Ieri si sono svolti i tanto attesi test della MotoGP a Valencia. Tra le tante novità per il 2024, Luca Marini fa il suo debutto in sella alla Honda ufficiale. A fine giornata termina in decima posizione a sette decimi dal primo tempo di Maverick Viñales, risultando il migliore tra le Honda.

Luca Marini prova per la prima volta la RC213V

Tanti sono i cambi attesi in casa Honda, l'arrivo di Luca Marini è incluso tra questi. Per l'italiano il sogno di salire in sella alla HRC ufficiale è diventato realtà. La casa giapponese porta in pista una RC213V completamente nuova e diversa dal primo prototipo 2024 provato a Misano. Tanti altri cambiamenti all'interno del box Repsol: accanto a Marini ci sarà Giacomo Guidotti, ex capotecnico di Mir, con un passato in Ducati Pramac e Honda LCR Racing.

In entrambe le sessioni il pesarese è stato il primo ad uscire in pista in sella alla sua Honda, ancora in fase di adattamento alla nuova moto ma con buoni risultati. Durante la prima sessione di test Marini riesce a siglare il diciannovesimo tempo. Nel sessione pomeridiana, Marini sembra trovare maggior feeling con la moto e firma il decimo tempo di 1.29.956, il più veloce della casa giapponese. A fine giornata Luca ha completato un totale di 72 giri.

Joan Mir si prepara al suo secondo anno in Honda

Dall'altro lato c'è Mir, che dopo una stagione deludente segnata da varie cadute, spera di poter ritrovare una certa serenità in sella alla sua RC213V. Lo spagnolo è passato dall'altro lato del box e al suo fianco avrà come tecnico Santi Hernandez e il team che ha seguito Marc Marquez fino a Valencia.

Completando un totale di 69 giri, Mir ha fatto registrare il miglior tempo in 1'30.051 concludendo la giornata al 13° posto. Nonostante l'infortunio che non gli ha permesso di partecipare a Valencia, Mir è stato in grado di guidare senza grosse limitazioni. Lo spagnolo ha lasciato il test soddisfatto degli sviluppi e delle migliorie portate dagli ingegneri HRC.

"Oggi è stata una buona giornata e sono soddisfatto di ciò che abbiamo visto dal prototipo. Il primo successo è stato quello di poter prender parte al test, perché dopo la caduta di venerdì non era così sicuro. Alla fine ho iniziato a sentire un po' di dolore, ma la cosa importante è che siamo riusciti ad avere una giornata intensa e di successo, riuscendo a risolvere molti problemi. Abbiamo fatto delle prove fino alla fine della giornata e non abbiamo avuto la possibilità di fare un vero e proprio time attack, ma non è questo l'obiettivo: il nostro ritmo era buono e gli sviluppi sono positivi. C'è ancora del lavoro da fare, ma i primi passi sono nella giusta direzione e possiamo affrontare l'inverno guardando con fiducia a ciò che ci aspetta".

Claudia Barchiesi