Phillip Island è rinomata per livellare le differenze tra le moto, e Kawasaki più contare su un asso come Jonathan Rea nel WorldSBK. Un errore di scelta delle gomme nella Superpole Race non gli ha permesso di giocare la vittoria con Bautista, Gara2 interrotta da bandiera rossa

PHILLIP ISLAND EFFECT

Il WorldSBK chiude la stagione a Phillip Island ritrovando una Kawasaki competitiva non solo con Jonathan Rea ma anche con Alex Lowes. Cinque dei nove posti sul podio delle tre gare sono stati occupati da una moto di casa Akashi, dando una chiara dimostrazione: il problema non sono i piloti. La Ninja in un circuito con medie altissime è riuscita a tenere testa alle staccate di Razgatlioglu ed al motore della Ducati di Bautista. Ma Phillip Island è una perla unica nel calendario del WorldSBK, un po’ come lo era il Qatar, e Kawasaki deve capire che non basta solo questo. Ci vuole una rivoluzione, come avevamo detto qui su LiveGP.it, e ci vuole subito.

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CONDIZIONI MISTE

Sicuramente è stato comunque un ottimo weekend per KRT. Considerando le condizioni che si sono viste in tutto il finesettimana, l’errore era dietro l’angolo. Il caso più eclatante a dimostrare questo è stata la Superpole Race, dove Bautista è partito con gomma slick sia davanti che dietro in totale controtendenza. Rea e Razgatlioglu hanno optato addirittura per Rain anteriore ed intermedia al posteriore, con un netto vantaggio nei primi due giri. Tutto è cambiato nel corso della gara, con tempi sul giro a favore di Bautista anche di 6 secondi a tornata. Ma escludendo questo errore, per Kawasaki Gara-1 è stata gestita alla perfezione. Gara-2 purtroppo è stata interrotta dopo la caduta di Laverty e Fores in curva 1, quando Rea era a soli 3 decimi da Bautista e Lowes si trovava ad un settore di distanza.

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INIZIO 2023 IN VANTAGGIO?

L’anno prossimo il calendario prevede qualcosa che normalmente non accade: il campionato ripartirà da dove è finito. Sarà proprio Phillip Island ad aprire il 2023 del WorldSBK, ottima notizia per Kawasaki che avrà una gara in più per trovare una soluzione. La Ducati di Bautista è cresciuta molto nell’ultima gara australiana, quindi l’anno prossimo partirà sicuramente da una buona base. A Razgatlioglu ancora manca qualcosa, ma in PATA Yamaha si lavorerà duramente già dai test per trovare il tassello assente. In 10 giorni inizia il 2023 con i test di Jerez organizzati proprio da KRT, neanche il tempo di riposarsi dal rientro. Appuntamento al 1° dicembre per i primi responsi.

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Alex Dibisceglia

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