Credits: Yamaha Racing
Credits: Yamaha Racing

Il primo weekend stagionale del WorldSBK ha visto i colori italiani protagonisti assoluti. Tra gli altri, Andrea Locatelli ha dimostrato di aver fatto un passo in avanti rispetto ad un 2023 leggermente al di sotto delle aspettative, nonostante il 4° posto in classifica. A Phillip Island è mancato solo il primo successo di carriera al bergamasco, una vittoria che è sfuggita in più occasioni.

Un ritmo fenomenale a Phillip Island, sono mancate le partenze

Ciò che Andrea Locatelli è stato in grado di fare sul circuito di Phillip Island ha quasi dell'incredibile. Il pilota Yamaha, al primo weekend dell'anno, ha saputo combattere costantemente con i top della categoria. Dei sette piloti saliti sul podio nelle tre gare in Australia, solo in due ci sono andati più di una volta: si tratta del leader di classifica Alex Lowes e proprio del #55. Già, sono due i podi che Locatelli ha conquistato in Australia: il primo nella Gara 1 del Sabato, mentre il secondo nella Superpole Race. Ciò che ha impressionato dell'italiano è stato il ritmo gara, veloce in ogni tipo di condizione, a dimostrazione di una Yamaha R1 preparata a puntino dai tecnici di Iwata. 

L'unica cosa che è mancata ad Andrea Locatelli è lo stacco della frizione. Le tre partenze dell'iridato WorldSSP 2020 hanno gravemente condizionato la sua performance. Se si dà un rapido guardo al lap chart delle tre manche, si può vedere l'inesorabile progressione di Locatelli. Partito dalla 6ª piazzola in Gara 1, “Loka” ha concluso all'ottavo posto il primo passaggio, recuperando fino al 5° posto prima del pit-stop. Il pilota Yamaha ha utilizzato tutti i giri a sua disposizione prima della sosta obbligatoria, andando controcorrente rispetto ai propri avversari. Nella Superpole Race Locatelli ha chiuso il primo giro addirittura in 10ª posizione, mentre in Gara 2 al 4° posto (ma era scattato 2°, ndr). Inutile pensare a come, con una partenza migliore, Locatelli avrebbe potuto agguantare la vittoria: la sensazione è quella che al pilota azzurro mancasse solo un giro in più. 

L'errore fatale in Gara 2

Per come ha risalito la classifica giro dopo giro, Gara 2 sembrava l'occasione giusta per la prima vittoria in top class per Andrea Locatelli. Con un Álvaro Bautista in piena crisi con gli pneumatici ed un Alex Lowes ancora non così cinico nei confronti dello spagnolo, l'ultimo giro si prospettava potenzialmente fenomenale per Locatelli. Passato sul traguardo in 3ª posizione, L'ex Moto2 avrebbe dovuto superare Lowes nella prima parte di pista per cercare il sorpasso decisivo nelle ultime curve. Per tutto il weekend la Yamaha R1 è sembrata davvero veloce alla “Stoner”, la famosa curva 3. Così è stato anche nell'ultimo giro della gara WorldSBK: grazie allo slancio della curva precedente, Locatelli ha tentato l'attacco alla “Miller” su Lowes: un sorpasso tanto necessario quanto ottimista per l'alfiere Yamaha Racing. L'italiano è arrivato lungo, rischiando anche di urtare il posteriore della Panigale V4R di Bautista. Una volta arrivato lungo, Locatelli ha perso il posteriore, cadendo e sciupando una grande occasione.

Purtroppo, anche guardando i dati, non riesco a spiegarmi come abbia fatto a cadere in quel modo. La moto è andata in folle senza motivo quindi, una volta andato largo, ho cercato di rimettere la marcia: ho sbagliato e sono caduto. È davvero un gran peccato perché stava andando tutto alla grande e avrei potuto vincere. Nonostante ciò, sono davvero contento del lavoro svolto con la squadra nel corso del weekend e sono curioso di vedere che cosa potremo fare al Montmeló.

La vittoria per diventare grande: è Locatelli il leader in Yamaha?

Andrea Locatelli, dopo ben 15 podi nel WorldSBK, deve solamente conquistare la prima vittoria di carriera per essere considerato uno dei grandi tra le derivate di serie. L'arrivo in Yamaha di Jonathan Rea a metà della scorsa stagione ha mantenuto il #55 con lo status di seconda guida. Il primo weekend in blu del nordirlandese è stato, però, quantomeno disastroso viste le aspettative. Dall'altra parte del box, Locatelli sembra avere un feeling incredibile con la R1. Dopo Phillip Island, potrebbe essere l'italiano ad avere lo status di leader per il costruttore di Yamaha? La differenza di palmarès tra i due piloti è ovviamente abissale, ma Rea dovrà dimostrare in pista di poter arrivare ogni weekend davanti al pilota lombardo.

Valentino Aggio

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