F1 | GP Belgio 2025 - Commento LIVE Qualifiche

Il weekend del GP Belgio coincide con una novità tecnica di assoluto rilievo presentata in casa Ferrari. Il nuovo schema della sospensione posteriore, già sperimentato con successo da Leclerc e Hamilton nel corso del filming day svoltosi la scorsa settimana al Mugello, rappresenta senza ombra di dubbio l'intervento più radicale messo in atto finora sulla SF-25, e con ogni probabilità anche l'ultimo di una certa entità prima che gli sforzi vengano concentrati esclusivamente sulla monoposto del prossimo anno.

Ferrari, una novità lungamente attesa

Un intervento di questo tipo ha comportato a Maranello una lunga fase di studio e analisi in galleria del vento, con gli sforzi dei tecnici del Cavallino che nel corso degli ultimi mesi (almeno da Aprile in avanti) si sono concentrati su una soluzione che potesse garantire dei vantaggi tangibili ai piloti sia in termini di guidabilità ma anche di grip meccanico. La novità che balza immediatamente all'occhio riguarda il braccio anteriore del triangolo superiore, ora posizionato in modo più inclinato in avanti e maggiormente verso il basso rispetto al passato: una modifica che ha comportato anche tutta una serie di interventi sui punti di attacco nell'involucro del cambio, nonostante ovviamente la filosofia concettuale alla base della stessa sospensione (ovvero il pull rod) rimanga inalterata. Ma quali ripercussioni e, di conseguenza, vantaggi dal punto di vista prestazionale si aspettano di avere in Ferrari grazie all'adozione di questo importante step?

Sin dall'inizio dell'anno, entrambi i piloti hanno dovuto fare i conti con una monoposto eccessivamente instabile al posteriore, soprattutto in condizioni da qualifica: una caratteristica, quella della SF-25, che ha finito per mettere in difficoltà soprattutto Lewis Hamilton, il quel non si è mai trovato a proprio agio con una vettura scorbutica in fase di inserimento curva. Da questo punto di vista, Charles Leclerc è riuscito parzialmente a mitigare questo problema tramite l'adozione di un assetto maggiormente sovrasterzante, pur non nascondendo a più riprese i propri malumori sul comportamento di una macchina finora mai riuscita ad esprimere appieno il proprio potenziale. 

Il dettaglio della nuova sospensione posteriore Ferrari presentata in Belgio
Credits: @AlbertFabrega 'X'

Obiettivo: incidere sull'anti-squat

Attraverso la variazione dell'angolo del braccetto superiore, si punta infatti ad ottenere una maggiore rigidità della sospensione e limitare l'instabilità al retrotreno andando ad incidere sul cosiddetto anti-squat, ovvero la capacità della sospensione posteriore di “resistere” allo schiacciamento derivante dal trasferimento di carico durante la fase di accelerazione. Pur non comportando delle variazioni sulla cinematica interna, tale modifica è volta a poter garantire da un lato un range più ampio in termini di set-up, mentre dall'altro si pone come obiettivo quello di limitare uno dei principali problemi che fino a questo punto della stagione ha condizionato la prestazione della Ferrari, ovvero il fastidioso beccheggio in fase di accelerazione derivante proprio da uno scarso equilibrio nelle fasi di trasferimento di carico.

Un guaio al quale i tecnici del Cavallino hanno finora cercato di porre rimedio intervenendo sulle molle e sulle altezze da terra, con tutte le ripercussioni derivanti da un assetto troppo spesso frutto di un compromesso doloroso ma…necessario. Grazie a questo accorgimento, lungamente atteso, in casa Ferrari ci si attende quel salto prestazionale in termini di performance e guidabilità che possa garantire ai due piloti di avvicinarsi alla McLaren nella seconda metà del campionato.

Marco Privitera