F1 | GP Italia, un venerdì amaro per Kimi Antonelli
Un venerdì complicato per il talento italiano che nelle FP2 finisce fuori pista a Lesmo 2

Il venerdì di Monza 2025 si è trasformato in un déjà-vu amaro per Andrea Kimi Antonelli. Durante la seconda sessione di prove libere, il giovane pilota della Mercedes è finito fuori pista alla curva di Lesmo 2, perdendo il controllo della monoposto e causando una bandiera rossa. Un errore che riporta alla mente quello dello scorso anno, quando il bolognese finì contro le barriere durante le FP1, seppur in un punto diverso del tracciato.
Un venerdì complicato, ma con segnali positivi
Durante la seconda sessione di prove libere, Antonelli ha perso il controllo della sua monoposto alla curva Lesmo 2, finendo fuori pista e provocando una bandiera rossa. L’episodio, seppur non drammatico dal punto di vista tecnico, ha avuto un impatto significativo sul suo programma di lavoro: niente simulazione di qualifica, niente long run, e un’interruzione brusca del ritmo. Ma l’errore, più che un semplice dato cronologico, è diventato simbolico. Non è la prima volta che Antonelli inciampa a Monza: nel 2024, al suo debutto, aveva concluso le FP1 contro le barriere della Parabolica. Oggi, l’uscita a Lesmo 2 sembra quasi un’eco di quel momento, ma con una differenza sostanziale: ora è un pilota ufficiale, con responsabilità ben più grandi.
Serenità e consapevolezza nonostante tutto
Prima dell’uscita, Antonelli aveva mostrato un buon passo gara, soprattutto nei long run. La Mercedes sembra competitiva sul tracciato brianzolo, e il giovane pilota ha dimostrato di poter essere veloce. Tuttavia, l’errore ha interrotto il lavoro del team e ha lasciato qualche dubbio sulla sua gestione della pressione, soprattutto in un weekend così sentito. Ma nelle sue dichiarazioni il pilota bolognese ha cercato di sdrammatizzare mantenendo attivo il focus sul proseguo del weekend.
Ho cercato di spingere un po’ di più in quel punto, ma ho perso il posteriore,” ha spiegato Antonelli ai microfoni nel paddock. “Mi dispiace per il team, ma sono qui per imparare. L’anno scorso ho sbagliato alla Parabolica, oggi a Lesmo 2: sono errori diversi, ma entrambi mi insegnano qualcosa.

Un percorso fatto di alti e bassi
La stagione di Antonelli è stata finora una montagna russa. Dopo momenti brillanti come la pole a Miami e il podio in Canada, sono arrivati errori come quello di Zandvoort, dove un contatto con Leclerc ha compromesso una gara promettente. Ma ciò che distingue Antonelli è la sua capacità di fare autocritica. Non si nasconde, non cerca alibi. Parla apertamente, si assume le responsabilità e cerca di imparare. Questo atteggiamento è raro, soprattutto in un ambiente come la Formula 1, dove la pressione può facilmente portare a chiusure e difese. Antonelli, invece, sembra voler affrontare ogni difficoltà come un’opportunità di crescita. L’errore a Lesmo 2 non è una condanna, ma un passaggio. Un momento che, se affrontato con la giusta mentalità, può diventare un punto di svolta. Il sabato sarà decisivo: Antonelli dovrà dimostrare di aver imparato, di saper reagire, di poter trasformare il talento in risultati concreti.
Venerdì come specchio del futuro
Il venerdì di Antonelli a Monza è stato un concentrato di emozioni, tecnica e introspezione. Ha mostrato il talento, ha evidenziato le fragilità, ha messo in luce la sua voglia di crescere. Non è stato perfetto, ma è stato autentico. E in uno sport dove spesso si indossano maschere, Antonelli ha scelto di mostrarsi per quello che è: un giovane in cammino, con il coraggio di sbagliare e la forza di imparare.
Se il futuro della Formula 1 italiana passa da lui, allora il venerdì di Monza è stato molto più di una giornata di prove. È stato un frammento di storia in costruzione.
Vincenzo Buonpane