Nel Gran Premio del Giappone le due Ferrari confermano in gara le posizioni ottenute nella qualifica di ieri, chiudendo in quarta posizione con Charles Leclerc ed in sesta con Carlos Sainz. Nulla da fare contro il duo McLaren, parso un gradino superiore in questo appuntamento, mentre rispetto a Mercedes quattro punti guadagnati nella classifica costruttori, utili per sperare ancora di contendersi con la casa tedesca il ruolo di vice-campioni.

Dimenticato Singapore, in Giappone tornano le criticità della Ferrari

Dopo la magica notte di Singapore, quanto raccolto nella gara odierna non è sicuramente un risultato che lascia stampati sorrisi sui volti dei ferraristi ma realisticamente una buona prestazione su un tracciato che si preannunciava ostico sin dalla vigilia. Il tortuoso settore 1 è stato il tallone d’achille delle Rosse per l’intero weekend di gara, neo che non ha comunque compromesso la lotta contro Mercedes, battuta in toto almeno con la #16 di Charles Leclerc.

Il pilota monegasco ha provato per tutta la gara a tenere il ritmo della McLaren meno performante oggi, quella affidata a Oscar Piastri, senza mai riuscire concretamente a impensierirlo. La vettura di Woking si è dimostrata superiore in tutte le fasi della corsa, forte anche di una migliore gestione gomme.

Gara concreta per Leclerc

Leclerc bissa il quarto posto di Singapore, ma il risultato odierno ha un sapore decisamente diverso. Se al Marina Bay Circuit l’alfiere Ferrari non era riuscito a massimizzare il potenziale di una vettura dimostratasi vincente, a Suzuka Leclerc è tornato a rivestire il ruolo di capitano. Buone anche strategia e pit stop, utili a tenere lontana la minaccia di Lewis Hamilton.

Il ferrarista si è reso protagonista di quello che probabilmente è stato il miglior sorpasso della gara, all’esterno di curva 1 ai danni di George Russell. “Effettuare quel sorpasso su Russell è stato fondamentale”, ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport F1 nel post gara. “Lewis alle mie spalle stava spingendo e sapevo che avrebbero fatto gioco di squadra quindi avevo bisogno di prendermi un rischio per passarlo”.

Meno brillante rispetto a Singapore la prestazione di Carlos Sainz, che ha pagato una qualifica non al livello del compagno di squadra. Il pilota spagnolo ha subito guadagnato una posizione ai via, ai danni di Sergio Perez, pagando sul finale una sosta ritardata, strategia che ha permesso ad Hamilton di fare undercut e guadagnare la quinta posizione.

Sainz 'beffato' dalla sua stessa tattica

La tattica ‘alla Sainz’ architettata da Mercedes (quando il ferrarista diede il drs a Norris nel finale di gara per evitare l’attacco proprio delle due Mercedes) ha contribuito alla mancata rimonta dell’ex McLaren su Hamilton, che ha tagliato il traguardo pochi decimi prima di Sainz.

La Ferrari guadagna così quattro punti alla Mercedes salendo a quota 285, trenta punti distante dalla squadra di Stoccarda e con ancora sei appuntamenti al termine i giochi sono chiaramente ancora aperti. Tra due settimane il Circus si trasferisce in Qatar, una pista nuova o quasi (si corse nel 2021). Un tracciato che sulla carta dovrebbe adattarsi alla perfezione alle caratteristiche della McLaren e meno a quelle della SF23, ma sarà solo la pista a dare il responso finale.

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Samuele Fassino

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