Motomondiale | Balaton Park 2025 - Commento LIVE Gara

Credits: IndyCar Official website
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La prima vittoria in IndyCar non si scorda mai; se, poi, arriva come è arrivata quella di Christian Rasmussen, si entra nel campo della leggenda. Il danese ha guidato oltre il limite praticamente dall’inizio alla fine, impostando una strategia aggressiva che alla fine ha pagato. Nel finale, ha avuto la meglio su un Alex Palou che già assaporava la decima vittoria stagionale, dopo aver passato le due McLaren e le Penske. Semplicemente pazzesco: una bella rivincita dopo le critiche di Portland. 

Un rodeo lungo 250 miglia

Christian Rasmussen ha passato il pomeriggio lottando con la sua vettura, finendo spessissimo di traverso e vicino alle barriere. Una condotta di gara aggressiva e molto vecchio stile, ma che gli ha concesso di essere dove contava nel momento giusto. Il team Ed Carpenter Racing ha poi fatto il resto, cercando di restare sempre aggressivo con entrambe le vetture, e portando a casa la vittoria e il quarto posto con un superbo Alexander Rossi

L’ultimo stint è stato quello in cui si è deciso tutto: piccole gocce di pioggia hanno imposto alla Race Direction di mandare in pista la Safety Car al giro 210. I team hanno avuto pochi secondi per decidere se fermarsi per montare gomme nuove, e in tanti lo hanno fatto. Rasmussen è uscito dalla pit lane in top ten, dopo una gara coraggiosa sempre nelle posizioni che contano. Alla bandiera verde, si è subito sbarazzato di Rossi e delle due vetture McLaren, anch’essi con gomme nuove, approfittando anche della lotta tra il team mate e Newgarden. 

Al giro 230 è stata la volta di McLaughlin, e in quel momento, nonostante i due secondi di vantaggio accumulati, è stato chiaro che anche il destino di Palou era ormai segnato. Lo spagnolo è stato infatti raggiunto e superato sei giri più tardi, dovendosi così accontentare di un secondo posto che poco ha aggiunto alla sua stagione trionfale. Dopo essere stati perfetti per praticamente 4/5 di gara, questa volta gli uomini Ganassi hanno forse avuto troppo poco coraggio. Questo nulla toglie alla gara di Rasmussen: un vero e proprio rodeo, il suo, che ci ha fatto divertire ed emozionare per tutte le 250 miglia di gara. 

Bene Penske sull’ovale, Malukas “fregato” al pit

Da segnalare come, finalmente, tutti i piloti del team Penske siano apparsi pimpanti e in lotta per il podio per tutta la durata della gara. Scott McLaughlin si è portato a casa un buon terzo posto, mentre Josef Newgarden è rimasto scottato dall’ultimo restart, prendendosi comunque un buon settimo posto, alle spalle del duo McLaren formato da O’Ward e Lundgaard. Peccato per Will Power; il vincitore di Portland ha commesso un errore al giro 105 che lo ha mandato a muro distruggendo la sospensione posteriore destra. 

Chi sicuramente poteva ottenere di più rispetto all’ottavo posto finale è David Malukas. Il pilota di Chicago, in forza al team di AJ Foyt, ha lottato con Palou per la vittoria sin dalle prime fasi, ma al momento della seconda sosta, effettuata al giro 103, un problema con l’avvitatore anteriore destro gli ha praticamente fatto perdere un giro rispetto ai leader. Bella comunque la sua rimonta, ma l’ottavo posto finale gli sta certamente molto stretto, rispetto soprattutto alle premesse della vigilia. 

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David Malukas, ottimo ma sfortunato protagonista

Una gara bellissima quella di Milwaukee, che ha dunque offerto un finale a sorpresa e che ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Tante le caution, causate da Siegel, Rahal, Power e, purtroppo, Callum Illott, la cui Prema ha accusato un problema al motore che ha costretto l’inglese al ritiro dopo 140 passaggi. Complimenti ancora a Christian Rasmussen e tutto il team di Ed Carpenter, che con coraggio ha artigliato la prima vittoria stagionale, oltre che prima in carriera IndyCar per il danese. Qui i risultati completi. Tra una settimana, sarà la volta di un altro ovale, anche se totalmente diverso, chiudere la stagione: si andrà infatti, al Nashville Superspeedway, per festeggiare degnamente Palou ma anche per godersi un’altra gara spettacolare. 

Nicola Saglia