Altra domenica amara per la Ferrari, che va via dall'Arabia Saudita con un magro bottino di 14 punti, frutto di un sesto posto di Carlos Sainz ed un settimo di Charles Leclerc. Un risultato condizionato anche da una safety car sfortunata per la "Rossa", uscita quando entrambe le monoposto avevano appena effettuato la sosta ai box, al contrario dei diretti avversari. Ma la sensazione è che il valore mostrato dal Cavallino oggi sia proprio questo, anche senza lo sventurato episodio.

FERRARI QUARTA FORZA

Se c'è una certezza dopo la seconda gara stagionale è che la Ferrari è attualmente la quarta forza in campo. La prestazione deludente del Bahrain non è un caso isolato ed oggi si è avuta la conferma su quelle che sono le reali capacità della SF-23. Un'auto che ha nel passo gara il principale punto di debolezza, come dimostrato dal ritmo di entrambi i piloti nella seconda parte di gara su gomma dura.

Dopo aver messo in atto una buona strategia che ha permesso ad entrambi i piloti di scavalcare Stroll, i ferraristi si sono ritrovati infatti in quinta e settima posizione per via della safety car innescata dal ritiro del canadese. Da qui però la vettura ha dimostrato di non riuscire a tenere testa alla Mercedes, con Hamilton che ha sfruttato al meglio la mescola media per scavalcare lo spagnolo.

QUALI SONO LE NOTE POSITIVE?

Difficile trovare note positive in questa situazione. Una di queste può essere però il ritmo mostrato da Leclerc nella prima parte di gara, affrontata però con gomma morbida a differenza della media montata dagli avversari. Il monegasco è riuscito a rimontare grazie a questa scelta, mostrando anche meno degrado del previsto, mettendosi alla pari dei rivali con gomma media. Situazione diversa però una volta montata la hard, con Leclerc che si è plafonato alle spalle del proprio compagno di squadra, non riuscendo ad imporre un ritmo migliore.

E forse da qui emerge un altro aspetto positivo, ovvero la confidenza acquisita con la monoposto da parte di Sainz, che per la prima volta quest'anno ha dimostrato di essere allo stesso livello del compagno nonostante un week-end non poco complicato per lui.

Per il resto è difficile trovare altre luci in mezzo a tante ombre. L'arrivo di Frédéric Vasseur, insieme alla buona base di partenza della F1-75, aveva riposto molta fiducia nella nuova SF-23. L'obiettivo era chiaramente quello di alzare ulteriormente l'asticella e lottare per il mondiale con Red Bull. Ma la realtà è un'altra e sarà durissima anche mantenere il secondo posto, con una Mercedes che sembra ora la squadra più attrezzata per raggiungere questo obiettivo, Aston Martin permettendo.

Carlo Luciani

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