Charles Leclerc / Ferrari - Credits: Ferrari F1 Media Centre (https://www.ferrari.com/en-EN/media-centre/)
Charles Leclerc / Ferrari - Credits: Ferrari F1 Media Centre (https://www.ferrari.com/en-EN/media-centre/)

Le alte velocità raggiungibili a Jeddah, Arabia Saudita, hanno spinto parte delle scuderie di F1 impegnate nel mondiale 2024 a portare delle piccole novità sulle monoposto, che andremo ad analizzare nella nostra analisi tecnica.

Partiamo da chi non ha portato novità e per farlo dobbiamo far scorrere la griglia. Alpine, Stake F1 Team e Haas non hanno presentato nuove componenti sulle monoposto. La vicinanza con il fine settimana del Bahrain ha sortito, in questo senso i suoi effetti.

Red Bull

In casa Red Bull, sulla RB20 notiamo qualche piccolo cambiamento. Nella zona della copertura sulla PU, i tecnici di Milton Keynes hanno scelto la specifica da circuiti a basso carico, così come notiamo una riduzione nell'estensione di un'apertura sulle sospensioni posteriori.

In entrambi i casi notiamo che le misure di raffreddamento sono state ridotte, così da non interferire troppo nei flussi aerodinamici attorno alla monoposto. Ricordiamo che a Jeddah le velocità medie sono piuttosto alte e l'apporto in massa di aria fresca è per questo, di suo, elevato e sufficiente a coprire le esigenze di raffreddamento. La RB20 porta un assetto in materia di ali da basso carico.

Ferrari e Mercedes

Stessa (più o meno) storia in casa Ferrari, con l'introduzione del profilo alare posteriore da basso carico. Notiamo che l'elemento è stato completamente mutuato dalla vettura del 2023. Anche la beam-wing ha subito un restyling verso una soluzione da basso carico. Fondamentalmente la SF-24 non presenta grossi cambiamenti visibili nel pacchetto complessivo, se non nei sistemi alari track-specific.

Mercedes, invece, ha lavorato sull'aerodinamica posteriore, ridisegnando degli elementi nella parte posteriore bassa. Questi "angoli" della vettura nel loro nuovo disegno dovrebbero consentire una migliore aerodinamica locale e una minore sensibilità nei confronti dell'altezza da terra.

Come abbiamo avuto modo di dire recentemente, ricordiamo che per queste monoposto che generano il grosso della deportanza con il canale Venturi sul fondo, conoscere cosa viene montato in superficie costituisce solo la metà di un'orchestrazione aerodinamica per la quale sappiamo poco o nulla in merito al funzionamento globale.

Le altre scuderie

McLaren ha seguito la filosofia Ferrari, mentre Aston Martin (al top nelle seconde prove libere), oltre alle ali da basso carico, ha aggiunto delle novità sulla zona del fondo, così da avere un flusso che aggiri meglio i problemi indotti dal rotolamento degli pneumatici. Processo simile alla Williams, con ali da basso carico e un condotto dei freni anteriori limitato per avere migliore penetrazione.

Infine notiamo un grosso lavoro in Visa Cash App RB. Come per la sorella maggiore Red Bull, la scuderia di Faenza (...con ufficio tecnico nel Campus di Milton Keynes) ha portato una copertura della PU differente, ma per migliorare il flusso d'aria che scorre verso il retrotreno.

Evidenziamo inoltre l'introduzione di feritoie di raffreddamento nella zona della copertura motore, così come una specifica d'ala (soprattutto anteriore) per lavorare a basso carico aerodinamico.

Luca Colombo