Lando Norris rompe l'incantesimo e si aggiudica il suo primo Gran Premio in carriera. A Miami, il pilota McLaren è riuscito a battere Max Verstappen, beneficiando anche dell'intervento della Safety Car per un contatto tra Magnussen e Sargeant. Dopo 109 gare disputate, il 24enne britannico corona il proprio inseguimento al successo, al termine di una gara in cui non sono mancate le emozioni. La Ferrari sale sul podio con Charles Leclerc, il quale precede Carlos Sainz e uno spento Sergio Perez.

Primo successo in carriera per Lando Norris

E' finalmente arrivato il momento tanto atteso per Lando Norris. Dopo 15 piazzamenti sul podio conquistati in carriera, il giovane inglese è finalmente riuscito a sfatare il tabù, riportando sul gradino più alto del podio una McLaren apparsa estremamente competitiva grazie anche al nuovo pacchetto di aggiornamenti introdotto a Miami. Una vittoria frutta anche di una circostanza fortunata (visto l'ingresso della Safety Car a poco più di venti giri dalla fine), ma non per questo casuale. Il team di Woking si è dimostrato performante sin dalle qualifiche della Sprint in Florida, pur non riuscendo a capitalizzare fino ad oggi il notevole balzo in termini di performance messo a segno in questo weekend. La prima parte di gara, che ha visto Piastri tenere il passo di Verstappen, è del resto lì a dimostrarlo. Merito anche del grande lavoro portato avanti da Andrea Stella, che adesso può godersi il primo successo stagionale di un team pronto per recitare un ruolo da protagonista in questa stagione.

La Safety Car cambia tutto

Come detto, l'episodio-chiave della gara si è verificato al giro 29, quando un contatto innescato da un tentativo di sorpasso azzardato di Magnussen ha spedito Sargeant contro le barriere. A quel punto, Norris ha potuto approfittare del fatto di essere l'unico tra i big a non aver effettuato il pit stop, ritrovandosi in testa al gruppo e chiamato a dover gestire Verstappen alle sue spalle. Quest'ultimo dopo il restart non è riuscito a tenere il ritmo del pilota McLaren, il quale è riuscito progressivamente ad aumentare il vantaggio sino alla bandiera a scacchi. Per l'olandese arriva un secondo posto che gli consente comunque di incrementare il margine in Classifica Piloti, al termine di un weekend in cui non è mai riuscito a trovare un feeling ideale con la propria Red Bull. Senza dimenticare che la sua gara sarebbe potuta finire alla prima curva, vista la manovra “kamikaze” di Perez che per pochi centimetri si è salvato da un clamoroso speronamento ai danni del proprio compagno di squadra. Il messicano si è poi reso autore di una gara scialba, conclusa al quinto posto senza mai dare sprazzi di vitalità.

La Ferrari si consola con il podio di Leclerc

La Ferrari torna da Miami con un podio conquistato da Charles Leclerc. Autore di una partenza tutt'altro che perfetta, il monegasco è riuscito a riprendersi il secondo posto grazie all'involontario “regalo” di Perez alla prima curva. In seguito, il ferrarista non è riuscito a tenere a bada un ottimo Piastri, sul quale ha poi ripreso la posizione allungando il primo stint. L'australiano della McLaren è poi finito ai ferri corti con Carlos Sainz subito dopo la Safety Car, fino ad un leggero contatto che ha danneggiato l'ala dello stesso Piastri (costretto ai box e quindi finito nelle retrovie) e consentito al ferrarista di artigliare il quarto posto finale. 

Hamilton e Alonso lottatori

Coraggiosa la prova di Lewis Hamilton, che non si è mai tirato indietro nella battaglia chiudendo con un dignitoso sesto posto al volante di una modesta Mercedes. Ottima anche la gara di Yuki Tsunoda, che ha portato la Racing Bulls al settimo posto dopo l'eccellente quarta piazza conquistata ieri da Ricciardo nella Sprint. A completare la zona punti Russell, Alonso e Ocon, con lo spagnolo che ha avuto la meglio nelle fasi finali nei confronti dell'Alpine. Il francese si è reso autore di un duello sul filo del rasoio nel corso del primo giro con il compagno Gasly, con le due monoposto che si sono ripetutamente sfiorate. I duello non sono mancati nel corso della gara soprattutto a centro gruppo: a farne le spese, oltre al già citato Sargeant, è stata anche l'altra Williams di Albon , il quale è finito “lungo” nel finale chiudendo in fondo al gruppo.

Marco Privitera

La top ten del GP Miami
La top ten del GP Miami

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