F1 | GP Brasile: nella sfida Norris vs Piastri, il primo set va all'inglese
In casa McLaren il GP del Brasile vede Norris primo e Piastri quinto, un risultato che sembra dare una direzione al Mondiale Piloti in F1

Lando Norris, arrivato sul tracciato di Interlagos con un punto di vantaggio sul compagno di squadra Oscar Piastri, riparte dal Brasile con ventiquattro lunghezze sul rivale più diretto per il Mondiale Piloti di F1.
Lando fa quello che doveva fare
L'inglese di casa McLaren ha portato a casa, in buona sostanza, quello che doveva raccogliere sul campo se voleva seriamente lanciare la volata verso il titolo F1. Norris, in maniera impeccabile, ha guadagnato il massimo bottino possibile in termini di punteggio, otto punti dalla sprint race e ventcinque lunghezze dalla gara, questa volta apparendo molto più in gestione della situazione, rispetto a quanto visto a Città del Messico.
Le fondamenta del fine settimana sono state gettate sin dal venerdì, sfruttando in qualifica l'imprevedibile supporto di una Mercedes in forma, che in entrambe le sessioni ha negato la prima fila ad uno dei rivali diretti dell'inglese. In ogni caso, per quanto la McLaren avesse un pacchetto mediamente migliore rispetto alla concorrenza, Lando ha dovuto lavorare comunque sull'assetto dopo la sprint race, per non essere risucchiato dal rimescolamento indotto dal meteo e dalle strategie dei concorrenti.

Piastri poteva aspettare?
Se Norris ha raccolto quanto preventivato, lo stesso non si può dire di Piastri. L'australiano, complessivamente, non ha mostrato lo stesso passo del compagno di squadra, benché fosse molto vicino, e nelle qualifiche ha pagato lo scotto di raccogliere solo delle seconde file.
Nella sprint race uno spruzzo d'acqua lo ha messo ko, dando il via libera all'otto-a-zero del compagno di squadra. Nel GP, Piastri potenzialmente aveva il passo necessario per contrastare il compagno di squadra, tuttavia il contatto con Antonelli al restart ha visto la Direzione Gara utilizzare la mano pesante, dando dieci secondi di penalità all'australiano.
Probabilmente la collisione andava valutata con un'equivalente spartizione di colpe tra Piastri e Antonelli. In ogni caso Piastri ci ha giustamente provato, anche se, considerando il potenziale della McLaren, in retrospettiva avrebbe fatto meglio ad aspettare un momento migliore e “più sicuro”.
Considerando il risultato finale, ora Norris si trova nella potenzialmente scomoda posizione di dover gestire il vantaggio accumulato, mentre Piastri si trova in un sottile stato “on the bubble”, vista la contemporanea accelerazione di Norris e il delta punti a favore di Verstappen, che preme alle sue spalle.
Luca Colombo