Laurent Mekies al primo filming day in divisa Red Bull
Credits: Red Bull Content Pool

A partire da Spa Laurent Mekies indosserà la casacca del team Red Bull, nel ruolo più importante, quello di team principal e CEO della scuderia di Milton Keynes. Un salto non da poco per il francese, che fino a tre anni fa era al muretto della Ferrari nel ruolo di direttore sportivo sotto la gestione di Mattia Binotto. Le responsabilità sulle sue spalle saranno enormi, e viene da chiedersi come Mekies affronterà le sfide che gli si troveranno davanti già dai primi giorni del suo nuovo lavoro. 

La Red Bull che conoscevamo non c’è più, e il futuro bussa alla porta

Partiamo da un dato che, volenti o nolenti, dobbiamo tenere in considerazione: l’addio a Horner chiude definitivamente un ciclo che ha segnato la storia della Red Bull e, in ultima analisi, della F1. Dal 2005 ad oggi, infatti, l’inglese ha tenuto salde le redini della scuderia, portandola da praticamente zero fino al successo e al top in due cicli diversi, e ad impostare un futuro ancora diverso, addirittura come costruttori di power unit in collaborazione con Ford dal 2026. Tutto era sotto il suo controllo, e Mekies si troverà in qualche modo a dover fare i conti con questa realtà.

C’è però un altro aspetto da non sottovalutare. Horner, infatti, era l’ultimo volto noto, l’ultimo tassello rimasto (esclusi Marko e Verstappen, ma entrambi meritano un discorso a parte) della Red Bull che ha dominato il Circus dal 2010 al 2013 e, poi, nell’era Max inaugurata nel 2021. Il saluto di Adrian Newey nel 2024 a Miami era stato il primo degli “addii eccellenti”, che in qualche modo aveva chiuso un’epoca e aperto una sorta di “crisi” prestazionale della vettura che oggi appare in tutta la sua evidenza. Jonathan Weathley alla Stake F1 è stato sicuramente un altro colpo alla stabilità Red Bull, e ora anche l’addio di Horner contribuisce a creare una situazione ancor meno tranquilla in vista di un 2026 che sarà determinante.

Credits: Red Bull Content Pool

Ecco la prima grande sfida di Laurent Mekies: prendere in mano subito la situazione, in particolare dal punto di vista della power unit che farà il suo debutto l’anno prossimo. Ad oggi è molto difficile fare un quadro, ma pare che sia più che altro la componente elettrica a spaventare gli uomini di Milton Keynes, che saranno affiancati da Ford, mentre la parte termica starebbe dando buoni riscontri. Questa, forse, è la chiave di volta per il futuro del francese: avere un motore competitivo, infatti, visti i regolamenti che entreranno in vigore, sarà un obbligo. Anche perché qui si va ad aprire un interrogativo che rappresenterà la seconda grande sfida di Mekies: cosa farà Max Verstappen?

Cosa comporta l’addio di Horner per Max?

Inutile negarlo, è veramente complicato non legare la decisione di licenziare Horner alle scelte che farà (o che forse ha già fatto) Max Verstappen. L’olandese è il pilota più forte della griglia, corteggiato insistentemente da Mercedes, ed è chiamato a prendere una decisione a proposito del suo futuro. Da ormai un anno e mezzo a questa parte il rapporto del suo entourage (più che il suo) con Christian Horner è parso veramente burrascoso, con Marko nell’ombra a far sentire il suo peso contro l’inglese. Proprio per questo l’addio al team principal lascia aperte diverse ipotesi. 

La prima è che si sia trattata, questa, di una mossa del management austriaco volta a convincere l’olandese a non prendere in considerazione altre ipotesi, e di rimanere legato al team anche in vista del prossimo ciclo tecnico. In questo caso, Mekies è chiamato ad instaurare da subito un rapporto positivo con il campione del mondo in carica, a non mettersi in contrasto con colui che, nelle ultime due stagioni, ha portato sulle spalle il peso di tutto il team. La seconda, invece, è che ormai Max abbia già preso la sua decisione, e cioè di lasciare Red Bull per accettare l’offerta Mercedes, allettato da una PU che pare essere ben superiore alle altre. In questo scenario, forse meno probabile, Horner sarebbe stato sollevato dall’incarico a causa di questa scelta dell’olandese, e il francese avrebbe ben poca voce in capitolo. 

In ogni caso è complicato pensare che Max Verstappen non abbia avuto voce in capitolo nella scelta fatta dalla Casa madre. I prossimi mesi serviranno a Mekies per capire la situazione e prendere le misure con tutto il gruppo con il quale si troverà ad interloquire, in una situazione non certo facile. Anche perché i primi mesi del 2026 ci daranno le risposte che attendiamo. 

Da bibitari a costruttori: il salto di qualità da gestire con attenzione

Con l’arrivo della motorizzazione fatta in casa, con l’appoggio di Ford, Red Bull si trasformerà in qualcosa di nuovo rispetto al passato, diventando costruttore a tutti gli effetti, e costruendosi a tutti gli effetti tutto in casa. Una situazione per certi versi non nuova fino in fondo, ma che certamente rappresenterà un salto di qualità non indifferente rispetto al passato recente. È qui che si giocherà il futuro di Mekies e del suo gruppo di lavoro: i primi mesi del 2026 daranno tutte le risposte. 

Dovesse Max, e usiamo il condizionale perché del doman non v’è certezza, decidere di proseguire la sua storia in F1 con Red Bull, non ci metterebbe molto a tornare sui suoi passi se dovesse trovarsi alle prese con una scarsa competitività dovuta ai nuovi propulsori. E, giunti a quel punto, per Red Bull privarsi della propria punta di diamante potrebbe essere un ulteriore colpo difficile da sopportare. 

Insomma, il futuro di Laurent Mekies sembra essere ricco di sfide e problematiche non certo di difficile soluzione. Il francese ha certamente maturato, in questi anni, una esperienza invidiabile, e il ruolo di TP ricoperto in Visa CashApp nelle ultime due stagioni lo potrà certamente aiutare ad inserirsi nell’organigramma della Casa Madre. Finora è tutto molto nebuloso, soprattutto per quanto riguarda la situazione di tutto il mondo Red Bull, e senza dubbio fino a che non si chiariranno determinati aspetti proprietari anche per lui non sarà facile imboccare una direzione precisa. Non resta che augurare al meglio a Laurent Mekies, dunque, in vista di quello che sarà il ruolo più importante rivestito nel corso della sua lunga carriera fino ad ora. 

Nicola Saglia