Nel weekend indonesiano la MotoGP ha offerto ben due cambi di leadership nel campionato, con Jorge Martin che ha prima scavalcato Bagnaia vincendo la sprint e Pecco che si è rifatto nel Gran Premio, vincendolo ed approfittando della caduta di Martin, scivolato mentre era in testa.

La pressione dell'essere leader che fa sbagliare

Non è una scoperta fantascientifica che l'inseguito ha sempre più pressione di chi insegue. Dopo la spaventosa caduta di Catalunya, Pecco è passato da +62 a +7 nella sprint di ieri, in cui Jorge Martin è andato a vincere la sua quarta sprint consecutiva e Bagnaia ha fatto solo ottavo, complice una posizione di partenza, la tredicesima, non di certo ottimale. Oggi la griglia di partenza non è cambiata, mentre a ribaltarsi è stata la classifica piloti, comandata da Martin allo spegnimento dei semafori. Psicologicamente Bagnaia ha corso più libero, la pressione si è spostata su Martin, il nuovo leader del campionato. Pecco, infatti, ha risalito la classifica come una furia, mentre Jorge ha sbagliato mentre conduceva la gara con un grande vantaggio sul secondo. Un errore che non ci voleva per il pilota Pramac, che avrebbe potuto macinare ulteriori punti sul campione del mondo in carica.

Le dichiarazioni di Bagnaia

"C’era bisogno di un risultato così, perché dopo Barcellona ne abbiamo passate un po’. Ho ringraziato tantissimo il mio team, soprattutto gli elettronici, perché stamattina sono riusciti a fare un ultimo step che mi ha aiutato molto per riuscire a spingere quando avrei voluto. Mi è servita anche la gara di ieri, perché abbiamo visto in cosa facevano la differenza gli altri." Sono queste le parole di Pecco Bagnaia alla fine della gara. Lo step dal sabato è stato possibile guardando i dati dei pari-marca e grazie ad un piccolo cambio di set-up, oltre ad una grande motivazione extra.

La MotoGP si sposta in Australia: ora chi è il favorito?

La lotta al titolo rimane accesissima, con 18 punti a separare i due ducatisti. Bagnaia ha dalla sua il supporto del team factory e una maggiore esperienza, avendo già vinto il titolo l'anno scorso. Martin, invece, è molto più veloce ed esplosivo, però bisogna capire se dopo la caduta di Mandalika riuscirà a mantenere il livello prestazionale delle ultime corse. A tal proposito, Marco Bezzecchi ha dichiarato che la magia sarebbe finita alla prima caduta. L'errore è arrivato, mentre la risposta la avremo solo domenica prossima.

Con cinque gare dal termine il Mondiale rimane aperto con Pecco Bagnaia leader con 18 punti di vantaggio sul rivale Jorge Martin. Appuntamento quindi alla settima prossima quando, a Phillip Island, andrà in scena il sedicesimo capitolo di questa splendida battaglia.

Francesco Sauta

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