Abbiamo atteso per anni il 2023 come stagione di rinascita delle ruote coperte, un’annata speciale che ha segnato la storia del FIA World Endurance Championship e della leggendaria 24h Le Mans. Negli ultimi mesi sono accaduti molti episodi che andremo successivamente a valutare, un cammino determinato a continuare nel 2024.

Toyota, Glickenhaus, Ferrari, Peugeot, Porsche, Cadillac e Vanwall hanno reso speciale un’edizione unica del FIA WEC che dopo aver celebrato il 10mo anniversario d’attività ha saputo rinascere con un campionato speciale che non ha precedenti nella storia recente.

Foto. WEC

Toyota vs Ferrari, una storia unica

A parte i risultati, la conferma di Toyota e l’impresa di Ferrari nella maratona francese, sono tanti gli aspetti da tenere in considerazione. I successi sono sotto gli occhi di tutti e non vi è polemica che possa non legittimare la riuscita di una serie di regolamenti che ha portato più di 10 unità presenti nella classe regina del Mondiale Endurance e soprattutto della 24h Le Mans.

Le ipotetiche critiche si spengono in un attimo quando si guardano i numeri che il FIA WEC ha generato in pochi mesi, un incremento esponenziale che non ha eguali nel motorsport. Ovviamente sono molti coloro che non sono d’accordo con questa lampante situazione, è doveroso infatti evidenziare che i presenti nella griglia di partenza hanno accettato le attuali condizioni volute da FIA ed ACO (Automobile Club de l'Ouest). Può piacere o meno, ma è evidente che senza tali normative non avremmo avuto un successo del genere, senza precedenti nella storia. Di conseguenza anche il Balance of Performance (BoP) fa parte del gioco, una variabile con cui bisogna convivere.

Ferrari e Toyota hanno lottato anche con questa incognita, i giapponesi hanno vinto sfruttando al massimo l’esperienza maturata in questi anni. I due prototipi si sono mostrati superiori alla concorrenza, gli asiatici hanno avuto la meglio nel campionato, dopo aver ceduto agli italiani la corsa più importante dell’anno agonistico.

Foto. Pier Colombo

11 giugno 2023 - un giorno che ricorderemo

I chilometri accumulati negli anni hanno permesso ai nipponici di gestire gli attacchi delle 499P che si sono presentate subito oltremodo competitive. La pole-position di Sebring all’esordio è una pietra miliare da evidenziare, un risultato che ha preceduto la lunghissima e meticolosa preparazione per la 24h du Mans. La 6h di Portimao e la successiva manifestazione a Spa-Francorchamps sono stati dei test in pista oltremodo significativi, prove che sono state positivamente verificate sul ‘Circuit della Sarthe’.

Alessandro Pier Guidi/James Calado/Antonio Giovinazzi #51 hanno svolto qualcosa di eroico a Le Mans, indubbiamente il momento più importante del FIA WEC e non solo. Nicklas Nielsen/Miguel Molina/Antonio Fuoco #50 hanno altrettanto lavorato al meglio in un 2023 in cui obiettivamente era molto difficile lottare per il titolo globale contro Ryo Hirakawa/Sébastien Buemi/Brendon Hartley #8 e Kamui Kobayashi/José Maria Lopez/Mike Conway #7. Questi ultimi sono stati i più costanti, ma il ritiro di Le Mans è stato determinante nel ribaltare la graduatoria finale.

Foto. FIA WEC

Cadillac e Porsche ed alcuni risultati da ricordare

Le Hypercar volute da ACO hanno prevalso sulle LMDh che parallelamente abbiamo visto in scena anche nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Cadillac e Porsche hanno dovuto arrendersi per la lotta al successo, le due case hanno in ogni caso raccolto almeno un podio assoluto. Le Mans ha sorriso agli americani dopo una prestazione perfetta, mentre i tedeschi hanno messo veramente pressione a Toyota al Fuji. Kevin Estre/Laurens Vanthoor/André Lotterer hanno portato avanti una bagarre apparentemente impossibile da compiere, le prime quattro ore della sfida asiatica hanno rappresentato un secondo episodio da ricordare.

Cadillac, parallelamente, ha vinto in America l’IMSA e la 12h di Sebring, mentre Porsche ha saputo lottare per la Top3 overall anche con una propria unità privata e non solo con le due riconoscibili vetture targate Porsche Penske Motorsport. Non potremo mai saperlo, ma senza la sanzione ottenuta a due ore dalla fine della 8h del Bahrain forse Hertz  JOTA Porsche #38 avrebbe potuto ottenere un significativo podio con Yifei Ye/Antonio Felix Da Costa/Will Stevens.

Foto. WEC

Peugeot si guarda avanti

Peugeot è pronta per un radicale cambiamento dopo aver disputato il primo anno a tempo pieno con le affascinanti 9X8. Paul Di Resta/Mikkel Jensen/Jean-Éric Vergne #93 e Loïc Duval/Gustavo Menezes/Stoffel Vandoorne   #94 hanno difeso i colori francesi in ogni modo, il terzo posto di Monza è un risultato che premia il duro lavoro svolto dalla ‘casa del Leone’ negli ultimi mesi. Il dato più importante non è però il risultato lombardo, ma i 34 giri complessivi disputati al comando della 24h Le Mans.

L’unica sfida che importa veramente al costruttore locale ha visto i due prototipi battagliare tra i grandi. Le condizioni hanno sicuramente regalato una chance anche a Peugeot che in ogni caso si è difesa e per qualche passaggio ha fatto sperare i tanti fans presenti in pista.

L’incidente di Gustavo Menezes nella ‘chicane Daytona’ nel cuore della notte ha messo definitivamente fine al sogno Peugeot che l’anno prossimo tornerà con ancora più grinta nel FIA WEC, consapevole di non poter più sbagliare. L’imperativo non è solamente dato dai risultati sportivi raccolti attualmente, ma anche dall’arrivo di Alpine.Stellantis non può permettersi, viste anche le ingenti somme di denaro investite nel programma 9X8, di alzare bandiera bianca contro un rivale importante francese, presente in scena con una LMDh basata su un telaio Oreca.

Ciao Glickenhaus

Il FIA WEC saluta, invece, Jim Glickenhaus e la propria formazione. Il podio di Le Mans 2022 e le pole-position ottenute nella passata stagione resteranno negli annali del Mondiale, l’imprenditore americano ha in ogni caso vinto la propria battaglia correndo nella top class della gara più importante al mondo.

La bella favola volge al termine, un piccolo costruttore che ha fronteggiato in pista Toyota, Peugeot e successivamente anche Ferrari, Cadillac e Porsche. Abbiamo visto la nascita e la morte di un progetto indubbiamente ambizioso, una storia che non dimenticheremo.

Foto. FIA WEC

Arrivederci LMP2

La prossima edizione della 24h Le Mans vedrà ancora in pista le LMP2, categoria di auto che resterà viva in IMSA WTSC, European Le Mans Series e Asian Le Mans Series. Nel FIA WEC, invece, le Oreca 07 Gibson tornano in scena a Le Mans, pronte per una nuova danza tra i grandi.

WRT ha colto il titolo piloti e team dopo un 2023 stellare, Rui Andrade/Robert Kubica/Louis Delétraz sono stati i più costanti e meritatamente hanno riportato Vincent Vosse ed i propri uomini sul tetto del Mondiale dopo il bellissimo successo ottenuto nel 2021.

La squadra belga che corre anche in GT e che dal 2024 sarà al via con BMW nella classe regina ha ceduto a Inter Europol Competition la 24h Le Mans, team che ha realizzato qualcosa di speciale. Jakub Smiechowski/Fabio Scherer/Albert Costa hanno segnato la storia del team polacco, formazione che mai aveva vinto nel Mondiale. 

La struttura in questione sarà purtroppo l’unica che non rivedremo nel FIA WEC 2024. WRT passa infatti con BMW, Alpine ELF Team sale al vertice del campionato con l’inedita LMDh, Vector Sport guarda alle Hypercar con Isotta Fraschini, mentre United Autosports passerà in GT con McLaren.  Anche PREMA tornerà con Iron Lynx e Lamborghini nella classe regina, la squadra italiana ha lottato in ogni round in LMP2 sfiorando infinite volte il successo. Il titolo in European Le Mans Series è il miglior risultato in due anni d’azione oltre ovviamente al secondo posto ottenuto nella 24h Le Mans 2022.

Foto. FIA WEC

Addio GTE

Corvette, Ferrari, Porsche ed Aston Martin hanno onorato l’ultimo anno d’attività della storia delle GTE. Dodge e Ford hanno contribuito insieme a BMW ad una categoria leggendaria che in Europa ed in North America (GTLM) ha scritto delle pagine indelebili del motorsport.

Il 2023 è stato segnato da Nico Varrone/Nicky Castburg/Ben Keating, la riconoscibile Chevy #33 ha dominato la scena tra Le Mans ed il Mondiale. Non possiamo in ogni caso non menzionare il secondo posto assoluto nella serie da parte di Iron Dames Porsche #85, finalmente a segno con Michelle Gatting/Rahel Frey/Sarah Bovy dopo la 8h del Bahrain. Le ragazze hanno segnato il primo successo di una line-up completamente femminile nel FIA WEC dopo i risultati ottenuti nell’European Le Mans Series (4h Portimao 2022) e nel Fanatec GT World Challenge Europe Endurance Cup (24h Spa 2022 - Gold Cup).

Foto. FIA WEC

I tridente dell’équipe italiana ha eguagliato Lilou Wadoux (Richard Mille AF Corse Ferrari #83), vincitrice della 6h Spa a maggio dopo una prestazione eccellente. L’atleta francese, volto ufficiale di Ferrari, ha disputato un 2023 da incorniciare in GT dopo aver avuto alcune esperienze in LMP2. Al femminile è doveroso in ogni caso menzionare anche Doriane Pin, attrice con PREMA in LMP2 di un anno stellare e meritatamente premiata come ‘rivelazione del campionato’. La giovane transalpina ha mostrato di essere particolarmente versatile, guardate il primo stint della Motul Petit Le Mans svolto dalla 19enne per capire meglio di cosa stiamo parlando.

Le GT3 prendono il posto delle GTE, auto amate da tutti i piloti che negli anni hanno regalato spettacolo. Stiamo parlando di vetture speciali, le giuste eredi delle indimenticate GT1.  Il tempo passa e le GT3 sono le attuali protagoniste, ma è impossibile scordare un passato unico.

Il 2024 è già presente…

Il 2024 è sempre più vicino e nei prossimi mesi avremo la conferma dei partecipanti al FIA WEC che necessariamente non saranno più di 37 per motivi di spazio in alcuni tracciati. Attendiamo con impazienza di capire quante Hypercar e GT3 ci saranno, in attesa potete consultare la nostra analisi svolta un mese fa con alcuni interessanti prospettive che lentamente si stanno avverando…

Foto. FIA WEC

Luca Pellegrini