Seconda vittoria per il binomio Gunther-Maserati. Credits: FIA Formula E
Seconda vittoria per il binomio Gunther-Maserati. Credits: FIA Formula E

A Tokyo la Maserati conquista la vittoria grazie ad una prova magistrale di Maximilian Gunther, che bissa il successo dello scorso anno a Giacarta e diventa il quinto vincitore in cinque EPrix di questa Season 10. Completano il podio Oliver Rowland – scattato dalla pole – e Jake Dennis.

Gunther beffa la Nissan

Una vittoria conquistata negli ultimi giri per il pilota tedesco della Maserati, che ha atteso il momento giusto giunto al 25° giro, quando ha passato Rowland – fino a quel momento leader indisturbato – in pieno rettilineo per prendere la leadership, difesa poi fino alla fine. Un successo che permette a Gunther di diventare così il quinto vincitore diverso di questo inizio di stagione.

“Incredibile weekend, siamo stati sempre in top-3, è una vittoria speciale. Abbiamo fatto un grande lavoro, abbiamo fatto grandi step nelle ultime settimane. Sono orgoglioso del lavoro fatto dalla squadra. Oggi abbiamo gestito molto l’energia, le Porsche spingevano ma ci siamo difesi bene. La strategia è stata perfetta”.

Per Rowland la beffa di non aver potuto regalare la vittoria a Nissan nella gara di casa di Tokyo: l’inglese, comunque, porta a casa il miglior risultato della stagione e il terzo podio consecutivo dopo Diriyah e San Paolo. Chiude il podio Jake Dennis, che approfitta del finale della lotta tra Rowland e Da Costa per superare il portoghese e chiudere con un’importantissima top-3 in ottica Mondiale.

Squalificato Mortara, Cassidy limita i danni

Dietro le posizioni da podio, completano la top-5 le due Porsche di Da Costa e Wehrlein, seguite da Nico Muller, che conquista così i primi punti della stagione. Lo svizzero di ABT Cupra è seguito da Nick Cassidy, che dopo essere scattato dalla 19^ posizione porta a casa 6 punti con un’ottima rimonta che gli permettono di restare in vetta al Mondiale. Completano la zona punti Robin Frijns (senza ala anteriore dopo un contatto con Nato), Sergio Sette Camara e Sacha Fenestraz. Sfortuna per la Mahindra e per Edoardo Mortara: sesto al traguardo, l’italosvizzero è stato squalificato per energy overuse: il brand indiano dovrà ancora aspettare per far registrare i suoi primi punti. Buona, comunque, la prova di Mortara, sempre nelle posizioni da podio, perse nel finale a causa dell’Attack Mode.

Male Evans e McLaren, Nato penalizzato

La 100^ gara è da dimenticare per Mitch Evans, che chiude solo 15° a seguito di un attacco ambizioso che gli ha danneggiato l’ala anteriore e lo ha relegato nelle posizioni di coda. Per Evans altri punti persi che lo tengono a 25 punti dalla vetta del Mondiale. Male anche le DS, entrambe fuori dai punti con Vergne 11° e Vandoorne 16°. Fuori dai punti anche Nato, penalizzato di 5” per il contatto già citato con Frijns che gli toglie così il piazzamento a punti ottenuto in pista. Disastro per la McLaren, 13^ con Hughes, protagonista anche di un frontale a muro dopo un contatto con Di Grassi, e ultima con Bird. 

La classifica del Tokyo EPrix. Credits: FIA Formula E

4 piloti in 10 punti nel Mondiale

Dopo la gara di Tokyo, il Mondiale dice che la vetta è detenuta da Nick Cassidy e da Pascal Wehrlein, pari a 63 punti. Il duo è seguito da Oliver Rowland, ora terzo a 54 punti e abile a fare un grande salto grazie ai 21 punti di oggi. Quarto Jake Dennis, dietro a Rowland di un punto, mentre Gunther sale al quinto posto a quota 48. Tra i costruttori, Jaguar mantiene la leadership tra i Team con 102 punti, seguita da Porsche a 83. Prossima tappa tra 2 settimane con il doppio round di Misano.

Aggiornamento: tolta la penalità a Nato, Wehrlein leader solitario

Sul suo profilo X, il team Andretti ha confermato come sia stata tolta la penalità di 5" inflitta dalla direzione gara a Norman Nato, che così riconquista il sesto posto. Per effetto di questa decisione, Sacha Fenestraz perde il decimo posto, ma soprattutto Nick Cassidy scende in ottava posizione e perde per due punti la leadership del Mondiale, ora in mano al solo Wehrlein. 

 

Mattia Fundarò

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