Joan Mir e Luca Marini impegnati nel Gran Premio di Germania al Sachsenring

Passi in avanti da parte di Honda in MotoGP: il costruttore di Tokyo ha migliorato sensibilmente rispetto al 2024 nella competitività della RC213V, ma a coglierne i frutti sembra essere solo Johann Zarco. Luca Marini e Joan Mir hanno non hanno potuto, per diversi motivi, concretizzare.

HRC in risalita: voto 7

Fare peggio del 2024 era molto difficile sotto diversi aspetti: alla scorsa pausa di metà stagione il colosso giapponese vantava solamente 14 punti con la formazione ufficiale, oggi 84. Vale il penultimo posto nella classifica a squadre, ma Honda HRC Castrol ha cominciato a raccogliere qualche frutto degli ultimi anni bui. La RC213V, passata da poco tra le mani di Romano Albesiano, è capace di grandi cose anche se non in maniera costante. Ne è la prova il francese Johann Zarco, per il secondo campionato consecutivo il migliore dell'Ala Dorata. Le prove di forza sono arrivate in Francia e Gran Bretagna, ma la solidità di HRC è venuta fuori (quasi) ad ogni weekend. Importante essere davanti a Yamaha dopo dodici Gran Premi.

Luca Marini sull'(H)onda dell'entusiasmo: voto 7.5

Luca Marini sembra essere vicino a chiarire il proprio futuro: il caso Jorge Martín sembrava averlo allontanato dal Motomondiale ma, con la nuova intesa tra il campione del mondo e Aprilia, Marini potrà tenere il proprio posto per il terzo anno consecutivo. Un'iniezione di fiducia importante da parte di HRC nei confronti del fratello d'arte, che ha riposto in Honda il suo futuro quando nessuno voleva avere a che fare con la RC213V. Entrato in punta di piedi, la resilienza del #10 ha portato a grandi frutti nello sviluppo della moto.

Luca Marini, 12° nel Gran Premio di Repubblica Ceca a Brno

Honda ha deciso di puntare su Marini per la 8h di Suzuka per premiarlo del lavoro costante e preciso dell'italiano. Un terribile infortunio durante i test in Giappone lo ha messo ai box per tre Gran Premi, ma al ritorno è successo l'impensabile. Luca Marini ha chiuso 6° al Sachsenring in una corsa dove restare in piedi era la prerogativa per fare un buon risultato. Per Maro si è trattato del miglior piazzamento in HRC a celebrazione dei 52 punti conquistati finora contro il solo punto preso a questo punto dell'anno nel 2024.

Joan Mir, altro sfortunato: voto 5.5

Abbiamo parlato ieri di come Miguel Oliveira sia uno dei piloti più sfortunati degli ultimi anni. Tra questi, forse secondo solo al portoghese di Yamaha, c'è anche Joan Mir. In caduta libera dal 2022 e mai contento nella sua esperienza in HRC, l'iridato 2020 ha dimostrato un'ottima velocità soprattutto nel giro secco in questa stagione. I risultati in qualifica, però, non si sono mai tramutati in gara.

Joan Mir, senza punti nel Gran Premio di Repubblica Ceca a Brno

È emblematico del 2025 di Mir la caduta causata da Álex Márquez nel Gran Premio di Repubblica Ceca a Brno. Quell'episodio è solo l'ultimo, se ci si mette pure lo strike di Ai Ogura una settimana prima in Germania. Certo, non deve passare che Mir sia solo sfortunato: buona parte delle volte è il maiorchino a mettersi i bastoni tra le ruote da solo. D'altronde, il pilota HRC è uno dei più presenti nella ghiaia. Rimangono comunque dei segnali incoraggianti per il prosieguo della stagione. Rispetto al 2024, Mir più del doppio dei punti a proprio nome (13 contro 32, ndr): segno di una velocità maggiore, così come la concretezza.

Valentino Aggio

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