Succede praticamente di tutto nel GP Olanda a Zandvoort, ma alla fine a trionfare è sempre e solo lui: Max Verstappen. Il campione del mondo trionfa davanti al pubblico di casa ed è sempre più vicino al suo terzo titolo, al termine di una "maratona" caratterizzata da due forti acquazzoni e da una bandiera rossa. Sul podio un indomabile Fernando Alonso ed un ottimo Pierre Gasly, mentre Perez spreca tutto con una serie di errori chiudendo quarto. Gara difficile per la Ferrari: Sainz conclude quinto in affanno, Leclerc ritirato.

VERSTAPPEN PERFETTO E IMPRENDIBILE

Non sono mancate le emozioni nel Round 14 del Mondiale di Formula 1. Gli improvvisi scrosci di pioggia hanno contribuito a rimescolare le carte, in un Gran Premio comunque caratterizzato da numerosi sorpassi nonostante le caratteristiche del circuito. Alla fine dei 72 giri di gara, Max Verstappen ha conquistato in Olanda il nono successo consecutivo, portandosi a +138 in classifica nei confronti del compagno di squadra e mettendo ormai nel mirino il tris iridato. Il pilota Red Bull non ha commesso la benché minima sbavatura, mantenendo una perfetta lucidità anche nei momenti più delicati e dimostrandosi ancora una volta una spanna sopra agli avversari.

CAOS E PIOGGIA AL PRIMO GIRO

Lo start del GP Olanda ha visto subito Verstappen mantenere il comando delle operazioni, ma la pioggia ha sorpreso i piloti già nel corso del primo giro: molti (tra cui Perez) sono rientrati immediatamente ai box, mentre gran parte del gruppo di testa ha preferito attendere il secondo passaggio, con l'olandese che si è quindi ritrovato alle spalle della vettura gemella ma anche di Zhou e Gasly. Molti team (tra cui McLaren e Mercedes) hanno pagato a caro prezzo un tempismo tutt'altro che perfetto nel proprio rientro ai box, mentre Leclerc ha dovuto fare i i conti sia con l'incomprensibile...assenza degli pneumatici intermedi in occasione della sua sosta che con un contatto con Piastri, il quale ha finito per compromettergli la gara e poi costringerlo alla resa.

BOTTI PER SARGEANT E ZHOU

Un altro momento-chiave è stato rappresentato dal botto di Sargeant, nuovamente a muro dopo il crash di ieri, il quale ha innescato il primo intervento della Safety Car. La pioggia è poi tornata a cadere sul circuito in maniera copiosa a meno di dieci tornate dalla conclusione, con l'incidente di Zhou (finito violentemente contro le barriere alla Tarzan) che ha indotto la Direzione Gara ad esporre la bandiera rossa. Dopo una lunga pausa, la gara è quindi ripartita alle spalle della Safety Car per i giri finali: Verstappen ha controllato senza troppe difficoltà un comunque eccellente Fernando Alonso, mentre Pierre Gasly ha usufruito di un Perez "pasticcione" (e penalizzato di 5" per eccesso di velocità ai box) per conquistare un podio meritatissimo.

SAINZ "SALVA" LA FERRARI, ALBON A PUNTI

Il messicano, dopo aver rischiato grosso in curva 1 poco prima dell'interruzione, si è dunque dovuto accontentare di un piazzamento ai piedi del podio, mentre lo scialbo week-end Ferrari è stato parzialmente salvato dal quinto posto di un volitivo Carlos Sainz. Lo spagnolo nel finale è riuscito a contenere il ritorno di Lewis Hamilton e Lando Norris, entrambi penalizzati da una strategia non ottimale da parte dei rispettivi team nelle fasi iniziali e costretti ad una gara in rimonta. A completare la top ten un ottimo Alex Albon, autore di un week-end da incorniciare con la Williams, quindi Piastri e Ocon. Fuori dalla zona punti un deludente Lance Stroll, quindi Hulkenberg ed il debuttante Liam Lawson, il quale ha chiuso senza errori e con un buon 13° posto in una gara difficile la sua prima esperienza in Formula 1.

Tra meno di una settimana si torna in pista, con l'atteso appuntamento di Monza in occasione del quale la Ferrari dovrà cercare di fornire un segnale di...presenza: soprattutto dopo un week-end tormentato come quello vissuto a Zandvoort, per il Cavallino sarà indispensabile tornare a fornire delle prestazioni all'altezza in occasione del round sulla pista di casa.

Marco Privitera gp olanda 2023  

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