Credits: McLaren Media Centre
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Idiot”: così Lando Norris si è definito in radio con il suo ingegnere di pista dopo essere finito a muro in Q3 a Jeddah, avendo la consapevolezza di aver buttato al vento un’altra qualifica dopo quella, difficile, del Bahrain che lo aveva costretto a una gara di recupero. Come a Sakhir, anche a Jeddah Norris si è messo in una posizione difficile che lo costringe a dover lottare per portare a casa punti importanti per mantenere la vetta del Mondiale e per continuare a coltivare il sogno del titolo iridato.

Norris si spegne ancora nel momento chiave

Norris ha buttato la qualifica andando a muro nel complesso di curva 4-5 all’inizio del Q3 dopo un weekend fino a quel momento complessivamente positivo. L’inglese ha approcciato curva 4 prendendo una linea leggermente più larga di quella ideale. Linea che Norris ha poi pagato nell’immediato cambio di direzione, dove ha preso troppo cordolo perdendo così carico – dato che la vettura si è sollevata andando sul cordolo stesso – e andando a sbattere pesantemente nel muretto esterno sulla sinistra. 

Un impatto che ha costretto la direzione gara all’esposizione della bandiera rossa e che ha impedito a Norris di poter fare un giro veloce, riuscito solo a Piastri fino a quel momento: troppo pesanti i danni alla sua MCL39 che ne è uscita con – almeno – la sospensione anteriore sinistra rotta. È anche un episodio, questo odierno, che necessariamente condizionerà la gara dell’inglese. 

Sono deluso, ma sto bene. Purtroppo il team avrà tanto lavoro da fare, finora era stato un ottimo weekend quindi questo episodio fa male, mi scuso con il team, i meccanici e gli ingegneri. La macchina è stata veloce tutto il weekend, quindi dovremo capire come superare gli altri. Come ha fatto vedere Oscar, non siamo sopra gli altri, George è a un decimo e Max è in pole. Non mi aspetto di finire davanti, sicuramente ci sono delle vetture che dovremo avere dietro.

Essendo l'unico a non aver ottenuto un tempo nell'ultima fase della qualifica, Norris partirà 10° in gara, costretto all’ennesima rimonta da dietro che ne complica i piani in ottica di una possibile vittoria e che solleva ulteriori dubbi sulla tenuta mentale sotto pressione di un pilota che ha vanificato tutto quello che di buono stava costruendo nel corso del fine settimana arabo. 

Piastri battuto da Verstappen per 1 centesimo

Dall’altra parte del box, Oscar Piastri si è visto negare la pole position per un centesimo da Max Verstappen: l’australiano domani dovrà cercare di mettere i bastoni tra le ruote dell’olandese, autore di un colpo da 90 che ha negato a Piastri la terza pole stagionale.

Ero contento del giro, non c’era molto da guadagnare, sono contento del lavoro fatto. Abbiamo dovuto inseguire nella prima parte della qualifica, l’ultimo giro mi sembrava fosse il migliore che potessi fare. Max ha fatto un bel giro, ha fatto un ottimo lavoro su una pista ad alta velocità, su questo tipo di circuito sembra che possano fare molto bene. 

Credits: McLaren Media Centre
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In ottica gara, la seconda posizione concede a Piastri la possibilità di guadagnare punti su Norris e di tenere sotto controllo Verstappen con una vettura, la McLaren, che sul passo gara è sembrata essere molto più avanti rispetto alla concorrenza anche date le gomme portate da Pirelli, che qui ha scelto quelle più morbide del range. 

È tutto ancora in gioco, il passo è buono, le gomme sono più morbide del 2024, speriamo di trarne un vantaggio. Qui è difficile [fare un giro da qualifica, ndr], quando sei così al limite è facile uscirne ed è molto difficile rientrarci. Se sbagli una curva, ne sbagli 6 di fila. Sicuramente è una pista complessa, ma alla sera, con gomme soft e con alto grip è una delle piste migliori dove andiamo.

Mattia Fundarò