ancora l'annuncio ufficiale. E in tanti premono per un cambiamento

Il prossimo 12 dicembre a Tashkent, Uzbekistan, si terranno le elezioni del nuovo Presidente della Federazione Internazionale, e in queste ore un ostacolo importante pare essersi materializzato sulla strada della rielezione per Mohammed Ben Sulayem. Il suo nome risponde a quello di Carlos Sainz Sr., che in un’intervista rilasciata ad Autosport ha confermato la sua intenzione a valutare una possibile candidatura per il ruolo apicale del motorsport mondiale.
Carlos: “Sto valutando gli appoggi che potrei avere”
Da diverso tempo nell’ambiente della F1 e non solo si sta cercando un candidato che possa sfidare il successore di Jean Todt, e diversi nomi hanno fatto capolino negli ultimi mesi. Difficilmente, però, l’autorità e la grande aura che circondano l’ultimo nominativo uscito potranno essere pareggiate. Carlos Sainz gode, nei paddock di tutto il mondo, di un rispetto e di una fama che in pochi altri personaggi possono pensare di mettere insieme (forse l’unico in grado di stare al suo passo è Jackie Stewart, che però ha raggiunto ormai da tempo, purtroppo, limiti di età importanti). Proprio per questo motivo, le sue parole di questi giorni sono certamente destinate ad avere ripercussioni importanti.
Guido da oltre 40 anni e questo sport mi ha dato tutto. Questa possibilità è nella mia mente da un po’ di tempo, ma ora penso che potrebbe essere il momento giusto per fare questo passo. Sono fiducioso di poter fare un buon lavoro e di poter mettere insieme un’ottima squadra per restituire a questo sport una parte di quello che mi ha dato. Sono certo di poter portare idee nuove e interessanti, per rafforzare e sviluppare il motorsport e il mondo dell’automobile. Al momento, sto valutando su quali appoggi potrei fare affidamento per la mia corsa alla Presidenza.
Sono parole molto importanti quelle dello spagnolo. È evidente come la sua ricerca di appoggi “politici” sia a buon punto, altrimenti difficilmente si sarebbe lasciato andare a simili dichiarazioni. Ora, da qui a dicembre tante cose possono ancora cambiare, ma al momento è lui l’unico che sembri interessato a sfidare il presidente uscente, in rampa di lancio per la riconferma. E questo potrebbe giocare a favore di Sainz Sr.
In tanti premono per un cambiamento

Mohammed Ben Sulayem è succeduto a Jean Todt sulla poltrona più importante del mondo del motorsport nel dicembre 2021, in pieno caso-Masi. Da allora, in questi quattro anni, è finito più volte nell’occhio del ciclone per decisioni prese, iniziative che hanno fatto discutere e, in generale, una tendenza a imporre le proprie scelte senza tenere in nessun modo conto delle opinioni di piloti e addetti ai lavori. L’esempio più evidente è senza dubbio il bavaglio imposto durante le conferenze stampa, con la ridicola lotta alle parolacce che ha suscitato le proteste di tanti protagonisti, Ogier e Verstappen su tutti. Un mese fa, poi, David Richards fece sentire in maniera importante la propria voce, attraverso una lettera di fuoco in cui, in pratica, denunciava la mancanza di trasparenza e la troppa autorità insite nell’operato del Presidente.
Lungi da noi dare giudizi, ma una cosa balza all’occhio: Ben Sulayem, in questi quattro anni, non si è certo fatto troppi amici nel mondo del motorsport, a nessun livello. Senza voler per forza scomodare la lotta di potere con Liberty Media, fatta di finti sorrisi con Domenicali a favore di telecamera e staffilate nelle dichiarazioni alla stampa, è evidente che il suo mandato abbia creato tanti, troppi malumori. Era da tempo chiaro che in tanti stessero cercando un candidato in grado di scalzarlo, e l’irruzione di Carlos Sainz sulla scena potrebbe essere, per l’emiratino, un problema non indifferente.
Manca ancora l’annuncio formale, dunque, ma pare che la corsa alla Presidenza della FIA possa essere un affare a due tra lo spagnolo e il Presidente uscente. Attendiamo sviluppi, dunque: le prossime settimane saranno decisive.
Nicola Saglia