Credits: F1 Official Website
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Max Verstappen conquista la pole position a Miami nonostante una piccola sbavatura nel giro finale che non gli impedisce di siglare il nuovo record della pista con il tempo di 1:26.204. Per l’olandese della Red Bull si tratta della  seconda pole consecutiva, e la terza stagionale,  dopo quella ottenuta nel GP Arabia Saudita.

Verstappen riscatta la sprint race con una pole da record.

Max Verstappen mostra a tutti che non ha perso velocità dopo la nascita della figlia Lily, e conquista la pole position nelle qualifiche del Gran Premio di Miami. Un prestazione davvero perfetta e senza sbavature quella dell'olandese, che ha dimostrato di essere a suo agio sul circuito americano a differenza di Lando Norris, che ha commesso un errore nelle fasi finali del suo giro.

Verstappen ha sfruttato al massimo le tre fasi della qualifica per migliorare le sue prestazioni e trovare il giusto feeling con la macchina e le gomme, a differenza delle due McLaren, che hanno si dimostrato di essere le vetture più veloci del lotto ma non al punto di poter battere lo scatenato pilota olandese. L'ottimo giro di Verstappen, nonostante una piccola sbavatura, è valso al quattro volte Campione del Mondo il nuovo record del tracciato della Florida.

Al termine delle qualifiche un raggiante Max Verstappen ha dichiarato:

“È stata una grande qualifica, abbiamo migliorato la macchina in diversi modi. Sicuramente nelle tre manche abbiamo migliorato ogni tentativo, cercando di trovare il limite. Ho avuto un piccolo spavento in curva 1 nel mio ultimo giro cronometrato ed ho perso un po’ di tempo lì. Qui è molto complicato far funzionare le gomme durante tutto il giro però alla fine è andata bene e sono molto contento per la pole. Non potevo alzare il piede dopo l’errore, sono le qualifiche, bisogna sempre spingere al massimo. Per il passo gara di domani dovremo vedere quale sarà il meteo, poi la gara sarà una storia diversa e cercheremo di sfruttare al massimo tutto quello che avremo a disposizione”.

Prestazione incolore da parte di Tsunoda

Se Max Verstappen può festeggiare la pole position, lo stesso non si può dire di Tsunoda autore di una prestazione incolore e decisamente lontana rispetto al compagno di squadra. Il pilota giapponese aveva già dimostrato di non essere a suo agio sulla pista di Miami già con il deludente diciottesimo posto conquistato nella sprint race.

Tsunoda nelle tre manche a disposizione, non è riuscito a trovare il giusto assetto e il giusto feeling con la sua Red Bull e ha terminato la sua qualifica in 1:26.943, a sette decimi dal tempo realizzato da Max Verstappen.

Questa differenza di prestazioni è un chiaro segnale di come Tsunoda domani dovrà impostare una gara sulla difesa e sul riuscire a guadagnare quanti più possibili per aiutare la Red Bull nella lotta nei costruttori.

Chiara Zaffarano