F1 | GP Las Vegas, McLaren: Norris ancora glaciale, Piastri resta attardato
Norris in stato di grazia, Piastri costretto a rincorrere dopo una qualifica complicata.

È Lando Norris a conquistare la pole position nella notte di Las Vegas, mentre Oscar Piastri chiude la sessione solo in quinta posizione. Il britannico conferma una costanza impressionante e, ancora una volta impeccabile sul giro secco, riuscendo ad interpretare al meglio un circuito insidioso, bagnato e poco prevedibile, e firmando una qualifica solida che lo rilancia in ottica gara. Piastri, invece, resta indietro, lontano dal ritmo del compagno di squadra e costretto a inseguire.
Lando in controllo: gestione, ritmo e freddezza
Norris ha costruito la sua prestazione come un veterano: niente sbavature, gestione perfetta degli pneumatici e un adattamento quasi istantaneo alle variazioni di grip comportate dal meteo che hanno caratterizzato tutta la sessione. Il britannico si è dimostrato freddo e clinico nei momenti decisivi, fermando il cronometro a 1:47.934, precedendo di tre decimi un ottimo Max Verstappen e la sorpresa Carlos Sainz; ma soprattutto rifilando un secondo al compagno di squadra.
È stato stressante perché al di là del mio tempo alla fine non sapevo se dietro di me ci fosse qualcuno in grado di battermi. Ho fatto un gran giro ma la pista era molto scivolosa, ogni volta che prendevi un cordolo partivi in sbandata nella direzione opposta. Era questione di restare in pista. Nel Q1 si rischiava di andare a muro ad ogni curva. Ero abbastanza pessimista prima dell'inizio, qui non avevamo mai girato con la pioggia. Domani ci sarà da improvvisare perché di fatto non abbiamo portato a termine simulazioni di gara. Sappiamo però di avere il passo che serve per vincere, quindi diamo fiduciosi. Sarà piuttosto interessante con Max e anche con Sainz, è bello rivederlo nelle prime posizioni.

Le difficoltà di Piastri
Dall’altra parte del box, la situazione è più complicata. Piastri non è mai riuscito a trovare il bilanciamento ideale, fattore fondamentale in un tracciato allagato come quello di Las Vegas dove la fiducia fa la differenza. L’australiano ha pagato sia sul giro secco sia nel ritmo generale della sessione, confermando una difficoltà già emersa in altri appuntamenti caratterizzati da grip basso e piste con evoluzione repentina. Piastri ha quindi chiuso le qualifiche in quinta posizione con un tempo di 1:48.961, trovandosi davanti anche la Mercedes di George Russell.
C’è però da segnalare un ultimo tentativo che è stato caratterizzato da una bandiera gialla che Piastri ha trovato in curva 14, dove molti piloti hanno sbagliato, che lo ha costretto ad abortire il giro. Questo però non toglie una generale mancanza di feeling che ha generato un effetto domino: difficoltà nel chiudere il giro, gestione meno efficace e impossibilità di replicare i riferimenti di Norris.
Non ho fatto errori nel finale, ho trovato una bandiera gialla e a quel punto ho dovuto rinunciare. Peccato perché ero convinto di poter fare meglio.
Le due facce della McLaren
Las Vegas, però, racconta una storia chiara: Norris è in un periodo di forma esaltante, tanto mentale quanto tecnica. Per il pilota inglese questa è la terza pole position consecutiva, la quarta contando la Sprint Qualifying di San Paolo, e la settima stagionale, un bottino che domani lo metterà nella condizione ideale per andare a caccia della terza vittoria di fila.
Piastri dovrà invece scavare un po’ più a fondo per ritrovare quel passo che lo aveva portato, pochi mesi fa, a mettere pressione al suo stesso compagno di squadra. L’australiano non vince dall’Olanda e non sale sul podio da Monza: un digiuno che inizia a pesare, soprattutto alla luce delle prestazioni scintillanti offerte da Norris. Ma le parole di Andrea Stella offrono un quadro più sfumato e ricordano come il potenziale di Piastri sia tutt’altro che smarrito:
È positivo per il nostro team perché abbiamo la pole con Lando. È un po’ un peccato per Oscar che ha trovato la bandiera gialla nell’ultimo tentativo, che sarebbe stato il più veloce e avrebbe potuto metterlo anche lui nelle prime posizioni della griglia. Senza quello sarebbe stata possibile la seconda fila; forse un terzo posto.

il Mondiale passa da Las Vegas
Domani, però, Las Vegas potrebbe pesare molto più di una semplice tappa: Lando Norris ha l’occasione di dare una spallata decisiva al Mondiale. Parte dalla posizione migliore, con una McLaren in stato di grazia e un feeling che sembra crescere gara dopo gara. Ma dietro di lui c’è comunque Max Verstappen, l’uomo che non concede mai nulla e che sarà pronto ad approfittare della minima esitazione. Per Norris servirà la stessa lucidità mostrata in qualifica: niente errori, gestione intelligente e la freddezza che ormai è diventata il suo marchio.
Piastri, invece, arriva al via con un peso diverso sulle spalle: ha poco da perdere e tutto da guadagnare. L’australiano può permettersi di rischiare, di aggredire la gara, di provare a infilarsi nella battaglia per tenere aperte le ambizioni della McLaren in entrambi i fronti. Per lui sarà una corsa di attacco, per Norris una gara di controllo: due approcci diversi, un’unica certezza. A Las Vegas, l’equilibrio del Mondiale potrebbe cambiare direzione. Adesso sta a loro decidere come scrivere il prossimo capitolo.
Simone Cigna