Alla luce di eventi che hanno fatto discutere in questo inizio di stagione MotoGP, la Grand Prix Commission ha deciso di implementare degli importanti cambiamenti regolamentari. Su tutti, la decisione di far girare un pilota out per infortunio prima del weekend di gara per testare la propria condizione fisica.

Aprilia ascoltata: ora i piloti potranno provare prima del rientro

Come anticipato, la decisione più importante è stata presa riguardo il rientro da un infortunio da parte di un pilota MotoGP (questa regola non si applica per Moto2 e Moto3, ndr). Con effetto immediato un pilota che ha saltato almeno tre Gran Premi consecutivi o 45 giorni senza partecipare ad una sessione ufficiale, potrà prendere parte ad un test della durata di uno o più giorni con la propria MotoGP. La prova verrà effettuata su un tracciato sul quale si è già corso nell'arco della stagione oppure su un tracciato dove non si correrà prima di otto settimane. Sono previsti un massimo di tre set di gomme. Una piccola rivoluzione per la MotoGP, che ha ascoltato l'appello lanciato da Aprilia Racing. Prima di far rientrare Jorge Martín in Qatar, il costruttore veneto aveva chiesto di poterlo far girare sulla RS-GP per controllare la sua condizione fisica. Appello non concesso da parte della Grand Prix Commission. Per intenderci, Miguel Oliveira avrebbe potuto provare la sua Yamaha M1 targata Prima Pramac in vista del rientro a Le Mans. Essendosi infortunato in Argentina, il portoghese ha saltato tre GP (Americhe, Qatar e Spagna, ndr).

Cambia la procedura di partenza

Un altro evento che ha fatto particolarmente discutere è stata la partenza del Gran Premio delle Americhe. Per ovviare eventuali problemi futuri si è deciso di rendere più semplice il regolamento. Se un pilota lascia la griglia per qualsiasi motivo (problema tecnico o cambio gomme, ndr) dovrà completare il giro di ricognizione partendo dalla pit lane, schierarsi sulla propria casella della griglia e completare due Long Lap Penalty. Questa decisione deriva dal fatto che non è possibile determinare con certezza se un pilota lasci la griglia per un problema tecnico o per semplicemente cambiare le gomme (come successo al COTA, ndr), quindi la penalità è uguale in entrambi i casi.

C'è anche un aggiornamento riguardo al nuovo cambio regolamentare, in vigore dal 2027. Tutte le Case hanno deciso che le nuove moto non potranno essere provate prima del 17 novembre 2025. Questo vuol dire che nella giornata di test dopo l'ultimo GP dell'anno a Valencia, si potranno vedere i nuovi prototipi 850cc. Piccolo aggiornamento anche per Moto2 e Moto3: il numero massimo di wildcard per pilota è di tre, così come per quanto riguarda i team.

Valentino Aggio

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