Credits: MotoGP
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Prima di lasciarci alle spalle Portimão, è tempo di tirare le somme del secondo weekend dell'anno di MotoGP. La copertina del GP del Portogallo è di Jorge Martin, trionfatore nella gara e a podio nella Sprint. Si prende la sua – meritata – rivincita ad Algarve Enea Bastianini, secondo dopo una grande pole position. Meno bene Maverick Viñales, fermato solo dalla sfortuna (e dal cambio). Continua lo show del rookie Pedro Acosta, questa volta più concreto, che chiude addirittura a podio. 

Weekend da archiviare in fretta per Francesco Bagnaia, in difficoltà nella Sprint e poco lucido in gara. Tante luci e qualche ombra per Marc Marquez, miglior Ducati della Sprint ma non altrettanto in gara. 

Adattamento alla GP23 ancora difficile per Marco Bezzecchi, lontano dalla lotta per le posizioni che contano. Poco da dire su Yamaha e Honda: si salva solamente Fabio Quartararo, unico in top 10 sia nella Sprint che in gara.

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JORGE MARTIN: 9.5. Una gara dominata dal primo all'ultimo giro, senza se e senza ma. Un weekend quasi perfetto: è mancato solamente il sigillo nella “sua” Sprint, chiusa – a sorpresa – al terzo posto, ma nel complesso il bilancio è ampiamente positivo. E ora la classifica dice ‘Martinator’ primo: gli avversari sono avvisati…

MAVERICK VIÑALES: 9. Super veloce e altrettanto consistente e veloce, Top Gun conquista una grande vittoria nella Sprint in un weekend iniziato non benissimo per via di una fastidiosa gastroenterite. Un vero peccato il problema tecnico patito nel finale della gara domenicale, che gli toglie la gioia di un secondo posto fin lì meritatissimo.

ENEA BASTIANINI: 7.5. Un anno dopo, ecco la vera ‘Bestia’: nella pista dove l'anno scorso è iniziato il suo calvario, Enea conquista una fantastica pole position, chiudendo poi con un ottimo secondo posto in gara. Peccato per l'errore nell'inserimento dell'abbassatore nella Sprint, che gli costa la partenza e – di fatto – un piazzamento in top 5. Bastianini, però, c'è: gli avversari sono avvisati.

PEDRO ACOSTA: 9. Showman: questo il modo migliore per descriverlo dopo un altro fine settimana da sogno per lo spagnolo. Settimo nella Sprint, il rookie maravilla ha dato il meglio di sè in gara a suon di sorpassi spettacolari, chiudendo con un grandissimo terzo posto. Ed è solo la sua seconda gara in top class…

MARC MARQUEZ: 6.5. Un weekend agrodolce per l'otto volte Campione del Mondo: secondo nella Sprint (nonché miglior Ducati al traguardo), sedicesimo in gara dopo il contatto con Bagnaia (e annessa caduta). La competitività è tornata, ma c'è ancora da lavorare sull'affiatamento con la GP23. Solo una questione di tempo.

FABIO QUARTARARO: 6. Che dire di Fabio? Unico pilota su moto giapponese in top 10 sia sabato che domenica: questo la dice lunga sul suo talento. Che purtroppo non basta più per coprire i limiti di una Yamaha ancora troppo lontana dalla concorrenza.

JACK MILLER: 7. Consistente per tutto il fine settimana, l'australiano chiude con una doppia top 5 che fa morale e fa ben sperare in vista delle prossime gare, ma serve più continuità. C'mon Jackass!

I bocciati | Bagnaia poco lucido, Honda ancora ultima della classe 

FRANCESCO BAGNAIA: 4.5. Fuori dal podio nella Sprint (dopo essere andato lungo mentre si trovava saldamente al comando) e caduto in gara: decisamente un weekend da archiviare in fretta per ‘Pecco’, apparso in difficoltà e poco lucido nel finale di gara. 

MARCO BEZZECCHI: 5.5. Migliora i piazzamenti del Qatar, ma è evidente che la GP23 non gli vada a genio. Qui l'anno scorso fece podio, quest'anno conquista un anonimo sesto posto (complici anche tre cadute davanti a lui): per ‘Bez’ serve un rapido cambio di rotta.

ALEIX ESPARGARO: 4. Impossibile dargli di più in un weekend dove il compagno di squadra ha colto una vittoria e (quasi) un podio. Finisce addirittura alle spalle di una Yamaha [quella di Quartararo, ndr]: con un'Aprilia così in palla, era lecito aspettarsi di più. 

YAMAHA: 4.5. Mezzo voto in più rispetto al Qatar per aver migliorato qualcosina in termini di grip. Da vedere se è solo un caso o se è l'inizio dei miglioramenti. In ogni caso, ad oggi è ancora troppo poco.

HONDA: 3. Ancora una volta gravemente insufficiente, con i suoi piloti (ufficiali e non) perennemente tra gli ultimi della classe. 

Giorgia Guarnieri

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