F1 LIVE 🔴 GP Abu Dhabi 2025 - Gara

Credits: FIA Formula E
Credits: FIA Formula E

San Paolo regala un altro EPrix pazzo alla Formula E, che inaugura con Safety Car e bandiera rossa la sua Season 12: una gara dalla quale emerge Jake Dennis, che torna alla vittoria dopo un lungo digiuno e che diventa così il primo leader del campionato in attesa di andare in Messico tra un mese per il secondo appuntamento del campionato.

Il powertrain Porsche sembra il migliore con tutti i team

Tre motorizzati Porsche nelle prime tre posizioni in qualifica, la vittoria di Dennis e il quarto posto di Wehrlein possono essere letti come un mezzo segnale che il costruttore tedesco è davanti a tutti in questa prima fase di stagione in termini di velocità ed efficienza rispetto agli altri motoristi. A San Paolo i tre team motorizzati dal brand tedesco (il team ufficiale, Andretti e Cupra Kiro) hanno messo in mostra un'ottima velocità e sono sicuramente tra i candidati al successo finale. In più, fattore da non sottovalutare, hanno già tre punte ben definite: Wehrlein, Dennis e Ticktum partono da una posizione di vantaggio rispetto ai propri compagni di squadra e con gerarchie già ben definite i tre team possono concentrare i loro sforzi su di loro per andare a caccia del bottino grosso.

A emergere vincente in questo primo appuntamento è stato Jake Dennis, che con Andretti è tornato al successo per la prima volta da Diriyah 2024. Una vittoria che mancava da quasi due anni e che Dennis ha conquistato - contro lo storico di San Paolo - dalla pole position ottenuta a seguito di una penalità a Wehrlein, riuscendo così nel bottino pieno che in Brasile non era riuscito a nessuno. 

Non aver vinto nessuna gara lo scorso anno è stato difficile da accettare, vincere nel primo GP dell'anno è bello. È stato molto impegnativo, siamo riusciti a prendere il primo Attack Mode al momento giusto, il secondo ha giocato invece a nostro favore. Fino alla bandiera rossa sembrava che potesse essere una vittoria tranquilla, ma abbiamo comunque avuto un buon ritmo riuscendo a portare a casa il massimo dei punti a disposizione.

E mentre Andretti torna a gioire, nonostante una penalità di 5" post-gara comminata a Felipe Drugovich - che comunque aveva tagliato il traguardo quinto portando a quattro motorizzati Porsche nei primi 6 - per aver superato in regime di FCY che lo ha retrocesso in 11^ posizione, il team ufficiale della casa tedesca lascia San Paolo con il quarto posto - e i tre punti della pole - di Pascal Wehrlein e il quinto posto di Nico Muller, uscito indenne dal decollo di Pepe Martì sul quale torneremo dopo. Cupra Kiro invece lascia a mani vuote, nonostante sia rimasta sulla scia della crescita dello scorso anno essendosi presentata a San Paolo in ottima forma, confermata da subito con un Dan Ticktum che ha pagato, sfortunatamente a caro prezzo, un errore di Nyck De Vries che ne ha ammazzato le ambizioni di vittoria alla prima curva. 

I ragazzi hanno messo la vettura in un'ottima finestra per le prove e la qualifica. Mi sono sentito subito bene. Io e Pascal ci siamo trovati in semifinale e sapevo che sarebbe stato un duello molto ravvicinato, ma siamo stati competitivi e siamo partiti secondi. Qui la fortuna ha un ruolo molto importante e sfortunatamente a me oggi non è toccata. Al via ho subito una foratura da De Vries, che poi si è toccato con il suo compagno di squadra senza prendere penalità. È finita così. Sono tornato al box per cambiare la gomma ma la pistola si è rotta e quindi abbiamo perso altro tempo. Quando sono ripartito con gomma fredda, ho pattinato un po' e ho preso un drive-through. Insomma, non è stata la mia giornata, ma la cosa promettente è che siamo più forti della scorsa stagione e sembra che il lavoro stia pagando. La vettura era in un'ottima finestra, sono sicuro che continueremo così in altre gare quest'anno.

Rowland pronto a difendere il titolo

Scattato 13° a causa anche di una penalità che si trascinava da Londra, Oliver Rowland può salutare San Paolo con il sorriso grazie al secondo posto conquistato in rimonta grazie a un buon ritmo e a una piccola dose di fortuna visto quanto successo nella fase finale della gara con le SC e la bandiera rossa. L'inglese, beffato dalla SC di Mortara mentre aveva ancora un minuto di Attack Mode a disposizione, inizia comunque con il giusto piglio la difesa del suo titolo.

Non me l'aspettavo. La qualifica forse non è stata così buona come ci aspettavamo, ma in gara siamo riusciti ad essere efficienti all'inizio e capaci a risalire velocemente verso la parte alta. In alcune fasi pensavo di essere nella posizione di poter anche vincere, prima di ritrovarmi ottavo due giri dopo. È stata una gara piena di alti e bassi incredibili. Siamo riusciti a restare lì, penso che siamo anche stati fortunati con l'ultima FCY e SC, perché alcuni piloti hanno avuto un piccolo vantaggio sul tempo rimanente in Attack Mode, ma ci siamo inseriti nella lotta e abbiamo portato a casa buoni punti. Sinceramente penso che il vero obiettivo fosse una top-5 o una top-6, ma immagino che se la FCY fosse uscita 30 o 40 secondi prima le cose avrebbero potuto essere differenti. Credo che meritassimo una top-5, ma siamo stati fortunati a chiudere secondi. Non ho pensato troppo alla vittoria. Quando ho preso il primo Attack Mode, ero primo con 2"-3" e ho pensato che la situazione fosse ottima visto che ero messo bene anche con l'energia. Quando però l'hanno preso anche gli altri, mi hanno preso molto più velocemente di quanto mi aspettassi. 

Dall'altra parte del box, Norman Nato ha battuto l'inglese nel confronto in qualifica, essendo riuscito a chiudere nei duelli e a partire dalla settima posizione, ma proprio un contatto con Rowland al 17° giro lo ha messo KO costringendolo al ritiro un giro dopo. Nonostante l'episodio, Nissan può comunque gioire per il ritmo mostrato dal francese, che l'anno scorso è mancato nella lotta per i titoli Team e Costruttori e il cui supporto quest'anno, se la stagione sarà tirata come si aspetta Rowland, sarà fondamentale.

Credits: Citroen Racing Communications
Credits: Citroen Racing Communications

Citroen fa podio al debutto

Debutto bagnato dallo champagne per la Citroen, che a San Paolo ha conquistato un grande terzo posto con Nick Cassidy, al quarto podio consecutivo in Formula E dopo i tre conquistati nel finale della scorsa stagione che aveva chiuso in ottima forma. Il neozelandese si è confermato pilota eccezionale per la Formula E e sarà sicuramente un valore aggiunto per il brand francese che cerca buoni risultati e di dare concorrenza alla sorella DS, che ha chiuso indietro con Gunther e fuori dai punti con Barnard. A Cassidy ha sorriso sicuramente l'ottimo ritmo messo in mostra e il buon feeling già messo in mostra con il powertrain Stellantis, sicuramente inferiore a quello Jaguar viste le ultime stagioni, sul quale può però lavorare per migliorarne le sensazioni con il supporto di Jean-Eric Vergne, che al debutto con il suo nuovo team ha chiuso in fondo al gruppo. Dopo l'EPrix, Cassidy non ha nascosto di aver sentito buone sensazioni nelle prime uscite con la Citroen, sulla quale sicuramente c'è lavoro da fare per potersi giocare buoni risultati.

Sono felicissimo per tutti, la Citroen in Formula E è una storia incredibile ed è bellissimo essere sul podio con loro. Mi sono concentrato sulla vettura e sul lavoro fatto nella off-season per arrivare pronti qua, dopo le libere ho pensato potessimo avere una grande giornata. Anche dopo Valencia ho pensato che eravamo messi bene, poi in qualifica è stato un disastro. Ero abbastanza arrabbiato, ma sono stato poi felice del risultato in gara. Se riusciamo a continuare con la forma che avevamo alla fine a Valencia e nelle libere di oggi, sistemando alcune cose, possiamo essere forti. In gara non c'è dubbio che non abbiamo la stessa loro efficienza, ma se giochiamo al meglio le nostre carte qualificandoci bene possiamo avere delle chance.

Tanti rimpianti per Mahindra

Mahindra era arrivata a San Paolo con obiettivi importanti, confermati anche dai risultati della qualifica che ha visto le due vetture partire dalla terza e dalla quinta posizione. Tuttavia, l'errore di valutazione di Nyck De Vries alla staccata della prima curva, che ha portato al contatto con Ticktum - tagliandogli la gomma - e a costringere anche Edoardo Mortara a uscire fuori pista, con lo svizzero che ha preso anche una penalità di 5", ha distrutto le ambizioni di entrambe le vetture del brand indiano. Mortara è stato escluso poi dalla contesa dopo essere stato messo a muro da Lucas Di Grassi a 7 giri dalla fine mentre era in piena zona punti, mentre De Vries ha dovuto rimontare dal fondo del gruppo dopo essersi fermato ai box all'ottavo giro per un cambio gomma, riuscendo a chiudere nono. Troppo pochi però i due punti portati a casa rispetto alle premesse, sebbene il messaggio che passa dopo questo weekend è che Mahindra ha confermato la crescita vista nel finale di Season 11, vista anche nei test di Valencia. Un inizio decisamente più promettente rispetto alle ultime due stagioni.

Martì, che disastro: sicurezza sempre al top

Debutto con il botto per Pepe Martì in Formula E che, autore comunque di una buona prova, ha però terminato con la vettura distrutta, ingannato dall'attivazione della FCY a tre giri dalla fine. Lo spagnolo, che non è riuscito a frenare in tempo, ha colpito Da Costa e Muller che stavano davanti a lui, decollando e cappottandosi in pieno rettilineo dopo curva 6, costringendo la direzione gara ad esporre la bandiera rossa.

Un finale pessimo per un debutto tutto sommato positivo, con Martì che era scattato 14° e che si stava giocando i punti al debutto. A ciò si somma anche la penalità che Martì dovrà scontare in Messico, quando dovrà partire dal fondo dello schieramento per aver infranto l'articolo 16.1 d) del regolamento sportivo. Secondo la direzione gara, nel momento in cui è stato attivato il regime di FCY Da Costa e Muller hanno reagito correttamente riducendo la velocità durante il countdown del direttore di gara, mentre Martì sarebbe stato troppo veloce, non riuscendo a reagire in tempo per evitare un contatto che poi è stato inevitabile. A Martì, essendo questo il caso peggiore in termini di sicurezza, sono stati dati anche 4 punti di penalità sulla licenza.

Eravamo in lizza per un buon risultato oggi. In mattinata ho rotto una sospensione a inizio libere, ma nonostante ciò penso che siamo riusciti a ribaltare bene le cose. Eravamo messi molto bene prima dell'incidente, e con il vantaggio dell'energia e l'extra Attack Mode avremmo potuto chiudere in top-5. Mi dispiace per come sia finita. L'incidente è stato spaventoso, ma sto bene ed è grazie alla FIA.

Nonostante tutto, si può guardare con il sorriso a questo botto incredibile: l'Halo e il lavoro fatto dalla Spark sul telaio della GEN3 Evo hanno confermato ancora una volta, se mai ce ne fosse il bisogno, di quanto alto è il livello di sicurezza raggiunto da queste monoposto.

Mattia Fundarò